lunedì 14 novembre 2022

ABBASSO L'INGHILTERRA

 

Su di un  blog parallelo,  avevo scritto tempo fa un articolo titolato “Viva l’Inghilterra”, pero’ diciamolo si trattava di un articolo contingente; contingente alla ammirazione verso un Paese che per primo si sottraeva all’infame giogo della UE, e dato che io sono uno che,  fin dal primo giorno e anche prima della costituzione di questa Europa  falsamente e proditoriamente  Unita, era stato fermamente contrario, mi era sembrato di toccare il cielo con un dito. Mi auguravo che l’esempio potesse essere trascinante per il nostro Paese, la sempre reietta Italia, relegata agli ultimi posti nella nuova compagine nata all’insegno del piu’ bieco spirito bottegaio,intessuto di sordido consumismo  con falso scientismo di appoggio e blande affermazioni di modernismo progressista. In verita’ l’Inghilterra e’ sempre stata  la quintessenza della Nazione bottegaia, cosi’ la defini’ Napoleone, che pur essendo un personaggio che non gode certo della mia stima e considerazione, su certe cose non si sbagliava. Spirito bottegaio significa mentalita’ retriva,  attenta solo al mero tornaconto economico e pronto a sacrificare per esso qualsiasi principio, qualsiasi valore, anche la propria dignita’, quindi sputata l’Inghilterra perlomeno a cominciare dalla famosa Elisabetta che non esitava a nominare Lord anche i piu’ incalliti criminali,  tipo il pirata Francis Drake, purche’ venissero incontro ai propri interessi.
Una mentalita’ ed anche una prassi che non solo non e’ diminuita col tempo, ma si e’ sviluppata a dismisura precisandosi in tutta una serie di fattori che hanno giustappunto favorito quella classe di mercanti affermatesi non a caso in contemporanea  ad un momento di crisi sociale quale la famosa pandemia di peste di meta’ del XIV secolo (con fortissimi sospetti di collusione nelle modalita’ di diffusione del morbo). L’inghilterra e’  la  piu’ accreditata nazione e area geografica a rivestire il ruolo di protagonista assoluta dell’affermazione della classe borghese commerciale ( giustappunto l’eta’ dei mercanti che Esiodio denominava anche eta’ del bronzo) venuta a patti colla nobilta’ della quale ne ha mantenuto  ancora ai nostri giorni l’impianto scenico e formale in cambio di privilegi concreti, perpetuando così la sua influenza e la sua rilevanza.  Non e’ un caso che la cosidetta Rivoluzione Industriale di meta’ del Settecento sia di stretta marca inglese e così la ideazione dell’Istituzione  della Massoneria, vero e proprio Stato Parallelo, anzi piu’ che parallelo, diciamo sovrastante e dominante della sempre piu’ vuota e apparente  istituzione monarchica.
Ho illustrato in precedenti articoli come proprio la Massoneria abbia condizionato e anche guidato determinati grandi fatti sociali tipo la Rivoluzione delle Colonie Americane, propendendo per la creazione di una nuova entita’ nazionale svincolata dalla madre patria per mere ragioni di opportunismo economico o anche il princiapiare della Rivoluzione francese quando conveniva sempre per le solite motivazioni economiche favorire l’ascesa della borghesia - la rivoluzione francese così come tutte le Rivoluzioni, non e’ mai stata una rivoluzione di popolo, ma sempre e solo di borghesi, borghesi come padroni di  bottega (capitalisti),  ma anche borghesi come garzoni, desiderosi cioe’ di prendere il posto dei loro padroni , quindi servi e invidiosi (comunisti).  L’antesignano della perfetta sintonia tra capitalismo e comunismo , e’ Hegel con la sua teoria del “padrone/servo” contenuta in fenomenologia dello spirito , dove la socialita’ viene intesa in una sorta di geometrale  dove si misurano tensioni  nel  senso del loro esaurimento (un po’ a mo’ del secondo principio della termodinamica) , concetto, tra l’altro ribadito nello stesso saggio, ma spostato  al fattore storico laddove l’incontro con Napoleone dopo la battaglia di Jena
serve a questa sottospecie di filosofo per arzigogolare che sicccome Napoleone non aveva piu’ rivali, con lui di fatto la storia si esauriva e quindi era il degno rappresentante delle “spirito della storia” laddove, azzardo io,  che la parola spirito sia stata impiegata  nel senso di spettro, di fantasma, appunto come una fine, ma di certo non come un fine. Eppure prima di misurarsi in simili corbellerie, il nostro celebrato filosofo avrebbe potuto aspettare sei /sette mesi e cioe’ riincontrare Napoleone dopo la battaglia di Eylau dove di certo il suo cavallo bianco non era piu’ immacolato, ma ricoperto del sangue dei soldati francesi che sul campo ghiacciato della battaglia avevano lasciato molti piu’ uomini dell’avversario russo. Ben lungi dall’esaurirsi la tensione della storia trova sempre nuovi cimenti, eppure come se niente fosse, dopo,  parecchio dopo che Eylau era stata moltiplicata moltissime volte,  in Spagna, in Russia, a Lipsia, a Waterloo e lo spirito della storia ridotto a mendicare la benevolenza,  non a caso, degli inglesi si e’ trovato il coraggio per replicare tutte le idiozie del cosidetto grande filosofo, la sua elementare dialettica tesi, antitesi e sintesi, formule di ridicola presupponenenza “cio’ che e’ reale e’ razionale, cio’ che è razionale è reale” ed applicarle nuovamente ad una tensione ma eminentemente sociale, riprendendo quel pseudo conflitto servo/padrone” Anche qui ci sono sempre dietro le quinte gli inglesi, della massoneria certo, ma anche della Compagnie delle Indie e di tutti gli sporchi affari che la mentalita’ mercantile perpetua ostentandone persino una sua dignita’ culturale grazie ad una serie di pseudo filosofi (Smith, Ricardo, Say, Malthus, etc.) che si sono autoproclamati cultori ed esperti di  questa novella scienza che chiamano economia.  Dopo aver fatto  abbastanza presto marcia indietro sulla Rivoluzione Francese   (diciamo dopo Valmy) l'Inghilterra  e la loro mente direttiva la Massoneria , sono i piu' solerti ed efficaci avversari della Francia napoleonica che non ha rinnegato la sua ascendenza rivoluzionaria, fino al punto di distruggerla e tollerare gli anni della Santa Alleanza con tutto il suo spirito reazionario  che a ben vedere e' l'unica entita' storica che ha assicurato al mondo quaranta anni di pace.
Metternich e' l'unica persona nella storia del mondo che sia riuscito a contrastare la trista mentalita' bottegaia dell'Inghilterra. Le rivoluzioni del 1848 sono nuovamente fomentate dai soliti noti, che riescono in effetti ad allontanare dal potere il piu' grande statista della storia ' anche le campagne di Carlo Alberto del '48  e del '49 furono finanziate da Rotschild e cioe' un ebreo inglese e ovviamente massone, così una figura come Camillo Benso di Cavour era praticamente un faccendiere  sempre della famiglia Rotschild e tutte le campagne militari compresa la famosa spedizione dei Mille di Garibaldi erano nel libro paga della Massoneria inglese.    Anche nello scoppio della Grande Guerra c'è lo zampino della massoneria inglese che  finanziava l'organizzazione Serba della Mano Nera che armo' la mano di Gavrilo Princip:  scopo non dichiarato, distruggere i due grandi imperi dell'Europa centrale quello asburgico in Austria Ungheria  e quello degli Hoenzollern in Germania, ultimi retaggi di quella Eta' dei Guerrieri o d'argento   che ancora il bronzo dei bottegai non era riuscito a debellare. Dopo la guerra il testimone  di mercificazione del mondo passa dall'Inghilterra agli Stati Uniti d'America, che si dimostreranno ben degni eredi di tanta abiezione  di cui ancora oggi ne subiamo l'oppressione   

