Terribile dilemma questo emerso da critiche di persone che stimo tutti ovviamente hameriani straconvinti (come d’altronde lo sono io stesso ) che mi hanno a piu’ riprese rimproverato di essere un po’ troppo ingenuo e di credere con eccessiva facilita’ a personaggi che a loro modo di vedere, non sono affatto quegli oppositori del sistema globale che ha prodotto la recente farsa pandemica cercando quanto piu’ di avvicinarsi al distopico fantascientifico di un Orwell o di un Huxley quasi costituendo un inquietantissimo connubio tra fantasia e realtà. Ho fatto un elenco di persone verso le quali in quei terribili mesi di costrizione e cattivita’, ho cercato di far leva e in qualche modo che mi aiutassero a lenire l’angoscia di sentirsi solo in preda all’assurdo distopico, che piu’ assurdo non si puo’ : il Vittorio Sgarbi che tuonava contro le restrizioni e le mescherine/museruole che veniva trascinato forzatamente dai Commessi fuori dall’Aula di Montecitorio, Enrico Montesano che irrideva alle proibizioni e arriva a a citare dei passi di Agamben, ecco Giorgio Agamben stesso, stimatissimo e interessante filosofo che irrideva alla farsa della pandemia e ai vaccini, il formidabile giocatore di tennis Novak Jokovich, che preferiva subire l’ostracismo di questo o quel paese, ma non cedere al ricatto della vaccinazione obbligatoria, il cantante Enrico Ruggeri che non accettava imposizioni su selezione vaccinale o uso di museruola nei suoi spettacoli, così come d’altronde aveva sentenziato il grande Eric Clapton; ed ancora Eleonora Brigliadori che in un video si rifiutava di far pubblicita’ dei vaccini ed anzi ne sconsigliava fortemente il loro impiego ribadendone la iatrocita’, quindi Luigi Paragone il fondatore di Italexit, la ex vice questore donna Nunzia Schiliro’ che radiata dalla polizia per non ottemperare alla vaccinazione obbligatoria si schierava nel movimento dello stesso Paragone, il filosofo e opinionista Diego Fusaro accattivante e fotogenico. il simpatico Colombini opinionista influencer suo malgrado, come in ogni video si definiva, poi l’eroico corridore solitario sulla spiaggia che sfuggiva all’inseguimento degli sgherri della repressione, la deputatessa ex 5 stelle Sara Cunial che solo lei assieme a Sgarbi contrastava la marea montante del pecoronismo parlamentare rifiutando museruola e segregazione, financo l’ex generale dei carabinieri Pappalardo che cavalcava la tigre della contestazione della pandemia, quindi una serie di medici a partire da Montaigner che pure era stato tra gli scopritori dello pseudo virus dell’AIDS, Meluzzi, Citro, Amici, e qualcuno anche morto in circostanze quanto mai sospette (Di Donno), con la inquietante anticipazione di Giulietto Chiesa che era anni che imprecava contro il Sistema. Tutti questi, con l’aggiunta anche dei due politici che maggiormente si erano e si distinguono per la opposizione di questo tentativo di “Great Reset”come è stato denominato tutto questo tentativo distopico dal sedicente fondatore del World economic Forum di Davos Klaus Schwab e che vede come protagonisti i peggiori speculatori mondiali tipo George Soros, Bill Gates e le inossidabili antiche famiglie di potere bottegaio e massone dei Rorschild, Rockfeller, Carnegie, Morgan etc. :Donald Trump e Vladimir Putin . Su di loro e nella loro scia i Presidenti del Brasile Bolsonaro, della Bielorussia Luchacensko, dell’Ungheria Orban, nonche nel Governatore della Florida Ron De Santis, si sono appuntate, non lo nego, le mie speranze durante la penombra dei giorni distopici della grande farsa pandemica, soprattutto nel periodo in cui sono stato costretto forzatamente a rimanere prima nell’Italia di Conte e poi quella se possibile ancora piu’ atroce di Draghi e cioe’ fino al gennaio 2022, in cui sono riuscito a rifugiarmi dapprima nelle isole Canarie a Tenerife e poi in Romania dove la stretta e il giogo distopico erano meno opprimenti (non avevano raggiunto quell’umiliante 95% di covidioti vaccinati che ti facevano un po’ sentire “l’ultimo uomo sulla terra” alla Matheson, con l’aggiornamento visivo della faccia spiritata del Vincent Price della trasposizione cinematografica. Insomma per arrivare al punto, tutti questi personaggi, piu’ magari qualcuno che ora ho dimenticato (ma non sono moltissimi), ci sono delle frange di opinione che sembrerebbero favorevoli al nostro pensiero che li stroncano implacabilmente definendoli come anche loro agenti della distopia, agenti anzi piu’ subdoli in quanto non rozzi e grossolani come Bassetti, Pregliasco, Burioni e compagnia di pseudo esperti piu’ la quasi totalita’ (anzi sono assai propenso a togliere il “quasi”) dell’apparato giornalistico informativo ed anche opinionista di stampa e televisioni . In proposito c'è anche chi ha stilato un vero e proprio manuale di sopravvivenza e d’uso, una sorta di Manuale delle Giovani marmotte di Qui, Quo, Qua, per non farsi ingannare da questi personaggi, che venivano definiva all’americana “Gatekeeper” .
La PRIMA REGOLA: mai fidarsi, prestare o dare credito a politici nazionali, regionali
e a sindaci di capoluogo di provincia. Mai prendere sul serio, fidarsi di
giornalisti o di gente che va regolarmente in televisione o alla radio. Questi
senz'altro sono tutti uomini del Deep State, sono tutti MANIPOLATORI,
gatekeeper, doppiogiochisti e influencer. A queste persone bisogna aggiungere
gli alti burocrati di Stato, delle Istituzioni e delle grandi Banche.
