venerdì 31 marzo 2023

LA NASCITA DI TROPPE MENZOGNE

  

Il Sistema che controlla il presente,  si e' sempre detto:  incanalera' il futuro;   ma sopratutto,  manipola il passato,  perché ha il potere di gestire e ovviamente cambiare, a proprio tornaconto, la storia che e' arrivata fino  a noi. Proprio quello che è avvenuto all’origine storica della medicina. Una storia volutamente occultata e manipolata, che nessuno conosce, tanto meno i medici. Per avere un quadro generale della situazione presente è necessario conoscere il passato e precisamente quello che è accaduto nel XIX secolo. Nel 1847 nasce infatti a Philadelphia presso l’Accademia di Scienze Naturali l’AMA, l’Associazione dei medici americani. Nel 1848 l’associazione inizia subito a criticare e attaccare tutto quello che non riconosce come «scientifico», stabilendo criteri per analizzare i ciarlatani e i rimedi miracolosi. Dopo pochi anni, nel 1906 l’AMA pubblica il «Medical Education Directory» di tutte le scuole mediche degli USA stabilendo i requisiti di ammissione. Passaggio questo epocale visto che da sempre tutti potevano professare e praticare l’arte terapeutica. Il periodo storico è molto interessante perché l’industria chimico-farmaceutica, chiamata oggi Big Pharma, è nata come conseguenza della «Teoria dei germi» del chimico Louis Pasteur e della cosiddetta «vaccinologia».Secondo la teoria dei germi, tutte le malattie sono causate da agenti (microbi) esterni che entrano nel corpo e lo avvelenano. La vaccinologia parte dalla stessa concezione: le epidemie e le malattie infettive sono causate da batteri e/o virus e si possono prevenire e sconfiggere immunizzando le persone con farmaci chiamati vaccini che stimolano la risposta immunitaria. Tutto il costrutto teorico e concettuale della teoria dei germi e quello dei vaccini sono imperniati sull’antagonismo dell’organismo nei confronti dei microbi patogeni e/o infettivi. Non è mai colpa dell’organismo, dell’ospite, ma solo dei microbi che devono essere cancellati dalla faccia della terra. Quindi da Pasteur in poi tutta l’intellighenzia accademica mondiale ha iniziato a vedere i microbi come una minaccia serissima.
Tutto il mondo ricorda e celebra la teoria di Pasteur, ma nessuno conosce le scoperte straordinarie di Antoine Bechamp, un medico batteriologo suo contemporaneo.Bechamp si era reso conto fondamentalmente di due cose rivoluzionarie: quello che permette ai germi di proliferare non sono i germi stessi ma l’ambiente in cui essi vivono, e inoltre i batteri non compaiono spontaneamente come credeva erroneamente Pasteur. I germi per Bechamp sono pleomorfi, cioè in grado di cambiare forma e dimensione a seconda delle condizioni ambientali del terreno (pH, umidità, temperatura, ecc.), mentre secondo Pasteur esisteva solo il monomorfismo: i batteri rimangono sempre uguali a se stessi, e un germe causa una malattia. Due visioni contrastanti, come diverse erano le due personalità in gioco. Pasteur grande affabulatore, ammaliatore e trascinatore con il dono della dialettica, mentre Bechamp il classico ricercatore che pensava solo alla ricerca e alle scoperte. Un altro personaggio che entrò in gioco fu Claude Bernard. Mentre Bechamp aveva scoperto molte più cose sulla vera natura dei batteri più di quanto non fosse stato capito fino ad allora, Bernard colmò le lacune relative al perché i germi agiscono e funzionano in quel modo in diversi ambienti. Bernard si rese conto che i germi sono nocivi solo quando si trovano in un ambiente che permette loro di arrecare danno, per cui se l’ambiente viene mantenuto in una condizione ottimale le persone non dovrebbero preoccuparsi di entrare in contatto con i microbi. Oggi, e tanto più all’epoca, questa concezione della vita è eresia da bruciare al rogo. Il motivo è facilmente intuibile: all’industria chimico-farmaceutica che stava sorgendo in quel periodo andava bene solo la teoria di Pasteur, dato che il loro scopo era vendere farmaci. Se infatti la causa della malattia è un patogeno esterno, la medicina può intervenire con la chimica; se invece la causa della malattia non è il microbo ma il terreno allora i farmaci non servono a nulla…La situazione della medicina nel XXI secolo fa comprendere che la strada intrapresa all’epoca dalla medicina si basò sul vangelo canonico secondo Pasteur. Le scoperte di Bechamp divennero apocrife, come lo stesso medico, cancellato completamente dalla storia della medicina moderna. 

