Bisogna riprendere un discorso sulle pandemie in genere; ecco limitiamoci alle piu' famose in quanto dirompenti : la peste di Atene del 480 a. c. Quella di metà trecento per molti versi la più simile all'attuale, quella di Roma nel 1528, quella dell'europa centrale e dell'italia settentrionale del 1630 e infine la Spagnola di dopo la Grande Guerra : ebbene proprio se ci disponiamo ad un'attenta riesamina di tali pestilenze vedremo che hanno tutte tratti comuni, ovvero un precedente, anzi una concomitanza di precedenti: carestia, guerra, assedi, spopolamento di campagne e inurbamento di città, condizioni igieniche al collasso, sporcizia e sudiciume - altro che pulci, ratti, pipistrelli, semmai questi erano delle concause del sudiciume e delle difficoltà sociali, dando legittimo credito alla nota affermazione di Bernard " il microbo é nulla, il terreno è tutto " e ridicolizzando la tesi dei microbi maligni del cialtrone e copione di Pasteur (che si avvalse degli studi di un ben altro studioso Bechamp, che ovviamente si rifaceva a Bernard.) Allora ci si chiederà; qual'è la causa delle grandi epidemie della storia? Lo volete davvero sapere? Ebbene ve lo dirò in un orecchio : LA PAURA. Solo la paura e il terrorismo mediatico indotto dai soliti noti e qualche volta meno noti. Perché lo devo dire sottovoce? : eh signori!!!c'è solo una cosa che fa paura a chi sparge la paura : chi non ha paura.... e su costui dagli con gli insulti, gli anatemi, l'indignazione, a suo tempo della religione, ora della cosidetta scienza. Quello che vado dicendo da mesi, e che se qualche dubbio me lo dava, che fosse la solita pappa, gonfiata per non chiari fini, ora i recenti fatti, la spasmodica viscerale incollatura di governo e loro lacchè, alle poltrone, il modo di imitare i kapo' dei volenterosi carnefici di sinistra, carnefici della Libertà, mi ha convinto del tutto. Non c'è nessun virus, anche perche' nessuno ha mai visto nella realta' del terreno un virus, quindi niente di diverso dai soliti. Di vero e anche lampante c'è solo il complotto per tutto un resettaggio mondiale della civiltà che è ordito dalla intesa tra consumismo e comunismo in una accezione di terrorismo mediatico sanitario ad alto livello informatico. Utilizzo un articolo di un Manager Luca Carta che scrive su FB che affronta i documenti che il World Economic Forum (WEF) espone .: "Il documento spiega senza mezzi termini che la recessione dovuta ai lockdown non è un fatto negativo, ma è un'occasione preziosa per togliere di mezzo finalmente alcuni mercati giudicati obsoleti e sostituirli con 20 nuovi grandi "mercati" che permetteranno una gloriosa rinascita in tutti i paesi che aderiranno a questa "rivoluzione". La parola "mercato", usata nel documento, è assolutamente riduttiva, perché in realtà si tratta di 20 nuovi sistemi economici, sociali e politici che cambieranno il nostro modo di lavorare, di produrre, di prendere decisioni politiche e, non ultimo, di usare il nostro denaro. In effetti tale "resettaggio su 20 punti" questo Schwab l'ideologo, e promotore del Great Reset lo ha detto molto chiaramente : se viene a mancare l'America sarà alquanto Zoppo, e a ben vedere tutta la colossale truffa e mistificazione delle elezioni americane del 2020 che hanno visto mobilitate tutte le forze piu' bieche e piu' oscure del neoliberismo postmodernista nonche' del sinistrismo ipocrita e buonista, era volta a scongiurare la rielezione dell'unico uomo che poteva impedire all'America di entrare a farne parte : Donald Trump. Difatti Il documento fa una disamina dei vari paesi del mondo, facendo una distinzione ben precisa del ruolo che potranno avere in questo "Reset". Quali paesi governeranno questo grande reset e quali lo subiranno I paesi piu' qualificati per governare il Grande Reset sono:
- Per il loro elevato sviluppo socio istituzionale: Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Germania e Norvegia.