 

lunedì 7 novembre 2022

IL DISEGNO DEL RITORNO

 

Vorrei soffermarmi sulla ricorrenza di determinati segni e disegni in tutto l'universo : dalla spirale primordiale (elica del DNA, discriminatura dei capelli, impronte digitali, gorghi e tornadi,) allo schema del sistema solare e dello stesso sole (frutti, il kiwi, l'arancio, fiori coi loro petali ) alla forma della cometa, dell'uovo, dei pianeti (pesci, girini, spermatozoi, cellula) impatti traumatici tipo la cometa che si infrange su di un pianeta ricoperto di acque (miticondri) e il ricadere degli spuzzi (forme delle foglie e di buon parte del mondo vegetale) - in sostanza è una graficizzazione della "coazione a ripetere" una scoperta di ...be' .... chi se non lui?... e messa al servizio de "al di là del principio del piacere" ovvero "Eros" e "Thanatos" , la pulsione di morte e l'avallo del secondo principio della termodinamica:
Con Freud difatti questo principio di carattere termico entra nella conoscenza dei meccanismi vitali, e ci dice che esiste un verso privilegiato nella direzione della "vita" dei Sistemi Naturali. Ed è, purtroppo, il verso che conduce al "degrado" dell'energia e, quindi, della vita stessa dei Sistemi naturali, biologici, vegetali, nonché quelli sociali, che da "ordinati" possono solo divenire meno "ordinati", o "disordinati", ed infine morire. Questo se sono "isolati" dal resto dell'ambiente in cui sono collocati. Se non sono "isolati" dal resto dell'ambiente possono anche divenire più "ordinati", ma a scapito di tutti gli altri con cui interagiscono.
Il livello di disordine di un sistema fisico si esprime attraverso una grandezza che si chiama Entropia (in genere si indica con la lettera S), e la seconda legge della Termodinamica dice che l' Entropia di un Sistema (chiamiamolo sistema A),
isolato dal resto dell'ambiente, può solo crescere nel tempo. Quindi, il livello di "disordine" del sistema A, se è isolato, può solo aumentare e non diminuisce mai spontaneamente si tratti di un sistema fisico, di un sistema biologico, sociale, non cambia la legge. Ma torniamo ai nostri "disegni" e al loro riproporsi in tutte le forme del creato. Dopo i vegetali, anche la vita animale è fatta di continue riproposizioni e nulla si riprone più fedelmente delle parti del nostro corpo, gli occhi, la testa, le mani i piedi e ovviamente le parti uro/genitali e sessuali. Per ciò che concerne il maschile , bè è quanto mai palese a chi e cosa si rifanno: i pesci! che da subito popolarono le distese marine, dopo il grande impatto della cometa staccatasi dalla spirale primordiale con l'elemento marino. ma i pesci non furono gli unici animali che popolarono il mare: c'erano altresì polpi, gamberi, ricci,granchi, meduse, di cui ora non sto a precisare, ma c'erano anche mitili, ovvero cozze, vongole telline, ostriche ecco sopratutto animali molto simili alle ostriche, ovvero un guscio rigido e duro, ma all'interno qualcosa di estremamente morbido, umido, scivoloso e anche delizioso. Opportuno rileggersi lo straordinario libro di Sandor Fernczi (Thalassa) dove viene dettagliato l'origine degli organi maschili e anche il meccanismo dei rapporti sessuali, che lui chiama amphimixi, ma del femminile non ne parla. per niente! ed ecco allora che mi sono venute certe ideucce, stimolate proprio dalla suzione di una squisita ostrica, che era proprio identica a....eh si! proprio a lei! abbiamo il maschile, abbiamo il femminile e possiamo innescare tutti i processi descritti da Ferenczi.... i, non poi così misteriosi, amphimixi , si ma c'è un problema: da chi e da cosa, le ostriche e i mitili in genere (anche la cozza non scherza come somiglianza, solo che con quel guscio nero come la pece e quell'arancione dell'interno così vivo, ecco può dar adito ad un distinguo rispetto alla delicatezza,alla fragranza e anche alla maggiore presentabilità dell'ostrica...insomma è possibile che la coazione a ripetere sia passata anche nel linguaggio articolato? come siamo soliti definire una ragazza quando non è troppo avvenente???? Siamo nel divertissement e certo anche un pò nell'azzardo, ma visto che abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno: l'anatomia può sezionare, sviscerare tutto del corpo e certo anche quello di un essere femminile, anche di quella certa parte del corpo femminile, spiegare come l'ovulo possa essere perforato da uno spermatozoo e ingenerare una nuova vita, però non può mai convincerci fino in fondo, come e che cosa possa esserci nel profondo, quale sia la vera essenza di tale processo, c'è qualcosa che sfuggirà sempre, lo chiamano "il mistero della vita".
E se proprio nel femminile, il mistero per eccellenza, quella famosa coazione a ripetere si sia divertita a porre una delle ultime scoperte dell'astro-fisica, qualcosa che c'è, ma non si vede, una sorta di vertigine in cui il nostro pensiero è catturato, come la luce, di cui "IL BUCO NERO" si dice, possa racchiudere entro di sè, per intero tutta l'essenza