Altri furono i passaggi importanti che modificarono la scena. Nel 1910 venne pubblicato il Rapporto Flexner, un lavoro che avrebbe cambiato in modo radicale il corso della medicina americana e mondiale. Tale Rapporto venne finanziato da alcune tra le più potenti organizzazioni industriali e bancarie: Fondazione Rockefeller, Fondazione Carnegie, JP Morgan, assieme alla stessa AMA. Abraham Flexner valutò i vari metodi di insegnamento utilizzati in ciascuna delle 155 scuole da lui studiate, allo scopo di impostare e preordinare il sistema standardizzato della medicina che i suoi committenti (paganti) intendevano realizzare. Prima del Rapporto Flexner, quella che oggi viene chiamata «medicina alternativa» era semplicemente la medicina antica, quella della tradizione. All’epoca vi erano tantissime scuole di pensiero e ogni sorta di approccio alla medicina, ognuna con i suoi risultati e benefici. Le varie scuole di medicina (omeopatia, chiropratica, osteopatia, fitoterapia, ecc.) erano oltre 650 nei soli Stati Uniti.Il piano diabolico dei gruppi che finanziarono il Rapporto era di unificare la medicina in un unico sistema: il loro sistema, sottoposto ovviamente al loro controllo! Prima del lavoro fatto da Flexner l’industria farmaceutica era agli albori e si stava radicando, ma le cose per loro cambiarono molto rapidamente quando l’industria petrolifera (impero Rockefeller) si rese conto che grazie alla chimica organica si potevano alterare le molecole, trasformandole in ogni sorta di sostanze, anche farmaci. Un business fantasmagorico. Nacquero così i primi brevetti, i primi farmaci chimici.  Flexner e la sua squadra d’élite denominata Hopkins Circle crearono il terreno e in questo modo l’AMA assunse il controllo totale del sistema didattico, creando un monopolio ed eliminando tutta la concorrenza alla formazione medica basata sul modello petrolchimico. Il passaggio geniale è stato nell’utilizzo dei soldi e della soglia minima di finanziamento, garantendo così che le donazioni in milioni di dollari delle lobbies andassero solo alla formazione degli istituti di medicina «certificate» da loro. Questo provocò la scomparsa di moltissime scuole esistenti, perché gli studi universitari trovandosi nell’impossibilità di mandare avanti una facoltà, sospesero le loro attività. Dagli enormi forzieri di Carnegie, Rockefeller, JP Morgan uscirono centinaia di milioni di dollari per le scuole in cui si insegnava una medicina basata sull’uso di farmaci. In cambio dei finanziamenti – cioè in cambio della tangente – però alle scuole veniva richiesto di continuare ad insegnare materie esclusivamente orientate all’impiego di farmaci senza attribuire alcuna importanza alla medicina naturale. Le scuole (Yale, Princeton, Stanford, ecc.) che appoggiarono il nuovo insegnamento ricevettero milioni di dollari, mentre quelle che insegnarono qualcosa di diverso dal loro programma finirono per chiudere a causa delle pochissime iscrizioni e della mancanza di soldi. Il numero delle facoltà di medicina passò da 650 a 50 e in qualche decennio la salute mondiale cadde nelle mani dell’élite! In pochissimi anni l’industria privò la medicina di tutta la sua linfa vitale, trasformandola in un vuoto meccanismo per la generazione di profitto. Oggi la medicina è stata fagocitata da un oligopolio chimico-industriale. Infine grazie alle consulenze del famoso parente di
