sabato 9 settembre 2023

BASTA MAESTRI

 

ecco il libro-guida di cui ho anche realizzato un video, stamane su Tik Tok a proposito della necessita' di elidere tutti i maestri, ma proprio tutti, siano essi persone fisiche, persone morte, persone famose, ed anche libri, idee....tutto!!!! Ci possono essere delle circostanze che favoriscono tali emergenze che definirei quasi delle "eggregore" ma poi ecco va fatto uno sforzo in noi stessi e va fatto un ragionato repulist, ecco allora che anche persone come Freud, Jung, Nietzsche, Evola, mio Nonno Mario Nardulli, Italo Balbo, Jaynes, Matte' Blanco, Hamer diventano solo degli indicatori preferenziali, ma niente di piu'. Ho sentito la necessita' di scrivere un articolo proprio su questo Blog "Una solida insicurezza" proprio perche' e' stato quello dove maggiormente avevo condiviso dei concetti che in qualche modo anche se con riserva avevo accettato e quindi divulgato. Un "NO" dei piu' recisi a tutti questi cedimenti al pensiero di altri, come ho detto "qualsiasi altro" a proposito del termine da me usato di "eggregore" che ha un riferimento nella tradizione esoterica da un melange di derivazione greca e utilizzo giudaico che lo utilizzava per indicare angeli o demoni da cui sarebbe discesa la razza dei giganti dei Nephilim. La parola ἐγρήγοροι compare nella Septuaginta così come nel Libro dei Giubilei e nel Libro di Enoch. L'equivalente latino è stato attribuito ad egregius, che significa «notevole», «illustre», «eccezionale». Il termine odierno eggregora apparve nel 1857 in francese   negli scritti di Victor Hugo, che lo utilizzò nella sua Leggenda dei secoli (1859) sia come aggettivo che come sostantivo. In ambito ermetico-esoterico si deve invece a Eliphas Lévi l'uso
di
 eggregore nel senso di forma-pensiero collettiva. René Guénon contestò il fatto che l'ambito psichico comunitario a cui si riferiva tale significato non comportava alcunché di spirituale, e ancor meno di iniziatico, ma consisteva in una semplice emanazione della psiche individuale in un'entità di gruppo. «In questa accezione si tratta di un termine che non ha niente di tradizionale e rappresenta soltanto una delle numerose fantasie del moderno linguaggio occultista. Il primo ad impiegarlo in questo modo è stato Eliphas Levi che ne ha dato un'inverosimile etimologia latina facendolo derivare da grex, «gregge», quando invece il termine è prettamente greco e in realtà ha sempre e soltanto avuto il senso di «colui che veglia». Come detto il termine si trova nel Libro di Enoch, ove designa certe entità di carattere piuttosto enigmatico, ma che in ogni caso sembrano appartenere al «mondo intermedio»: ecco tutto ciò che hanno in comune con le entità collettive cui si è preteso applicare lo stesso nome. Queste ultime in effetti, sono essenzialmente d'ordine psichico, ed è soprattutto questo che determina la gravità dell'equivoco da noi segnalato, perché, a questo proposito ci appare in definitiva come un nuovo esempio di confusione tra psichico e spirituale.» Secondo René Guénonl'Eggregora può effettivamente essere creata intenzionalmente, con lo scopo di dirigere determinate energie psichiche, scaturite durante particolari ed arcane operazioni rituali, ma egli considerava questi aspetti come assolutamente secondari rispetto allo scopo principale delle organizzazioni religiose, spirituali, e soprattutto iniziatiche, che mirano a conferire delle qualità superiori di ordine autenticamente sopraindividuale, trascendenti il livello meramente psichico e corporeo. Eggregore o non eggregore  spirituale o corporeo, quello che e' veramente importante e che bisogna rattenere  e' che giammai dobbiamo devocare noi stessi verso altri, ma sempre perseguire il nostro discernimento non temendo di essere in errore e quindi continuando nel nostro intendimento anche se a volte puo' sembrare  erroneo o quantomeno pericoloso 

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