LA POCHEZZA DI HEGEL

Hegel, nella Fenomenologia dello spirito, parla di coscienza, autocoscienza e ragione come parti o fasi dello spirito. L’autocoscienza però non è intesa da Hegel come semplice coscienza di se stessi, ma si inserisce nel contesto sociale e quindi politico. In buona sostanza, quando il soggetto si confronta con gli altri da sè, entrano in gioco tutta una serie di relazioni, ma anche di conflitti, che pongono in essere il rapporto con l'altro e quindi l’esistenza delle altre autocoscienze. Da qui nasce la figura dialettica servitù-signoria, che come e' noto avrebbe dovuto decretare la fine della storia, nella accezione del trionfo della prima e quasi ad inverazione della teoria delle quattro eta' del mondo di Esiodo la cui ultima eta' della storia e' appunto "quella dei servi" - Se dovessimo sempre seguire Hegel c'è un altro fattore che il filosofo pone come fine della storia, un fattore di azzeramento di tutti i contrasti in lui stimolato dall'incontro con Napoleone dopo la battaglia di Jena nel 1806, dove appunto il fatto di non avere piu' rivali, indicherebbe nel Generale e Imperatore una sorta di ineluttabilita'. a mò di Legge dell'entropia, degli eventi umani tendenti verso l'appianamento di ogni contrasto . Ora e' notorio quanto sia poca la mia considerazione verso Hegel: fin dai tempi del liceo non ho fatto altro che trovare la sua filosofia velleitaria, rigidamente schematica e sostanzialmente sbagliata. Anche in questo appuntino non mi smentisco - la sua fenomenologia e' di una banalita' disarmante, tra l'altro sarebbe bastato aspettare qualche mese e avrei voluto vedere come avrebbe considerato Napoleone dopo la battaglia di Eylau, per non parlare di un paio di anni dopo in Spagna. Riguardo la supposta grandezza della funzione autocosciente umana anche qui non si può non cogliere l'infondatezza delle sue tesi . Le critiche alla “ragione strumentale” da parte di alcune correnti filosofiche, per esempio la cosiddetta Scuola di Francoforte o il “secondo” Heidegger. o quelle di certa filosofia orientale che si affida all’intuizione, al “vuoto mentale”, come nello Zen, cercando, quest’ultimo, di fare a meno della ragione nella sua totale estrinsecazione umana, in favore, come detto, di uno stato mentale che d’acchito — analogamente all’intuizione di H. Bergson — comprende le cose, per poi agire nella realtà. Tutti questi e altri approcci analoghi, solo tangenzialmente toccano la tematica specifica dell’autocoscienza, mentre riflettono direttamente sulle attività cognitive deputate, appunto, al calcolo e quindi alle strategie per risolvere problemi reali nella realtà quotidiana, essendo attive anche in assenza di autocoscienza. A questo riguardo è molto suggestivo il libro che ho citato assai spesso e che è un pò la mia Bibbia procedurale in tema di pensiero e ragionamento “Il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza” dello psichiatra americano Julian Jaynes che, con argomentazioni giustappunto estremamente suggestive, e per me più che convincenti, elenca tutte le funzionalità umane, la concettualizzazione, l’apprendimento di soluzioni pratiche o addirittura il pensiero stesso che possono essere operanti in assenza di autocoscienza. Anche Wilhelm Reich ha espresso considerazioni che conferiscono estrema importanza all’autocoscienza, cui attribuisce la responsabilità dell’allontanamento dalla natura degli umani non più capaci, perchè consapevoli, di abbandonarsi alla pulsazione della stessa natura. La specie umana, da circa centomila anni, non ha subito mutamenti di grande rilievo, si è stabilizzata, il chè vuol dire che un soggetto umano di centomila anni fa è sostanzialmente uguale a noi. A riguardo è interessante ricordare F. Nietzsche e l‘antropologia filosofica — M. Scheler, il Nietzsche cristiano, come diceva di lui Troeltsch e ancora Plessner e Gehlen, che invece parlavano di una natura umana ancora instabile, cioè incompleta e situata nella natura in “posizione eccentrica”, perchè il suo apparato pulsionale-istintuale, pur potente e di certo assolutamente naturale, non è rigidamente determinato come nelle altre specie. A fronte di queste caratteristiche, la capacità culturale umana, prevalentemente razionale, essendo pressochè infinita, è aperta a ogni cambiamento, funzionale o disfunzionale. L’errore, dunque, riguarderebbe l’emergere dell’autocoscienza, o meglio di quelle proprietà cognitive che rendono il soggetto capace di visualizzare se stesso, di ragionare sul suo essere in vita e sulle capacità dei suoi atti volitivi, nonchè porsi il significato del suo stare al mondo, e della sua finitezza solitamente implicato, almeno dal punto di vista storico, con concezioni trascendenti e comunque non totalmente radicate nella realtà contingente. Non è un caso che vengono considerati di derivazione umana i reperti archeologici quando essi siano segni di cerimonie o siti funerari. La consapevolezza della propria morte è caratteristica dell’autocoscienza e quindi essa viene utilizzata come fonte artistica, rituale e religiosa. Queste peculiarità cognitive aprono la strada al soggetto cosciente di sè, quindi emerge l’individualismo e quelle tendenze dell’agire umano cui genericamente si attribuisce l’attributo egoistico-egotistico. Il tragico dell’essere umano sta proprio in questo passaggio che implica, di fatto, lo sradicamento da quella comunità che invece gli rende possibile la vita. Nessun umano potrebbe vivere in solitudine a partire dai primi giorni di vita. Il periodo dell’allattamento e dello svezzamento, vissuto in quasi completa eteronomia, è tra i più lunghi rispetto alle altre specie, proprio perchè ha bisogno di essere accudito strettamente dalla madre o da chi ne fa le veci. Da solo non è in grado di mantenersi in vita. L'essere umano è un essere sociale nella sua essenza, potremmo dire e' sociale nonostante la sua individualità tenda a dimenticarlo o a far come se fosse al centro del mondo, addirittura come diceva Protagora "la misura di tutte le cose"

venerdì 4 novembre 2022

BELLA CIAO UN PO' BUGIARDELLA

Chi è che presenta???? Non ricordo fu per questo mio articolo osservazione sulla canzone Bella Ciao : Un brano lungo, ma bellissimo, un po’ di storia nella Storia, raccontata magistralmente dal mio amico/nemico Mario Nardulli con la sua felicissima penna da cronista del tempo andato, che balla nella nostra mente, sbugiardando con aneddoti succosi al vetriolo alcune credenze popolari.
Vale la pena prendersi qualche minuto per spulciarlo ben bene ed accorgersi di come la realtà possa essere impunemente distorta.
COMINCIAMO A DIRCI VERITA'
