L'Inconscio (ES) mi impegna a dir poco dal 1963 e lo fa lasciandomi sempre un tantino sconcertato, estaticamente sconcertato, un sogno, un atto mancato, una fantasia,una malattia, e ovviamente la morte, quella magnificamente e imperituramente dettagliata da Freud in Al di là del principio del piacere: sarà anche piuttosto difficile da interpretare, da decifrare tutti i simboli sottesi ad ogni manifestazione dell'Es, però quanta soddisfazione, quanto compiacimento e quanto quella arcana, misteriosa ineffabile sensazione /emozione di essere finalmente nella corrente... la corrente dei nobili: Ecco mi ricorda in una versione molto ma molto più mia la meditazione Vipassana e le Quattro nobili verità del Buddha:
1) La sofferenza;
2) l'origine della sofferenza;
3) La cessazione della sofferenza;
4) la strada che porta alla cessazione della sofferenza.
Ecco a parte le precisazioni sul desiderio, la corretta interpretazione del termine "Dukkha" che non è propriamente il desiderio, ma semmai quello che viene inteso solo come sintomo e non come simbolo e le disquisizioni sull'ottuplice sentiero ovvero abbandonando ogni attaccamento, ogni illusione, ogni personale convinzione, ogni bramosia, ogni tendenza ad usare la rabbia,ci incamminiamo nel sentiero della pura consapevolezza delle cose così come sono, viviamo la vita senza giudicare ciò che accade, senza porci domande, senza affannarci a cercare risposte, osserviamo le cose nell'impermanenza di ogni istante, amiamo e rispettiamo tutti gli esseri viventi, viviamo in pace con l'intero universo, realizziamo la retta comprensione, agiamo con retta motivazione, parliamo con rette parole, compiamo rette azioni, viviamo una vita retta, produciamo retti sforzi per realizzare il nostro risveglio e quello degli altri, realizziamo la retta consapevolezza, coltiviamo la mente con retta concentrazione meditativa. Si certo... ma come diceva Jung, tutto questo non è facile da farsi e perseguirsi per la nostra mentalità occidentale, anzi diciamo che è proprio impossibile; se però attraverso una riesamina approfondita del pensiero di Freud e vari grandi campioni (Jung, Lacan, Mattè Blanco, Milton Erickson, Watzlavitch etc.) si arriva a pervenire alla semplice evidenza delle Leggi biologiche di Hamer, ecco allora si, che sei nella "corrente dei nobili" e in una corrente non da fiume giallo, bensì dal fiume che attraversa tutta la nostra occidentalità,
tutta la nostra ricerca del "mezzo" ....la mitteleuropa, ovvero "il bel Danubio blu"....devo dire che io sono andato alla ricerca di tale.....mmmm, come la vogliamo chiamare?... sensazione, emozione, intima convinzione, appagamento, compiacimento, illuminazione ? le concezioni orientali mi intrigavano si, ma c'era sempre qualcosa che non mi tornava... ricordo le mie riserve al centro di Yoga Kundalini in via Sebastiano Veniero, con un originale santone indiano "è senza dubbio una strada" osservavo, "ma non la mia, è troppo strada alle Città invisibili, troppi negozi con merci diverse, io sono più propenso semmai alle strade secondarie, tipo quadro di Klee, o anche nascoste, ecco magari a quell'Acheronta movebo del frontespizio de L'interpretazione dei sogni, e il mio sogno lungo un fiume è sempre sulla sinfonia di Smetana, per via della città a me più cara, oppure ecco quel "bel Danubio blu" sul valzer di Strauss e quel senso di "mitteleuropa", magari anche col biedermaier e coi "mobili graziosi e nervi a fior di pelle" di Thomas Mann. Così nel lontano 1959, i Mille violini suonati del vento che andavano a fermare una pioggia d'argento, d'argento non d'oro, perchè l'argento si addice ai sonnambuli e anche ai lupi mannari, mentre l'oro è il fine metaforico dell'alchimia, su per la Zlata Ulicka, e le targhe della Nerudova. Per me la pioggia deve essere d'oro come appunto i tetti e le guglie di Praga che sembrano una accolita di negromanti che grattano il costato del cielo e a tutte le successive scadenze numinose, l'Herr Professor di Interlaken, gli orecchioni del '63, il piede della Gradiva di Jensen, e tutto Freud fino a Al di là del principio del piacere e anche ad Analisi terminabile e interminabile, Processo di Individuazione di Jung e Processo di Definizione in soggettiva , qui e ora a raddoppio di temporalità, con revisione di nominalismo e concettualità, a struttura simbolica si, ma sensata.Le Leggi di Hamer e l'equazione d'onda di Schrodinger con tanto di gatti vivi o morti, più la misteriosa M della Teoria che contempla Super stringhe (la parola Super è intimamente e continuamente connessa alla mia ricerca di conoscenza ) e quindi la moltiplicazione dell'universo in multiuniversi, completano il quadro di un cammino che ha sempre la peculiarità del "via-andante"
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