- Per le loro potenzialità di generare dirompenti innovazioni tecnologiche: Giappone, ancora Germania, Stati Uniti, Sud Corea e... Francia. Seguono poi paesi con economie ricche, ma con un sistema tecnologico immaturo che richiede ulteriore innovazione: Medio Oriente (Bahrain, Saudi Arabia, United Arab Emirates), Est Asiatico (Indonesia, Malaysia) Isole (Barbados, Cipro, Malta, Mauritius, Seychelles) Africa (Kenya e Namibia). Per ultimi vengono citati paesi con economie avanzate (anche se obsolete) che richiedono un reset sociale e istituzionale (indovina un pò chi fa parte di questo gruppo? - Repubblica Ceca, Israele, Italia, Giappone, Spagna, Polonia e Ungheria. Questi paesi hanno due alternative: - restare indietro e subire tutte le conseguenze della recessione causata dai vari lockdown, oppure...
- modificare profondamente la propria società e le proprie istituzioni per renderle adatte a sviluppare i 20 nuovi settori instaurati dal Grande Reset. Lo ammetto questa spiegazione di Luca Carta, mi ha reso le cose molto più comprensibli : Da tutto questo discorso possiamo spiegarci alcune cose del lockdown italiano che ci erano sempre apparse strane. Ad esempio: 1. Perché il governo non sembra preoccupato di "darsi la zappa sui piedi" portando alla morte alcune attività che in fondo gli pagano le tasse? Risposta: Alcune attività produttive giudicate "sacrificabili" dal Grande Reset possono essere colpite dal lockdwon senza rimorsi. La tua impresa è fra quelle considerate "sacrificabili"? Lo scoprirai quando il secondo lockdown non si farà scrupolo di varare misure che la affosseranno del tutto.
2. Perché il governo mette in lockdown le prestazioni sanitarie ordinarie pur sapendo di allungare cosi' le liste di attesa a livelli tali da rendere poi quasi impossibile smaltirle nei prossimi anni? Risposta: Il Grande Reset prevede un rapporto diverso tra istituzioni e i nuovi settori.Tra questi "nuovi settori" ci sono anche nuove forme di assistenza medica e di servizi e prodotti sanitari che verranno diffusi in modo molto diverso da oggi. In futuro, le istituzioni pubbliche non saranno piu' un ostacolo alla diffusione di tali servizi, che diventeranno in gran parte a pagamento. Al contrario, ci sarà una perfetta sinergia tra la politica e le esigenze di marketing di "Big Pharma" e degli altri settori della scienza medica. Ma per arrivare a questo, bisogna prima neutralizzare e rendere inutilizzabili i servizi sanitari tradizionali. 3. Perché il governo sembra in alcuni casi andare controcorrente rispetto alle direttive del Grande Reset, ad esempio promuovendo ancora la scuola in presenza come un "valore" quando la didattica digitale è al contrario tra le priorità del Grande ? Risposta: l'Italia, quella di questo Governo sta già cercando di attuare i drastici cambiamenti richiesti dal Grande Reset, che potrebbero essere proprio quelli che dico io : le lobbies farmaceutiche sanitarie, unite ad un diffuso controllo mediatico/sanitario di tipo terroristico, che utilizza l'impianto comunista come il più appropriato ai suoi scopi e si serve di una classe politica totalmente squalificata pronta a farsi "volenterosi carnefici di libertà, e che restano individuati dalla ipocrita buonista mntallitaà di sinistra. Ci sono alcuni campi un po' complicati in cui il cambiamento sarebbe uno shock per la popolazione o andrebbe contro gli interessi dei gruppi di potere che lo sostengono. Per tale ragione, il governo cercherà sempre di capire in quali settori potrà "scappottarsela", ritardando un po' il cambiamento e facendo il "finto tonto". D'altra parte, i fautori del Grande Reset sanno bene che non tutti i paesi "fanalini di coda" dell'elenco precedente (fra cui l'Italia) riusciranno a realizzare del tutto o in parte l'ideale cambiamento da loro propugnato. Come avviene già da anni fra i paesi membri dell'UE, anche il Grande Reset tollererà la presenza di "pecore nere" da sovvenzionare con soldi pubblici mentre vanno alla deriva della storia (e l'Italia è un buon candidato per questo ruolo). Purché questi paesi non combattano i cambiamenti in atto e rinuncino ad essere protagonisti sulla ribalta internazionale, limitandosi a fare da utili comparse in vari scenari. In sostanza, quindi, possiamo dire che in questo secondo lockdown l'Italia puo' procedere con maggior sicurezza nel limitare i diritti costituzionali