Ogni 25 aprile i sinistrorsi cercano di proporre di cantare Bella ciao al posto dell'Inno di Mameli. Bhe!  tutto sommato sono d'accordo : non c'è paragone tra musica a marcetta con parole, bhe dai .... retoriche e pompose del nostro Inno nazionale e la potenza incalzante della musica e anche il testo di Bella Ciao. Non a caso e' stato adottato anche come colonna sonora di una serie entusiasmante come La Casa di Carta, che difatti lo cantano nei momenti più salienti della vicenda eleggendolo davvero a una sorta di inno e venendo salutati in tutte le piazze, spagnole, italiane, francesi, ma perfino d'america, d'africa e del Giappone appunto con il famoso refrain "oh bella ciao, ciao, ciao..." Bella ciao quindi e non una , ma cento, mille, un milione di volte, però attenzione , quando diciamo una canzone della Resistenza , eh bhe facciamo attenzione,  perchè Bella ciao non è un canto "della" Resistenza , ma semmai "sulla Resistenza" .  Dice Wilkipedia  : " Bella ciao è una canzone di lotta cantata dai simpatizzanti del movimento partigiano italiano durante e dopo la seconda guerra mondiale che combattevano contro le truppe fasciste e nazista; dopo la guerra una canzone similare sembra sia stata cantata al  primo festival della gioventù comunista che si tenne a Praga nel 1947 e al quale partecipò Italo Calvino (che però non ha mai fatto cenno di aver udito un qualcosa di simile) Anche gli storici della canzone italiana Antonio Virgilio Savona e Michele Straniero hanno affermato che Bella Ciao fu poco cantata durante la guerra partigiana, dove invece imperava quel "fischia il vento” scritta sulla musica della canzone russa Katiuscia dal medico e partigiano Felice Cascione, morto in battaglia medaglia d’oro al valore,  intimo amico di Italo Calvino (ancora lui). Quindi su Bella ciao siamo al “forse” e con zero accredito in quel festival a Praga e sempre zero in merito ad una sua  diffusione perlomeno  per tutti gli anni cinquanta e la prima parte degli anni sessanta .
Bisogna dire che  Wilkipdia  però si corregge,  e ammette l’assunto “Molti credono che la canzone sia stata l'inno della lotta di resistenza italiana al nazifascismo. In realtà, come appurato da più fonti, Bella ciao è diventata l’inno ufficiale della Resistenza solo vent’anni dopo la fine della guerra. La sua diffusione nel periodo della lotta partigiana non è stata mai accreditata e comunque minima forse  nota solo in alcuni reparti combattenti del modenese,  ma una cosa è certissima : non era la canzone simbolo della resistenza. Cesare Bermani ha definito Bella ciao l'invenzione di una tradizione. Anche il noto giornalista ed ex partigiano Giorgio Bocca affermò pubblicamente: “nei 20 mesi di guerra partigiana non ho mai sentito cantare Bella Ciao: è stata una invenzione del Festival di Spoleto del 1964” Ecco appunto il Festival di Spoleto del 1964  di cui ho diffusamente parlato per un’altra canzone che solo da quell’estate e da quell’evento/ manifestazione,   ha assunto grande notorietà : questa volta sulla Grande Guerra : “O Gorizia tu sei maledetta” 
Come Frankstein e il Vampiro debbono la loro comune origine a quella famosa gara di Villa Diodati del 1816, così anche le due più famose canzoni , rispettivamente della prima e della seconda guerra mondiale, debbono la loro comune origine a quel movimentatissimo Festival  di Spoleto del 1964 dove si ebbero tafferugli, intervento della polizia, denunce e strascichi di polemiche. Gia’ ma chi c’era dietro quel famoso Festival? Ebbene c’erano due dei più raffinati storici e apologeti della canzone popolare e di protesta, Antonio Virgilio Savona e Michele Straniero , che assieme ad altri intellettuali e cultori del folklore nazionale Fausto Amodei, Sergio Liberovici , Margot Galante Garrone  provenivano dal Gruppo dei “Cantacronache”  che aveva dato largo spazio alla canzone popolare nell'arco di circa cinque anni (1957-1962) di attività ideando  decine  di nuove canzoni con l'apporto, per i testi, di scrittori e intellettuali di spicco come Italo Calvino, Franco Fortini, Gianni Rodari, Umberto Eco. Il brano forse più famoso del repertorio è, ancora oggi, "Per i morti di Reggio Emilia" composto e inciso da Fausto Amodei all'indomani della strage di Reggio Emilia del 7 luglio 1960. Celebri anche "Dove vola l'avvoltoio?" e "Oltre il ponte" entrambe con testo di Italo Calvino e musica di Sergio Liberovici, e La zolfara (testo di Michele L. Straniero e musica di Fausto Amodei), portata contemporaneamente al successo da Ornella Vanoni.Il gruppo di Cantacronache si dedicò contestualmente anche al recupero della canzone politica e della Resistenza, proponendo anche su disco brani sociali della tradizione anarchica, socialista e perfino giacobina italiana. Negli anni trionfali del Festival di Sanremo e della musica leggera, la proposta dei Cantacronache fece fatica ad affermarsi al di là di ristretti ambienti fortemente politicizzati, e nel 1962 il gruppo si sciolse. Due dei suoi membri, Amodei e Straniero, proseguirono l'attività di riscoperta del canto sociale all'interno del Nuovo Canzoniere Italiano, facendo leva su di un Rivista fondata da Roberto Leydi e Gianni Bosio, che si proponeva di studiare la canzone popolare italiana, con lo scopo dichiarato di recuperare una narrazione delle vicende storiche dal punto di vista del popolo. Bosio era il direttore delle Edizioni Avanti!, casa editrice collegata al giornale del Partito Socialista Italiano, e perciò faceva pubblicare il periodico dall'editrice che dirigeva. La rivista fu chiamata Il Nuovo Canzoniere Italiano e cominciò a uscire alla fine del 1962.Nel 1963 si aggiunsero molti collaboratori, che formarono un gruppo numeroso di persone interessate all'etnomusicologia e alla canzone politica.Oltre ai già citati personaggi  di provenienza dai Cantacronache  aderì la cantante impegnata Sandra Mantovani, moglie di Leydi. Seguirono Cesare Bermani, Rudy Assuntino, Dante Bellamio, Giovanna Daffini, Caterina Bueno, Vittorio Carpi, Ivan Della Mea, Giorgio Bertero, Gaspare De Lama, Sergio Lodi, Franco Mereu, Tullio Savi, Maria Vailati. Fra i collaboratori occasionali e sostenitori si annoveravano Umberto Eco, Franco Fortini, Milly, Maria Monti e Giovanni Pirelli Nel 1964 venne avviato da Roberto Leydi e Sandra Mantovani un gruppo più strettamente musicale (denominato appunto "Gruppo del Nuovo Canzoniere Italiano") a reinterpretare i repertori legati alla protesta sociale, al lavoro, alla Resistenza. Ed è nell’ottica di tali spettacoli/manifestazioni che va appunto collocato lo spettacolo più famoso del Nuovo Canzoniere Italiano ovvero “Bella ciao”  un programma di canzoni popolari italiane, autentico caposaldo del folk revival nostrano, rimasto nella storia, che ebbe grande successo di pubblico e critica:  un  recital era stato organizzato da Filippo Crivelli, Franco Fortini e Roberto Leydi, su invito di Nanni Ricordi per il Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Gli interpreti erano Sandra Mantovani, Giovanna Daffini, Giovanna Marini, Maria Teresa Bulciolu, Caterina Bueno, Silvia Malagugini, Cati Mattea, Michele Straniero, il Gruppo di Piadena, accompagnati dalla chitarra di Gaspare De Lama , ed è qui , non prima, che sentiamo palesemente e inequivocabilmente  nominare parole e musica della canzone  BELLA CIAO che si affermerà come vero e proprio emblema della Resistenza, dove paradossalmente, però quello che diede una formidabile notorietà al Gruppo del Nuovo Canzoniere, e in seguito alla canzone  non fu Bella ciao, ma “O Gorizia tu sei maledetta” il cui testo molto forte, fece indignare  un ufficiale dei carabinieri presente nella  sala di quel Festival di Spoleto, che   denunciò Straniero, Leydi, Bosio e Crivelli per vilipendio delle forze armate italiane, non prima che tafferugli e insulti con interruzione dello spettacolo caratterizzasse quella manifestazione

