mercoledì 15 ottobre 2025

SUPER CORTE MAGGIORE ED ANCHE MINORE


 

Pimpantissimo ritorno a Roma ancora con il sapore di lei impreziosito dall’odore di caffe’ del Gambrinus e dalle volute della Marlboro:  a scuola si procede alla grande, in grande  e non c’è nessuno che mi tenga testa, in un’altra sezione c’è un ragazzo campione di scacchi e un portento in matematica e poi un paio del secondo liceo molto dotati piu’ ben 4 alle terze classi, pero’ io sono considerato tra i piu’ promettenti, anche se molti mi guardano di traverso perche’ fascista.  Vaglielo a spiegare che io non sono fascista, mi sono anche cancellato dal MSI, ma solo un  iper reazionaro, tradizionalista senza tradizione, come vado piccando  di considerarmi seconda le indicazione evoliane  e definendomi di  “super destra” a mo’ di super uomo nicciano, ma anche della "potente benzina italiana ".  Si d’accordo sono iscritto al centro Studi Ordine Nuovo e frequento Rauti e di tanto in tanto persino Julius Evola in persona, ho contatti con il centro di Padova dove il responsabile Gianfranco Freda  ha anche una piccola casa editrice dove posso anche inviargli qualche mio scritto, seguo molto la Destra Francese leggendo Guenon, Celine, Drieu de La Rochelle ed anche il tedesco Ernst Junger- Ho letteralmente divorato gia’ nel primo trimestre tutto il programma di filosofia del primo anno sul La manna e in quel gennaio sto passando in rassegna  il periodo dell’empirismo e razionalismo, soffermandomi alquanto su Leibniz, per via delle sue concezioni matematiche del calcolo infinitesimale piu’ che sulle monadi; ecco mi trovo a sfidare il campioncino di matematica del
secondo liceo, proprio su tale tema e sull’impiego dei numeri immaginari e disputiamo una specie di gara sul finire di gennaio, dove non ci sono vincitori, ma solo fantastiche disquisizioni. Diciamo che tale fatto mi propizia una veloce avventuretta con una studentessa del terzo Annamaria
  che mi vuole a casa sua proprio per discutere con me di matematica, (ma di certo non si passato il tempo in discussioni) mentre a via Nicolo’ nel marzo c’è l’avventura con Teresa una donna di trentasette anni, sposata ma separata che aveva la casa nella parte bassa sul marciapiede delle suore portoghesi e che  si ricordava di me bambino e anche di mio nonno. Be’ diciamo che non le pare vero di farsi un pimpante ragazzetto come me capace di performances davvero di eccezione (siamo quindi a 7 pieces femminili ben collaudate e non ho ancora compiuti diciassette anni). Ovviamente non mi lascio scappare per Pasqua l'occasione di andare a ritrovare Carolina e questa volta facciamo il contrario, lei ha la sua 55 e andiamo alla casetta di Licola, che e' la cittadina dove era stato mio  nonno per parecchi
anni durante i lavori di Nonifica dell'O.N.C.  Ottimo dunque sia intelletto che fisico, cui fa da
 correlato una sempre piu’ smagliante forma fisica nei tempi di kippe alla Borgo Prati e anche negli allenamenti alla palestra interna della Borgo Prati ricavata nello stadio Flaminio al Villaggio Olimpico dove comincio a viaggiare sui 4,50, anche se il mio record ufficiale e’ sempre fermo a 4 metri. Nel maggio faccio il mio esordio in una gara a Formia e riesco a portare il mio personale a 4,25, dato che il 4,30 lo sbaglio tre volte : mi haaccompagnato mio padre Lucio che le controversie politiche  tra me e lui sembrano essersi  appianate con il mio  essermi tolto dal MSI (ovviamente non gli dico che cio’ e’ avvenuto perche’  lo consideravo troppo moderato)così finisce che ci frequentiamo parecchio
In una gara allo stadio dei marmi porto il mio record a 4,30 ma in gara sono strabattuto da Dionisi e anche da altri . Finisce la scuola e sono stato promosso al 2° liceo con una abbondante media dell’8 e con l’estate ci   scappano altre due fanciulle entrambi compagne di scuola che la danno indubbiamente rapite dal suo carisma di  genialita' ma anche da aspetto e forma  notevoli  (Carla del 2° e Stefania  del 1° ma di un’altra sezione.)  Il 5 giugno1965  in una gara ad Arezzo non vinco perche' c'e' il solito Dionisi ma incremento il mio personale a 4, 40.  Compio 17 anni e festeggio con la seconda delle ragazze di cui sopra portandola su casa a via Nicolo' Oramai finita la scuola  mio padre mi presenta Franco Dodi un suo amico che ha uno studio di Produzione cinematografica e televisiva e che abita al palazzo Massimo Delle Colonne a Roma : questi rimane molto colpito dal mio, diciasmo così, geniaccio o talento ed anche dal mio modo di fare , tanto che mi invita al suo studio e mi propone di collaborare con lui dato che io mi sto sempre piu' dilettando di fotografia e sono davvero bravino, tanto che mi ero  comperato,  proprio alcuni giorni prima,  una Canon Pellix, che nella primavera di quell'anno, la Canon aveva sorpreso la comunità fotografica appunto con questa nuova straordinariafotocamera  che  presentava una nuova  funzione di misurazione