La SECONDA REGOLA consegue necessariamente
dalla prima. Molti gatekeeper e doppiogiochisti non sono o non sono stati
politici o giornalisti di successo, non sono ospitati regolarmente alla
televisione o alla radio e non scrivono sulle pagine dei grandi quotidiani
nazionali. Tuttavia essi intrattengono relazioni, si incontrano regolarmente,
intervistano nei loro canali YouTube politici e giornalisti di successo. A
volte essi danno vita, formano con questi politici e giornalisti di successo
dei movimenti politici, dei partiti, dei gruppi di protesta. Quando noi vediamo
ciò dobbiamo subito drizzare le antenne, diventare immediatamente sospettosi.
Anzi dobbiamo essere subito certi che queste unioni e commistioni fra politici
e giornalisti di successo e youtuber e blogger dissidenti (o complottisti) non
sono casuali, non nascono da movimenti spontanei, non sono dovuti alla
convergenza di idee e programmi...ma sono unioni combinate, volute, studiate a
tavolino dal Deep State. Non è mai successo e non succederà mai che
politici, scrittori e giornalisti di successo si leghino a dei perfetti
sconosciuti, a normali blogger e youtuber dissidenti se questi non sono
anch'essi uomini controllati e diretti dagli agenti del Deep State. Politici,
conduttori televisivi, giornalisti non rischiano di dare visibilità e
popolarità a dei semplici youtuber e blogger se questi non appartengono al loro
stesso schieramento, se non sono anch'essi uomini del Deep State. La popolarità
infatti che deriverebbe da tali incontri e commistioni potrebbe essere
sfruttata dai veri dissidenti per guadagnare grande seguito tra le masse. Ma il
Deep State non vuole questo e per questo motivo esso non permette che i suoi
agenti si incontrino, si mescolino o imbastiscano qualcosa con persone da esso
non controllate. La seconda regola quindi può così essere formulata: tutti
i manipolatori e i gatekeeper formano un circolo chiuso, un circolo dove non
permettono che entrino persone non controllate dagli agenti del Deep State. I
gatekeeper si incontrano pubblicamente fra di loro, si intervistano a vicenda,
si ospitano nei loro canali escludendo dalla loro cerchia tutti i dissidenti e
i complottisti che non sono controllati dal Deep State. Essi vogliono stare
sempre - per conto del Deep State - alla testa della controinformazione e dei
gruppi di protesta e per questo motivo tentano di escludere o di allontanare da
sè tutti quei veri dissidenti e oppositori del Sistema.
La TERZA REGOLA da’ queste indicazioni : tutti i siti di controinformazione di rilievo - canali YouTube, blog personali, pagine facebook - di regola sono stati creati e sono amministrati da gatekeeper, da troll, da influencer. Questi gatekeeper, su ordine dei loro controllori, di solito anticipano i cittadini normali nella creazione di siti o di pagine Facebook, di canali YouTube. I loro capi sanno che siti di contestazione e di protesta, soprattutto in periodi di forti crisi sociali, potrebbero essere creati da tutti noi, da cittadini normali. Ma ancora prima che noi pensiamo di creare un sito o di aprire un canale YouTube intorno a temi scottanti, intorno a temi di bruciante attualità: ne hanno già creati decine, se non centinaia. In questo modo, essendo loro i gestori delle pagine Facebook o dei canali YouTube sono sempre loro che indirizzano e manipolano tutte le discussioni, portandole dove essi desiderano. Di solito i normali cittadini non hanno tempo - essendo impegnati con le loro attività lavorative - da dedicare a iniziative politiche o ad attività di controinformazione su vasta scala. Essi usano i siti e i canali di controinformazione soltanto per informarsi. Ma non hanno la cultura e il tempo necessari per crearne di propri. Tempo e cultura che invece hanno manipolatori e gatekeeper. Questi fanno questo lavoro - il lavoro di influencer e manipolatore - a tempo pieno. Sono pagati dal Deep State per fare questo lavoro. Hanno speso anni, se non decenni per formarsi e informarsi. Ed è per questo motivo che i loro siti o canali sono sempre ben curati, esteticamente gradevoli, pieni di ospiti colti e brillanti e ricchissimi di notizie e informazioni. Essi hanno a disposizione tutti i soldi e il tempo libero che vogliono. In una battaglia per il dominio della controinformazione noi comuni cittadini perderemmo sempre contro di loro, non abbiamo possibilità di spuntarla contro di loro. Questo è uno dei motivi per cui il Deep State non teme l'esistenza di siti informativi quali YouTube o Facebook: il Deep State sa che i suoi agenti sono alla testa di tutte le pagine e di tutti i canali di informazione e di discussione e sa pure che i normali cittadini non hanno la cultura e le conoscenze necessarie per sfuggire ai raggiri e alle manipolazioni dei suoi agenti. La terza ferrea regola dunque si può così formulare: è difficilissimo che un canale YouTube o una pagina Facebook dove si trattano problemi politici di grande e scottante attualità non siano gestiti e diretti da un agente del Deep State.”
Be’ diciamo che rileggersi le tre regole cardine di quelsta sorta di Manuale delle marmotte puo’ fare piu’ che bene; rimane pero’ sempre bruciante e sconfortante la sensazione di rimanere sempre piu’ “soli e sperduti nel buio” per cui alberga nel piu’ recondito posto del cuore ed anche del cervello la segretissima speranza/possibilita’ che specialmente su qualcuno dei personaggi nominati, questi adepti alla sconfessione generalizzata in qualche modo si sbaglino. Ovvero io da parte mia continuo a riporre fiducia e aspettative in special modo proprio nei personaggi elencati in questo articolo
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