giovedì 3 novembre 2022

SUNTINO HAMERIANO (L'UNICA VERA MEDICINA)

La Rivoluzione copernicana della medicina ha un preciso giorno di nascita : 18 agosto 1978, e ha ovviamente un creatore il dottor Ryke Geerd Hamer, all'epoca capo internista della clinica oncologica dell'Università di Monaco in Germania. Ha anche dei drammatici riferimenti con protagonisti un cialtrone viziato e arrogante ovvero nientemeno che il Principe Vittorio Emanuele IV di Savoia, che se la monarchia non fosse stata abolita nel '46, a rigore sarebbe stato il Re d'Italia e una vittima sacrificale della spocchia arroganza di tale figuro, Dirk Hamer figlio del sopracitato medico. Quella sera difatti il Principe, che si trovava col suo yacht ormeggiato nell'Isola di Cavallo tra Corsica e Sardegna, perdute le staffe in un alterco con Nicky Pende ex marito di Stefania Sandrelli che era ormeggiato a suon fianco, si mise a sparare col suo fucile, di cui una pallottola colpì alla gamba il giovane Dirk che dormiva in una cabina vicina. Purtroppo il giovane mori' dopo una straziante agonia quattro mesi dopo il ferimento , asciando nella disperazione i familiari, tra cui ovviamente il padre, il quale pochi mesi dopo sviluppo' un letale cancro ad un testicolo.
Operato con poche speranze di sopravvivenza, la familiarita' con la nosologia oncologica lo porto' ad ipotizzare una correlazione tra il ferimento e la morte del figlio, che divenne certezza quandio, sempre grazie alla sua professione ed esperienza ebbe modo di verificare che tutti i malati di cancro avevano una storia personale dove un evento traumatico particolarmente stressante si collocava alla origine della loro affezione.
L'osservazione di una connessione mente corpo nell'eziologia delle malattie, aveva un precedente nella cosidetta medicina psicosomatica, in particolare nelle spesso provocatorie tesi di George Groddeck un medico, si badi bene che aveva fortemente influenzato il padre della Psicoanalisi Sigmund Freud, ma Hamer ha portato la sua ricerca a ulteriori passi avanti, fatti di folgoranti intuizioni e di stringenti riscontri- Perseguendo l'ipotesi che tutti gli eventi corporei siano controllati dal cervello, comincio' ad analizzare le scansioni cerebrali dei suoi pazienti e le ha confrontate con le loro cartelle cliniche, finendo alla fine per scoprire che ogni malattia, non solo il cancro, è controllata dalla propria area specifica nel cervello e collegata a uno schock traumatico di particolare intensita'. Il dottor Hamer chiamò le sue scoperte "Le cinque leggi biologiche della nuova medicina ",
perché queste leggi biologiche, che sono applicabili a qualsiasi caso di paziente, offrono una comprensione completamente nuova della causa, dello sviluppo e del processo di guarigione naturale delle malattie.
Nel 1981, il Dr. Hamer ha presentato le sue scoperte alla Facoltà di Medicina dell'Università di Tubinga come tesi post -dottorato. Ma fino ad oggi, l'Università si è rifiutata di testare la ricerca del Dr. Hamer nonostante il suo obbligo legale di farlo. Si tratta di un caso senza precedenti nella storia delle università. Allo stesso modo, la medicina ufficiale rifiuta di approvare le sue scoperte nonostante circa 30 verifiche scientifiche sia da parte di medici indipendenti che da associazioni professionali. Poco dopo che il dottor Hamer ha presentato la sua tesi, gli è stato dato l'ultimatum di rinunciare alle sue scoperte o di vedersi negare il rinnovo del contratto presso la clinica universitaria. Nel 1986, anche se il suo lavoro scientifico non era mai stato messo sotto accusa, né tanto meno smentito, il dottor Hamer fu privato della sua licenza medica perché si rifiutava di conformarsi ai principi della medicina standard. Eppure era determinato a continuare il suo lavoro. Nel 1987 fu in grado di estendere le sue scoperte a praticamente tutte le malattie conosciute dalla medicina. Hamer venne perseguitato fino alla morte, venendo costretto a vivere in esilio e sistematicamente ostracizzato dalla medicina ufficiale. Alla origine di tutto questo odio nei suoi riguardi sta il mercimonio che controlla la medicina ufficiale succube degli interessi delle lobbies farmaceutiche . La cosa che piu' dava e da' ancora fastidio alla medicina e' il principio che Hamer ne ha fatto il caposaldo della sua teoria ovvero che “ogni malattia è causata da uno shock conflittuale che coglie completamente alla sprovvista un individuo” ( Prima Legge Biologica ). In onore di suo figlio, il dottor Hamer ha chiamato questo evento stressante imprevisto una sindrome Dirk Hamer o DHS. Psicologicamente parlando, una DHS è un incidente molto personale condizionato dalle nostre esperienze passate, dalle nostre vulnerabilità, dalle nostre percezioni individuali, dai nostri valori e convinzioni. Tuttavia, una DHS non è solo un conflitto psicologico ma piuttosto un conflitto biologico che deve essere compreso nel contesto della nostra evoluzione. Gli animali vivono questi shock biologici in termini concreti, per esempio, attraverso un'improvvisa perdita del nido o del territorio, la perdita di una prole, una separazione da un compagno o dal branco, un'inaspettata minaccia di fame o uno spavento di morte. Poiché nel tempo la mente umana ha acquisito un modo di pensare figurato, possiamo vivere questi conflitti biologici anche in senso trasposto. Un maschio, ad esempio, può subire un "conflitto di perdita territoriale" quando perde inaspettatamente la sua casa o il suo posto di lavoro; un "conflitto di preoccupazione per il nido" femminile può essere una preoccupazione per il benessere di un "membro della famiglia"; un “conflitto di abbandono” può essere innescato da un divorzio imprevisto o dall'essere ricoverati d'urgenza in ospedale; i bambini spesso subiscono un “conflitto di separazione” quando la mamma decide di tornare al lavoro o quando i genitori si separano. Analizzando migliaia di tomogrammi computerizzati cerebrali (TAC) in relazione alle storie dei sui paziente, il dottor Hamer ha scoperto che nel momento in cui si verifica una DHS, lo shock colpisce un'area specifica e predeterminata del cervello, causando una "lesione" visibile su un Scansione TAC come un insieme di anelli concentrici affilati. Al momento dell'impatto, le cellule cerebrali colpite comunicano lo shock all'organo corrispondente, che a sua volta risponde con una particolare, prevedibile alterazione. Il motivo per cui conflitti specifici sono indissolubilmente legati a specifiche aree cerebrali è che durante la nostra evoluzione storica, ogni parte del cervello è stata programmata per rispondere istantaneamente a conflitti che potrebbero minacciare la nostra sopravvivenza. La ricerca medica del Dr. Hamer è saldamente legata alla scienza dell'embriologia, perché se l'organo risponde a un conflitto mediante crescita di un tumore, mediante perdita cellulare o per danno funzionale ciò è determinato dallo strato germinale embrionale da cui sia l'organo che il tessuto cerebrale corrispondente hanno origine ( Terza Legge Biologica ). Il "Sistema ontogenetico dei tumori" della NMG illustra che gli organi controllati dal "VECCHIO CERVELLO", che derivano dall'endoderma o dal vecchio mesoderma, come i polmoni, il fegato, il colon, la prostata, l'utero, la pelle del corium, la pleura, il peritoneo, il pericardio o le ghiandole mammarie generano sempre la proliferazione cellulare non appena si verifica il conflitto corrispondente. I tumori di questi organi si sviluppano quindi esclusivamente durante la fase conflittuale attiva (avviata dalla DHS). Prendiamo ad esempio il cancro ai polmoni: il conflitto biologico legato al cancro ai polmoni è un “conflitto da paura della morte”, perché in termini biologici il panico della morte è equiparato all'impossibilità di respirare. Con lo shock dello spavento della morte le cellule degli alveoli polmonari, che regolano la respirazione, iniziano istantaneamente a moltiplicarsi, formando un tumore al polmone. Contrariamente alla visione convenzionale, questa moltiplicazione delle cellule polmonari non è un processo inutile, ma ha uno scopo biologico ben definito, vale a dire aumentare la capacità dei polmoni e quindi ottimizzare le possibilità di sopravvivenza dell'organismo. Le analisi della scansione del cervello del Dr. Hamer dimostrano che ogni persona con cancro ai polmoni mostra una distinta configurazione dell'anello bersaglio nell'area corrispondente nel tronco cerebrale e che ogni paziente aveva subito un panico mortale inaspettato prima dell'insorgenza del cancro. Nella maggior parte dei casi lo spavento di morte è stato innescato da uno shock da diagnosi di cancro che la persona ha vissuto come una “condanna a morte”. Dato che il fumo è in diminuzione, questo getta nuova luce sull'enigmatico aumento del cancro ai polmoni e mette in discussione se il fumo sia di per sé una vera causa del cancro ai polmoni. Il cancro al seno (alle ghiandole mammarie) è, secondo le scoperte del Dr. Hamer, il risultato di un conflitto "madre -figlio" o di "preoccupazione per il partner". Questi tipi di conflitto hanno sempre un impatto sul "vecchio cervello" nell'area che controlla le ghiandole produttrici di latte. Una femmina può subire un conflitto di preoccupazione madre - figlio quando la sua prole viene improvvisamente ferita o è gravemente ammalata. Durante la fase di stress attivo conflittuale, le cellule della ghiandola mammaria si moltiplicano continuamente, formando un tumore. Lo scopo biologico della proliferazione cellulare è quello di poter fornire più latte alla prole sofferente e quindi accelerare la guarigione. Ogni femmina umana e mammifero nasce con questo programma millenario di risposta biologica. Quanto detto sul cancro del polmone e del cancro al seno si applica ugualmente a tutti gli altri tumori che hanno origine nel "vecchio cervello". Ciascuno è