delle persone e nell'instaurare fenomeni recessivi che potranno distruggere alcuni settori, sia privati che pubblici. In questo movimento globale coordinato, si mescolano come sempre interessi generali (gli ideali del Grande Reset) e interessi locali (le esigenze di consenso interno e gli interessi di bottega dei vari supporter governativi). Diciamo che il World Economic Forum fornisce la cornice ideale, gli strumenti scientifici e tecnologici, le direttive generali che permettono a ogni lockdown di avere un senso storico e quindi una giustificazione politica e morale. I paesi non sono tutti uguali e quindi non faranno tutti lo stesso balzo in avanti economico e sociale auspicato dal Grande Reset. Per alcuni di questi, la recessione non sarà un "evento salvifico", una seconda nascita di stampo quasi religioso, sarà recessione e basta...In conclusione, certamente il processo di "reset" è iniziato anche in Italia, ma fino a quale profondità e in quali settori si spingerà in questo angolo di mondo è ancora presto per dirlo. Al momento, di certo possiamo dire che la sanità, il denaro digitale e poco altro sono già in profonda trasformazione. Ma ci sono li' fuori altri 18 settori strategici che l'Italia non ha nemmeno iniziato a sfiorare col pensiero, figuriamoci iniziare una profonda riforma all'interno di essi. e diciamoci la verità forse, anzi di sicuro io sono troppo vecchio per accettare toutt court queste profonde modificazioni davvero alla Grande Fratello che qui sono prospettate. Riporto l'articolo, mi colpisce per la lucidità dell'analisi, ma ovviamente non posso essere d'accordo e mi batterò fino allo spasimo, mi batterò fino alla morte che rappresenta una fin troppo desiderabile evenienza pur di non finire come nel libro di Orwell È davvero surreale il mondo in cui ci stanno portando, l'intento supremo é quello di abrogare del tutto qualsiasi anelito di rapporto e scambio sociale, difatti lo si vede dai settori e attività presi di mira: tutti luoghi di aggregazione e di socialità. Come fino a poco tempo fa l'unico valore accettato dal capitalismo a carattere consumista era quello di scambio, ora in questa ultima fase dove il consumismo ha trovato un insperato alleato delle sue più perverse intenzioni il comunismo (nell’accezione della Cina certamente per via del tipo di capillare controllo messo in atto da tale regime) e un esecutore delle sue mire di deprivazione della libertà individuale e dell’abrogazione di ogni vita sociale, la odiosa mentalità invidiosa e ipocritamente buonista di sinistra l'unico interlocutore accettato non è l'uomo, ma la macchina Si porta così a conclusione il processo iniziatosi con la Rivoluzione Industriale di espropriazione di riferimento di essere al mondo dall'uomo alla macchina, che viene quindi assimilato ad un complesso di ingranaggi con insita la possibilità di usura e sostituzione di pezzi, assemblaggio e composizione. In questa fase l'uomo non solo é diventato come una macchina, ma le sue possibilità di rapporto e comunicazione vengono ammesse solo nella modalità di scambio non più con altri esseri umani, sia pure automatizzati, ma con meccanismi informatizzati. Nel vocabolarioTreccani si dice alla voce Negazionismo: " Termine con cui viene indicata polemicamente una forma estrema di revisionismo storico (v. revisionismo), la quale, mossa da intenti di carattere ideologico o politico, non si limita a reinterpretare determinati fenomeni della storia moderna ma, spec. con riferimento ad alcuni avvenimenti connessi al fascismo e al nazismo (per es., l’istituzione dei campi di sterminio nella Germania nazista), si spinge fino a negarne l’esistenza o la storicità. .Sarà la Treccani, ma trovo la interpretazione molto riduttiva e faziosissima, direi quasi commissionata a bella posta. assurdo poi attribuire tale termine solo al fascismo e al nazismo , ma come mostro più avanti io cerco di applicarla ad ogni periodo storico Io mi sento negazionista questo è ovvio, ma in un senso più critico, più da studioso minuzioso, come legittimo dubbio su interpretazioni un pò troppo stereotipate della storia tipo chessò la spedizione dei Mille che da sola avrebbe liberato l'Italia meridionale e senza l'aiuto dell'Inghilterra, il ruolo della Contessa di Castiglione e la meschina spregiudicatezza di un Cavour, l'odio feroce tra Garibaldi e Cavour che portò