dell'esposizione TTL, sebbene impiegasse il metodo di misurazione stop-down, e l'avevo comperata seguendo il consiglio di una amico fotografo,  non con il consueto 50 mm. ma con un 28 e un 135 mm .  Vedendo che ero tanto competente  (la mia solita caratteristica di fare molta scena con le informazioni in mio possesso vendendolo davvero alla grande)  mi affida di fargli alcuni scatti per delle trasmissioni che sta facendo a Roma e anche a Sperlonga e che mio padre si offrì di accompagnarmi dato che  per il 3 che giusto giusto dovevo essere a Gaeta per una gara (mollto vicina a Sperlonga) nella quale  non essendoci Dionisi e neppure altri che mi  erano  superiori  vinsi con 4,45 incrementando di altri 5 cm il mio record.  Le foto vennero davvero bene e Dodi era molto contento di me tanto che mi offri' altre collaborazioni e non solo ma ci invito' in una villa che aveva preso in affitto proprio a
Sperlonga. Avevo un alta serie di gare per luglio e avrei dovuto allenarmi , per cui non volevo accettare, ma mio padre mi consiglio' di accettarlo perche' Franco Dodi sembrava proprio essere stato colpito da me e siccome era uno ben ammanicato e con grandi possibilita' era bene sfruttare questa opportunita' . in effetti aveva ragione perche' colpito dalle foto che avevo fatto mi incaricava di seguire una troupe su in Cadore per fare un servizio fotografico esauriente_ per fare foto senza che disturbassero le riprese, mi affido' una Leica M3 con Summicron 90 che aveva capito che le foto migliori le facevo con il tele, e il 90 era la migliore focale per fare ritratti d'eccezione - .solo che la Leica
non aveva esposimetro e per questo ebbi anche un Lunaxis che debbo sincero dovetti  sudare sette fatiche per imparare ad usare. Fregandomene così degli allenamenti e delle lamentele dei dirigenti della Libertas partii per Belluno con la troupe di Dodi e raggingemmo la mattina seguente Pieve di Cadore dove erano previste  le riprese al parco del Roccolo. Ero davvero al settimo cielo, mi trovavo nel pieno di quegli scenari montani che erano la mia passione, incaricato di un lavoro che mi piaceva molto e anche molto ben pagato, il che non e' che fosse cosa che guastava, e il fatto di aver rinunciato alla tortura degli allenamenti non e' che fosse cosa che mi dispiacesse anzi...l'impegno richiesto da una attivita' sportiva non faceva per me , anche perche' non avevo questo spiccato senso di competizione, ecco mi bastava essere in forma perfetta , ma le cose che piu' mi stimolavano erano molto piu' dal versante dell'intelletto      

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