innescato da uno specifico shock conflittuale che attiva un "Programma Speciale Biologico Significativo" ( Quinta Legge Biologica ) che consente all'organismo di scavalcare il funzionamento quotidiano e affrontare fisicamente la situazione di emergenza. Per ogni tipo di conflitto esiste un relè cerebrale da cui è coordinato il particolare programma biologico. Mentre gli organi controllati dal VECCHIO CERVELLO (tronco cerebrale e cervelletto) come i polmoni, il colon, l'esofago, il fegato, i reni o le ghiandole mammarie generano una crescita tumorale durante la fase di conflitto attivo - al contrario gli organi diretti dal NUOVO CERVELLO (midollo cerebrale e corteccia cerebrale) come le ovaie e i testicoli, la cervice, i bronchi, la laringe, le ossa e i linfonodi rispondono ai conflitti con la perdita di tessuto (perdita cellulare) come si vede, ad esempio, nella necrosi ovarica o testicolare - e ancora una volta l'alterazione dei tessuti avviene non casualmente ma per una ragione biologica ben definita. Nel momento in cui il relativo conflitto viene risolto, il tessuto che è stato perso a causa dell'ulcerazione durante la fase di stress attivo viene ora riempito e reintegrato con nuove cellule. Qui troviamo, ad esempio, tumori delle ovaie e dei testicoli, cancro del collo dell'utero, carcinoma bronchiale o laringeo, linfoma e vari tipi di sarcoma. Secondo gli standard medici convenzionali, questi tumori sono considerati escrescenze maligne sebbene in realtà siano tumori in via di guarigione, che si degradano insieme al completamento della fase di guarigione Per quanto riguarda i tessuti controllati dal NUOVO CERVELLO prendiamo, ad esempio, il tessuto del rivestimento dei dotti lattiferi. Poiché il rivestimento epiteliale squamoso dei dotti lattiferi si è sviluppato molto più tardi rispetto alle ghiandole produttrici di latte, questo tessuto più giovane è controllato da una parte più giovane del cervello, vale a dire dalla corteccia cerebrale. Il conflitto biologico del rivestimento dei dotti lattiferi è un "conflitto di separazione" vissuto come se "mio figlio (o il mio partner) mi fosse stato strappato dal mio seno". Una femmina di mammifero può subire un tale conflitto quando la sua prole viene persa o uccisa. Come riflesso naturale del conflitto, il tessuto del rivestimento del dotto lattifero inizia a ulcerarsi. Lo scopo della perdita di tessuto è aumentare il diametro dei dotti, perché con i dotti ingrossati il latte non più utilizzato può defluire più facilmente e non si congestiona nel seno. Il cervello di ogni donna è programmato con questa risposta biologica. Poiché il seno femminile è, biologicamente parlando, sinonimo di cura e nutrimento, le donne subiscono un tale conflitto attraverso una separazione inaspettata da una persona amata di cui si prendono cura intensamente. Non ci sono virtualmente sintomi fisici durante la fase di conflitto attivo o simpaticotonica , ovvero quello che comunemente chiamiamo malattia e' in realta' un processo di riparazione di un organo che si e' dovuto mettere all'erta per far fronte ad un pericolo ed e' tipico della fase passiva o vagotonica. Molto importante e' in tal senso la scoperta dell'andamento bi-fasico della malattia, ovvero il principio che perche' via sia una risoluzione del conflitto si deve appunto attraversare un a duplice fase: durante la prima fase, o fase conflittuale, l'intero organismo è orientato ad affrontare il conflitto. Mentre un'alterazione cellulare significativa fa il suo corso a livello fisico, anche la psiche e il sistema nervoso autonomo vegetativo cercano di gestire la situazione inaspettata. Passata in uno stato di stress (simpaticotonia), la mente si preoccupa completamente dei contenuti del conflitto. Disturbi del sonno e mancanza di appetito sono sintomi tipici. Biologicamente parlando, questo è vitale, perché l'attenzione al conflitto e le ore di veglia extra forniscono le condizioni giuste per affrontare il conflitto e trovare una soluzione. La fase di conflitto attivo è anche chiamata "fase fredda". Poiché i vasi sanguigni si restringono durante lo stress, i sintomi tipici dell'attività conflittuale sono le estremità fredde (in particolare le mani fredde), i brividi, e sudori freddi. L'intensità dei sintomi dipende naturalmente dall'entità del conflitto. Se una persona rimane in uno stato di intensa attività conflittuale per un lungo periodo di tempo, la condizione può essere fatale. Ma il dottor Hamer dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che un organismo non può mai morire di cancro, in sé e per sé. Una persona può morire a causa di complicazioni meccaniche di un tumore che, ad esempio, occlude un organo vitale come il colon o le vie biliari, ma in nessun modo le cellule cancerose, in quanto tali, possono causare la morte. Nella Nuova Medicina Germanica la distinzione tra tumori "maligni" e "benigni" è del tutto priva di significato. Il termine "maligno" è un costrutto artificiale che indica semplicemente che l'attività di riproduzione cellulare ha superato un certo limite arbitrario. Se una persona muore durante la fase di conflitto attivo, di solito è a causa della perdita di energia, perdita di peso, privazione del sonno e esaurimento emotivo e mentale. Spesso è una diagnosi di cancro devastante o una prognosi negativa - "Hai sei mesi di vita!" - che gettano i malati di cancro (compresi i loro cari) in uno stato di disperazione. Con poca o nessuna speranza e privati della loro forza vitale, si consumano e alla fine muoiono di cachessia, un processo agonizzante che i trattamenti convenzionali contro il cancro accelerano solo. Se il paziente non ha subito trattamento da parte della medicina ufficiale (soprattutto chemioterapia o radioterapia), la consapevolezza della stretta correlazione tra corpo e mente ha una percentuale di guarigione molto forte. Ironia della sorte, queste statistiche per il notevole tasso di successo della medicina del Dr. Hamer sono state fornite dalle stesse autorità. Quando il dottor Hamer è stato arrestato nel 1997 per aver fornito consulenza medica a tre persone senza una licenza medica, la polizia ha confiscato i file dei suoi pazienti e li ha fatti analizzare. Successivamente, un pubblico ministero è stato costretto ad ammettere durante il processo che, dopo cinque anni, 6.000 pazienti su 6.500 con cancro per lo più "terminale" erano ancora vivi. Con il trattamento convenzionale le cifre sono generalmente esattamente il contrario. La risoluzione del conflitto segna l'inizio della seconda fase del programma biologico. Le nostre emozioni e il nostro organismo passano immediatamente ad una modalità di guarigione assistita dal cambiamento del sistema vegetativo in “vagotonia”. Durante la fase di guarigione l'appetito ritorna, ma siamo molto stanchi (potremmo anche non riuscire ad alzarci dal letto). Riposare e fornire all'organismo sostanze nutritive sono essenziali mentre il corpo sta cercando di guarire. La seconda fase è anche chiamata "fase calda", poiché durante la vagotonia i vasi sanguigni si dilatano, causando mani calde, piedi caldi e pelle calda. Con la risoluzione del conflitto c'è anche un cambiamento istantaneo a livello di organi. La proliferazione cellulare (crescita tumorale controllata dal "vecchio cervello") o la perdita cellulare (perdita di tessuto controllata dal nuovo cervello) si arrestano immediatamente e viene avviato il processo di riparazione appropriato. Un'area che si è necrotizzata o ulcerata durante la fase di conflitto attivo viene ora riempita e reintegrata con nuove cellule. Questo di solito è accompagnato da un gonfiore potenzialmente doloroso, causato da un edema che protegge il tessuto mentre sta guarendo. Altri sintomi tipici di riparazione sono ipersensibilità, prurito, spasmo (se è coinvolto il tessuto muscolare) e infiammazione. Esempi di "malattie" che si verificano solo nella fase di guarigione sono: alcuni disturbi della pelle, emorroidi, laringiti, bronchiti, artrite, aterosclerosi, disturbi della vescica o dei reni, alcune malattie del fegato. Basandosi sull'osservazione della moltiplicazione cellulare (mitosi) e sulla distinzione standard tra tumori “benigni” e “maligni”, la medicina convenzionale interpreta la moltiplicazione cellulare naturale dei tessuti in via di guarigione come una cosa “maligna”. Anche Hamer distingue due tipi di tumori. Ma i tumori non si dividono in “buoni” e “cattivi”; piuttosto sono classificati in base al loro tipo di tessuto e alla parte del cervello da cui provengono e sono controllati. Ci sono dei tumori che si sviluppano esclusivamente durante la fase conflittuale attiva (tumore del polmone, tumore del colon, tumore del fegato, tumore dell'utero, tumore della prostata, ecc.) e, viceversa, quelli che derivano dal processo di riparazione naturale. Come per i tumori controllati dal "vecchio cervello", la crescita del tumore non è né accidentale né priva di significato poiché la proliferazione cellulare si interrompe non appena il conflitto viene risolto. Il cancro del testicolo, il cancro dell'ovaio, il linfoma, il linfoma non Hodgkin, i vari tipi di sarcoma, il carcinoma bronchiale e laringeo, il cancro del collo dell'utero sono tutti di natura curativa e sono esclusivamente fenomeni della fase di guarigione. A condizione che il processo di guarigione non venga interrotto da farmaci o da una ricaduta conflittuale, questi tumori alla fine si degradano durante il completamento della fase di guarigione. Anche il secondo tipo di cancro al seno, il “carcinoma duttale o cancro ai dotti lattiferi rientra in questa categoria. Mentre un cancro ghiandolare al seno è un'indicazione che una donna è nella fase attiva di un conflitto di preoccupazione per il nido, un cancro intraduttale è un segno positivo che il relativo conflitto di separazione ("strappato dal mio seno") è stato risolto. Una donna non sviluppa il cancro al seno senza una ragione! Né lei sviluppa il cancro al seno per coincidenza proprio nel suo seno destro o sinistro.Il dottor Hamer ha scoperto che la nostra lateralità determina se una malattia, come il cancro, si sviluppa sul lato destro o sinistro del corpo. Questa è la regola: una persona destrimane risponde a un conflitto con la madre o i figli con la parte sinistra del corpo, ma risponde a un conflitto che riguarda un "partner", ad es. padre, fratello, parente, amico, collega, ecc., con il lato destro. Per i mancini è il contrario. Il modo più semplice per identificare la nostra lateralità biologica è il battito delle mani. La mano in alto è la mano principale e indica se siamo destrimani o mancini. Quindi, un cancro al seno nel seno destro, una cisti ovarica nell'ovaio sinistro, un disturbo della pelle sul lato destro o sinistro (o entrambi), una paralisi motoria sul lato sinistro (p. es., dopo un ictus), ci danno un prima indicazione “chi” era coinvolto quando ebbe luogo il conflitto originale. Per quanto riguarda i conflitti più avanzati (e le regioni cerebrali), per una valutazione accurata deve essere preso in considerazione anche lo stato ormonale. Un altro aspetto della ricerca di Hamer è stato individuare il vero ruolo dei microbi nel corso della malattia.