quest'ultimo ad un colpo apoplettico durante una burrascosa seduta della Camera sulla questione dell'Esercito Meridionale, in cui Garibaldi apostrofò il presidente del consiglio dell'epiteto di lenone (pensiamoci bene: mica tanto a torto!) ed ancor prima: che il Generale Bonaparte sia stato quel fulmine di guerra durante la campagna d'Italia del 1796/97 e non solo un solerte esecutore delle disposizioni del Direttorio , molto aiutato dalla fortuna e anche dopo, come ad esempio a Marengo, e venendo a tempi più recenti: che Kennedy sia stato ucciso a Dallas dal solo Oswald, che Moro sia stato ucciso dalle BR e non da qualcuno molto, ma molto più potente e si!!!!! arriviamo all'oggi : che ci sia in atto una pandemia di un micidiale virus (quando anzitutto bisognerebbe appurare cosa sia veramente un virus e guardare un pò più a Bernard (il microbo è nulla, il terreno è tutto) , a Bechamp e non a Pasteur che di quest'ultimo ha saccheggiato le sue scoperte, quindi a Rife e infine ovviamente ad Hamer che ha rivisitato la maggior parte delle cosiddette scoperte della medicina allopatica altamente iatrogena, come proprio i recenti fatti hanno dimostrato . Insomma per me negazionista significa essere un tantino anticonformista nei giudizi storici ed anche scientifici: anticonformisti, ma anche informati, aperti alle più svariate possibilità e senza mai dare nulla di scontato. Se dobbiamo dar retta al signor "non-so-tutto-ma-ci-provo!" ,responsabile di tutta questa situazione non è il virus impazzito, complotti di poteri forti, fuga di bacilli da laboratori...., no! niente di tutto questo, più o meno alla Spectre, senza che spunti fuori il James Bond di turno, anzi quello originale, lui il grande Sean Connery, ma la cosa più semplice, più banale e anche più antica di tutte : LA PAURA. si-vabbè, lui ha parlato di sintomo che coi grandi numeri transiterebbe nel simbolo, un io penso che deve cedere il passo ad un es, che non parla, non spiega, non giustifica, ma semmai ripete con tutte le sue modalità sempre una certa cosa, ripete per il semplice motivo che non è mai capita. La paura e' la più efficace delle emozioni, a volte può tornare utile nell'economia e tornaconto dell'esserci, ma se estrapolata dall'accadimento contingente e trasferita con appunto il sintomo, nell'organico , allora diventa davvero pericolosa e nefanda; peggio ancora, se con l'applicarsi ad una moltitudine, allora dal sintomo passa al simbolo, dove il referente non è più un singolo corpo, ma quello di tutti, o quasi tutti. Ecco che abbiamo il quadro della epidemia o addirittura pandemia, che è riscontrabile oggi con inquietantissime similitudini a tutte le precedenti occasioni di diffusione: la spagnola del 1919, la peste di Milano del 1630 di cui abbiamo un eccezionale resoconto nelle pagine dei Promessi Sposi, quella di Roma dopo il Sacco del 1528 e quella davvero globale, tanto da essere definita la pandemia per eccellenza, la peste nera del 1348. Ma viene da chiedersi : la paura di che? Del male in sè, è ovvio, del contagio, con tutto il diffondersi di quegli episodi di isteria collettiva, che sempre Manzoni ha condensato nel saggio aggiunto a I Promessi Sposi "Storia della colonna infame" ma viene ulteriormente da domandarsi "questa paura però è paura di paura, ma qual'è la sua origine, da dove viene ? dai topi, dalle mosche, dagli scarafaggi o da altri animali, serpenti, pipistrelli, vampiri, insomma sempre animali che nell'immaginario collettivo hanno sempre una valenza fortemente ripulsiva, oppure da untori che agiscono all'ombra di chissà quale complotto (l'untore della Colonna Infame si è evoluto oggi in un tecnico di laboratorio che per dolo o per sbaglio si è lasciato sfuggire un non meglio precisato batterio, virus che sia, in grado di diffondersi a macchia d'olio e seminare morte , distruzione e....panico : ecco ci siamo ritornati alla paura ....ma se invece di essere un effetto fosse proprio lei la causa ? come i sintomi più pericolosi sono quelli indotti dalle loro stesse manifestazioni, innescando nel corpo una sorta di corto circuito, (sempre il solito discorso perchè non sono capiti) così a livello di simbolo che si ripete, più grande e impressionabile è una moltitudine più quel certo effetto sarà moltiplicato e ingigantito. Eh si! bisogna ammettere che il "signor-non-so-tutto-ma-ci-provo" sarà un pò