( Quarta Legge Biologica): i microbi come funghi e batteri sono attivi solo durante la fase di guarigione e il modo in cui operano è pienamente conforme alla logica evolutiva. I batteri tubercolari, ad esempio, popolano solo i tessuti controllati dal "vecchio cervello". La loro funzione durante la fase di riparazione è quella di decomporre i tumori che ora sono superflui, ad esempio tumori del polmone, tumori del colon, tumori del rene, tumori della prostata, tumori dell'utero, tumori della ghiandola mammaria, melanomi e mesotelioma. I batteri tubercolari sono essenziali per abbattere l'accumulo di "cellule usa e getta" che hanno proliferato per un motivo biologico durante la fase di conflitto attivo. Se i batteri necessari non sono disponibili, a causa della vaccinazione, dell'abuso di antibiotici o del trattamento chemioterapico, il tumore non può disintegrarsi correttamente. Di conseguenza, rimane in posizione e si incapsula in modo innocuo. Rilevata in un controllo di routine, tuttavia, una tale crescita incapsulata può portare a una diagnosi di "cancro" e, potenzialmente, a nuovi shock conflittuali con nuovi sintomi. Comprendendo le leggi biologiche dello sviluppo della malattia, questa prospettiva può essere virtualmente eliminata. Il dilemma in cui si trova la medicina convenzionale è che, non riuscendo a riconoscere lo schema a due fasi di ogni malattia, la prima fase, quella attiva conflittuale, viene regolarmente trascurata. Poiché i microbi sono attivi solo durante la fase di guarigione e poiché l'attività dei microbi è tipicamente accompagnata da gonfiore, febbre, pus, secrezione e dolore, i microbi sono considerati malevoli e causa di malattie infettive. Ma i microbi non causano la malattia. Dopotutto, è il nostro organismo che impiega i microbi per ottimizzare il processo di guarigione. I microbi possono, ovviamente, essere trasmessi, ma rimangono dormienti fino a quando la persona non si trova nella fase di guarigione dello stesso tipo di conflitto .
Come disse il grande biologo Bernard alternativo al cialtrone pupillo degli industriali del farmaco Pasteur "Il microbo e' nulla, il terreno e' tutto"
Basata sul "Sistema ontogenetico dei tumori" la teoria ampiamente diffusa delle metastasi che suggerisce che le cellule tumorali viaggino attraverso i vasi sanguigni o linfatici e causino tumori in nuovi siti è, nelle parole di Hamer, "pura finzione accademica". Le cellule in generale e le cellule cancerose in particolare non possono in nessun caso modificare la loro struttura istologica o superare la soglia dello strato germinale. Ad esempio, una cellula tumorale polmonare di origine endodermica, controllata dal tronco cerebrale (“vecchio cervello”), e che prolifera durante la fase conflittuale attiva non può trasformarsi in una cellula ossea di origine mesodermica, controllata dal nuovo cervello, e che si deteriora durante il processo di decalcificazione attivo conflittuale. Dobbiamo anche chiederci perché le cellule cancerose raramente si "diffondono" al tessuto più vicino, ad esempio dall'utero alla cervice. Se le cellule tumorali viaggiano attraverso il flusso sanguigno, perché il sangue donato non viene sottoposto a screening per le cellule tumorali? Perché non ci sono molti tumori trovati nelle pareti dei vasi sanguigni dei malati di cancro? Il 19 agosto 2004, il quotidiano canadese Globe and Mail ha pubblicato un articolo intitolato "I ricercatori inseguono il test del sangue sul cancro al seno", contenente le affermazioni rivelatrici, "La caccia alle cellule tumorali nel flusso sanguigno ha richiesto 10 anni..." e , "fino a poco tempo fa non esisteva alcuna tecnologia per estrarre in modo affidabile la strana cellula tumorale dai milioni di globuli rossi e bianchi contenuti in una singola fiala di sangue umano". Oltre al fatto che la "caccia" è tutt'altro che finita (come indica l'articolo), questo non implica che l'ipotesi della "metastasi" stava disinformando il pubblico e spaventava a morte milioni di malati di cancro per oltre quattro decenni? Il Dr. Hamer, ovviamente, non mette in discussione il fatto di secondi tumori, ma questi tumori successivi non sono causati dalla migrazione di cellule tumorali che si trasformano miracolosamente in un tipo di cellula diversa, ma piuttosto da nuovi shock conflittuali. Nuovi conflitti possono essere avviati da ulteriori esperienze di vita traumatiche o da shock diagnostici. Come già accennato, una diagnosi inaspettata di cancro, o sentirsi dire che sta "metastatizzando" può scatenare una paura della morte (causando il cancro ai polmoni) o qualsiasi altro tipo di shock correlato alla diagnosi, causando nuovi tumori in altre parti del corpo. In molti casi questi pazienti non riescono ad entrare nella fase di guarigione, perché il grave stato di stress li indebolisce al punto che hanno pochissime possibilità di sopravvivere al trattamento chemioterapico altamente tossico. Il secondo cancro più frequente dopo il cancro ai polmoni è il cancro alle ossa, Hamer ha scoperto che le nostre ossa sono biologicamente legate alla nostra autostima. Quindi, sentirsi dire che si ha una "malattia pericolosa per la vita", in particolare quella che presumibilmente "si diffonde a macchia d'olio" attraverso il corpo, è equiparata a: "ora sono inutile", e le ossa, vicino a dove ci sentiamo inutili iniziano a decalcificare (in caso di cancro al seno spesso nella zona dello sterno o delle costole). Proprio come con un osso fratturato, lo scopo del programma biologico (della “malattia”) appare alla fine della fase di guarigione. Quando la fase di riparazione sarà completata, l'osso sarà molto più forte in quel sito, assicurando così che siamo meglio attrezzati per l'eventualità di un nuovo "conflitto di autosvalutazione". Una volta risolto il conflitto, anche la lesione cerebrale, insieme alla psiche e all'organo, entra nella fase di guarigione. Come con qualsiasi ferita che viene riparata, si sviluppa un edema (liquido in eccesso) per fornire protezione al tessuto neurale in via di guarigione. Sulla scansione del cervello i cambiamenti sono chiaramente evidenti: gli anelli a bersaglio si immergono nell'edema e appaiono ora sfocati, indistinti e scuri. Al culmine della fase di guarigione, quando l'edema cerebrale ha raggiunto la sua dimensione massima, il cervello innesca una breve, forte spinta che espelle l'edema, questa controregolazione è chiamata "crisi epilettoide" (CE). Durante questa crisi, l'intero organismo è spinto brevemente in uno stato di simpaticotonia, cioè rivive i sintomi tipici della fase conflittuale attiva come sudori freddi, estremità fredde, battito cardiaco accelerato e nausea. L'intensità e la durata di questa crisi preprogrammata è determinata dall'intensità e dalla durata del conflitto precedente. Infarti, ictus, attacchi d'asma e crisi epilettiche sono solo alcuni esempi di questa svolta cruciale. Il tipo di “crisi” dipende sempre dalla natura del conflitto e dalla precisa area cerebrale coinvolta. Dopo che l'edema cerebrale è stato espulso, la neuroglia, che è il tessuto connettivo cerebrale che fornisce supporto strutturale ai neuroni, si assembla nel sito per ripristinare la funzione delle cellule nervose che sono state colpite dallo shock da conflitto (DHS). È questo accumulo naturale di glia che la medicina convenzionale etichetta come un "tumore al cervello", con conseguenze spesso disastrose per il paziente. Il Dr. Hamer ha stabilito già nel 1981 che un “tumore al cervello” non è una malattia in sé, ma sintomatico di una fase di guarigione che scorre parallela nell'organo (controllata dall'area correlata del cervello che sta contemporaneamente attraversando la fase di riparazione). Neanche i “cancri cerebrali metastatici”, quindi, esistono. Il primissimo passo nella terapia è fornire una comprensione della natura biologica di un sintomo, ad esempio un certo cancro, in relazione alla sua causa psichica.
Una scansione cerebrale e un'accurata anamnesi sono fondamentali per determinare se il paziente è ancora attivo nel conflitto o sta già guarendo. Se ancora nella fase attiva, l'obiettivo è identificare la DHS originale e sviluppare una strategia per risolvere il conflitto. È fondamentale preparare il paziente ai sintomi di guarigione e alle potenziali complicanze. Questi sintomi sono molto prevedibili! Le scoperte di Hamer ci forniscono, per la prima volta nella storia della medicina, un sistema affidabile che ci consente di comprendere lo sviluppo dei sintomi di ogni singola malattia. .