complicato, astruso e anche un titinin criptico, però va preso nella debita considerazione : LA PAURA ALLA BASE DI UNA PANDEMIA! diciamocela tutta: è piuttosto plausibile. D'altronde anche la sua cura, preventiva o correttiva che sia è piuttosto opinabile: venuta da dove non si sa? originata da chi? anche in merito al suo superamento, alla auspicata guarigione, nessuno può stabilirne con precisione a chi o a cosa sia dovuta. e se fosse proprio ...nevvero signor non-so-tutto-ma-ci-provo???? all'allentamento della paura, fino alla sua totale dismissione ! (non ce se ne ricorda più!) Dimenticarsi di aver paura, bello no? c'è una cosa però da rimarcare: tale dimenticanza è sempre avversata e scongiurata dalle classi al potere e dai loro lacchè i cosidetti media ed anche apposite classi sacerdotali, che fanno di tutto perchè mai e poi mai l'uomo superi del tutto la paura, non c'è niente come la paura che tenga imbrigliate le genti , le renda docili e ossequiose ed anche all'occorrenza astiosi e ostili verso chi non rientra in tale ordine , perchè ricordiamolo sempre: niente fa paura come chi non ha paura. Non a caso una persona che alla cosidetta scienza riduzionista in particolare nella sua emanazione della medicina istituzionale e iatrogena, ha fatto una paura proprio "nera" e' stato Rick Geerd Hamer lo scopritore del nesso tra mente e corpo e l'ideatore delle 5 leggi Biologiche , ovvero un tutt'altro modo di affrontare i problemi della salute e della malattia. Proprio per il suo nuovo approccio a tale problematica, che in sostanza ha debellato tutte le oscure paure correlate al morbo maligno, alle diagnosi infauste, e ha disvelato la iatrogenicita' della medicina farmacologica, Hamer e' uno che al sistema fa paura. In verita' paura e pandemia sarebbero un prodotto di un Es rozzo non mediato dalla ragione e quindi un simbolo, a integrazione e moltiplicazione della malattia individuale, così come registrata attraverso il sintomo dall'io !? Sostanzialmente la sconvolgente rivelazione del sogno di stamane sarebbe tutta qui, e francamente passate un certo numero di ore, non mi pare niente di così sconvolgente. Certo c'è la diversa modalità di rapportarsi ora con l'una ora con l'altra, anche se poi a ben vedere le cose non sono così nettamente separate, anzi rappresentano quella solita musica delle due facce di una stessa medaglia. Difatti anche il sintomo che sarà pure l'essenza stessa dell'io, ha una valenza simbolica, solo che non è quasi mai riconosciuta, rientrando subito nella catalogazione della coscienza e andando a costituire una rigida nosografia che si presta ai vari protocolli di cura, spacciati per guarigione . Il signor Mario Nardulli di cui questo "signor-non-so-tutto-però-ci-provo" si è fatto portatore, però rappresenta una notevole eccezione per non dire una vera e propria discrasia a tale assunto e questo fin dalle prime esternazioni del rapporto con la malattia : la tubercolosi dell'autunno del 1959, gli orecchioni della primavera del 1963.Per la prima vigeva il simbolo della cattiveria incarnato in un bulletto più grande soprannominato Ovatta, che lo vessava negli anni dell'infanzia, che successivamente si era andato ad ammalare di tubercolosi con grande impressione e clamore di tutto il quartiere e anche suo , il cui inconscio aveva pensato bene di anticipare la traslazione di classi di appartenenza teorizzata da Ignacio Matte' Blanco nel trascinamento del suo inconscio da un insieme infinito all'altro (ovviamente rapporto individuato una trentina d'anni dopo); per la seconda gli orecchioni, aveva fatto leva sul significato letterale del termine e non su quello diagnostico: orecchioni = grandi orecchie. e come mai ? semplice? per sentire meglio la serie di racconti e resoconti della nonna paterna sulla persona del nonno paterno e suo omonimo tra vari periodi storici per lui di grande fascinazione (Era Umbertina, Belle Epoque, Esposizioni Universali, Palermo dei Florio, poesie d D'Annunzio, Gea della Garisenda e Campagna di Libia , Grande Guerra , Rivoluzione d'ottobre, Fascismo, etc.) Più simbolico di così???? proprio eguale ad un sogno, ad un atto mancato, ad un lapsus , ovvero tutti i famosi "discorsi riusciti" analizzati da Freud di cui malattia e sopratutto pandemia che vede decuplicare gli effetti, sono espressione.
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