mercoledì 2 novembre 2022

L'ES ATTRAVERSO LA DOPPIA FENDITURA, ANZI TRE

C'è da dire che in questi ultimi anni avrò riportato non meno di un paio di centinaia di sogni, bhe si, forse anche trecento, considerando il fatto che ho anche ripreso sogni particolarmente pregnanti, dell'infanzia come quello della tigre sotto il balcone e l'arrivo dell'amico leone, della adolescenza: il libro di Montale e dello spostare l'accento del nome in uno stuolo di belle ragazze, quello di Asor Rosa sul girare intorno in merito a scelte lavorative, su Mala Strana in Praga e la scimitarra di Al Capone, e poi quelli ricorrenti in determinate e particolari occasioni: rifare gli esami di maturità pur essendo più che laureato, essere agilissimo e fare salti in lungo che non finiscono mai, altro che Beamon a Città del Messico, fare sei al superenalotto, essere nominato Presidente degli Stati Uniti d'America, persone o cose o situazioni paradigmatiche di un certo aspetto della vita : il lavoro (ing.Marcello Candela e Piero Sigismondi), l'abitudine e il deporre l'abito (la casa di via Nicolò V) la città dove ti senti a tuo agio (Praga e in sottordine Parigi e Palermo). Poi si c'è il sesso, purtroppo con frequenza molto sporadica, però di una intensità e di una partecipazione di gran lunga superiore a quelle della veglia, e con livelli, che te lo dico a fà?... di avvenenza di partner, davvero da sturbo (Candice Bergen, Katharine Ross, Jane Birkin, Audrey Herpub, Carole Bouquet , Eva Herzigova, etc.)
Comunque sia al 99% sogni sempre fantastici, stupendi, meravigliosi, perlopiù che ti lasciano al risveglio ancora in estasi, un pò alla "sembrami essere simile agli dei...." Ecco a proposito di dei, stanotte ho sognato tutto lo stuolo dell'Olimpo, Febo Apollo, Afrodite, Mercurio, Zeus (utilizzo il greco o il latino a secondo del grado di gradiente nominalistico), si però non è tanto il contenuto del sogno in sè, che si è rivelato informante (i sogni, l'ho detto un milione di volte, sono come le emozioni, non significano nulla, non spiegano nulla, meno che mai si possono interpretare, ma sono una sorta di servomeccanismo di quella parte di te, cui abbiamo attribuito il nome di inconscio (io preferisco chiamarlo Groddecchianamente ES) che ti monitorizzano su come sei messo, tu come individuo, come unità biologica psico/fisica in merito al desiderio, che questo si' è il vero motore della vita), quanto il costrutto che gli ho dato ad un risveglio notturno (intorno alle tre) abbastanza prolungato e quindi lucido che mi ha richiamato una tecnica che una quarantina d'anni fa mi ero fissato di voler replicare ovvero il "reve eveillé dirigé" del francese Robert Desoille, tradotto in Italiano dalla casa editrice Astrolabio "il sogno da svegli guidato", laddove a mò di manuale pratico, l'autore ti indirizzava a far leva sulla tua capacità immaginativa, per, diciamo così elaborare a livello di conscio, quegli stessi elementi del sogno, lavorando su di essi fino a pervenire ad una modificazione dell'immaginario , sì da provocare come conseguenza una modificazione anche a livello affettivo e comportamentale.. e quindi pervenire al simbolico del desiderio, cui l'Es ne aveva monitorato le incidenze..insomma un pò quello che mi era accaduto negli ultimi due giorni, sia con le mie elucubrazioni su numeri complessi e doppie fenditure e collassi d'onda, in entanglement quantistico, sia in episodi effettivi , che con il richiamo ad una canzoncina delle mondine aveva provocato un deciso e non gradito cambiamento di stato, con l'innesto di motivi di melanconia e relative metafore associative.
Se una cosa avviene nel sogno, se un'altra si innesca su casuali associazioni ..."bhe" mi sono detto "possiamo provare a forzare la cosa, utilizzare una terza fenditura e vedere un pò cosa va a capitare" proviamo a mettere un pò di conscio nell'inconscio, un pò di "io" che d'accordo opera per sintomi, con un pò di "es" che opera invece per simboli (entrambi utilizzano nella loro radice verbale, il prefisso "sun - sum" che significa "insieme" ) In altre parole, mi sono messo così, alle tre di notte a rimettere insieme gli elementi del sogno e, per così dire a seguirli come un'onda fino a coglierne il famoso "collasso" ovvero un cambiamento di stato, che poteva essere come i libri da mandare al macero del romanzo di Bohumil Hrabal "una solitudine troppo rumorosa", ma anche un libro nuovo di zecca, dove gli dei dell'Olimpo, la galassia a spirale o l'eliocentrico del sistema solare, potevano interrelarsi fino a costituire un elenco, dove tutti i libri, gli autori, che di certo la tua mente non aveva mandato al macero, si materializzavano in una sorta di defilè,ove la conta di ciascuno di essi, aveva da raccontarti qualcosa....Omero con l'Iliade e l'Odissea, i Sofisti coi loro stratagemmi, Eraclito con l'enentiadromia e il celeberrimo Panta rei, quindi Alceo, Saffo "sembrami essere simile agli dei..più che mai attinente al procedimento" e via su per le ali del tempo, come un fiume che scorre sotto i ponti, un sogno lungo un fiume!

ENTUSIASMO PER GLI DEI DELL'ETA' DELL'ORO

  La Techne' fu una  pratica di rappresentazione sempre piu’ raffinata - termine che nella accezione antica aveva pero’ un significato m...