Freud  Edward Bernays padre della propaganda, venne realizzato un lento ma deleterio lavaggio del cervello delle masse, che in pochissimo tempo creò una società fatta di persone imbottite di farmaci. Il tutto avvallato dal nuovo esercito di medici indottrinati a spacciare solo medicinali. Esattamente quello che sta avvenendo oggi. I medici che si rifiutavano di accettare tali direttive venivano definiti ciarlatani. La pietra tombale alla libertà venne deposta dal presidente Roosevelt nel 1938 con la firma del Food and Drug and Cosmetic Act, la legge che diede origine alla FDA, l’ente sovranazionale che controlla farmaci e alimenti. La FDA ha l’aureola di ente governativo ma in realtà si tratta di una creatura propagandistica del meccanismo industriale. La cosa scandalosa è che ciascuna delle due entità, Big Pharma da una parte e FDA dall’altra, avrebbe fornito il proprio aiuto al mantenimento dell’altra. Le industrie farmaceutiche vendevano medicinali con il benestare delle scuole di medicina, dei mass media che pubblicizzavano i loro prodotti, e della FDA che ne garantiva l’autorizzazione, contribuendo a creare credibilità scientifica.Oggi è risaputo che la credibilità scientifica della FDA è stata creata ad arte per dare l’illusione ai sudditi di un ente che controlla e supervisiona la salute pubblica. La realtà è che tale ente controllore, che riceve finanziamenti miliardari dai controllati, serve solo ad autorizzare i veleni dell’industria…Questo è il brodo culturale e il terreno su cui è nata e cresciuta la struttura base della medicina moderna.Nonostante siano passati oltre cento anni da quando il Rapporto Flexner fece piazza pulita della medicina tradizionale, della concorrenza, instaurando un vero e proprio cartello o monopolio della salute, l’attuale situazione è drammaticamente più inquietante di allora. Se prima i tentacoli sempre più lunghi delle lobbies della farmaceutica avvolgevano le scuole, le università, oggi si sono insinuati perfino all’interno delle istituzioni e dei governi. 
Gli esempi sono nel cuore di ognuno, basta osservare per esempio il decreto Lorenzin convertito nella legge nr. 119/2017. e quello che e' successo con la gonfiatissima e farsesca pandemia di
il clamoroso falso delle bare di Lampedusa del 2013 spacciate
 per bare di morti di covid a Bergamo nel 2020
un virus inesistente che ha consentito di spacciare per una terrificante pestilenza, la piu' banale delle affezioni : una influenza. Abbiamo visto tutti le manipolazioni, i clamorosi falsi, gli inganni, i raggiri  coi quali  le lobbies farmaceutiche e sanitario con il criminale supporto della politica e della informazione di massa  hanno condizionato la nostra esistenza  e vieppiu'  s
e in passato i medici che usavano i prodotti naturali al posto della chimica imposta dalle lobbies venivano tacciati di «ciarlataneria», oggi se solo mettono in discussione la pratica vaccinale vengono radiati. Ecco la differenza. Mai come oggi la medicina ufficiale è schiava e serva di quelle forze che l’hanno creata

giovedì 30 marzo 2023

SIMBOLI E INTEGRALI SUI CAMMINI

Mettiamoci a seguire i percorsi suggeriti da Feynman nel suo "integrale sui cammini" e  una volta  percorreremo  il tragitto fino alla galassia di Andromaca, mentre nell'altra  non  supereremo il tavolino del secretaire dove sta il computer; così faremo sia passi avanti, sia indietro, magari  fino alla Mitica età dell’oro, per la quale  potremmo  agevolmente servirci di una ipotesi di teoria quale quella di Julian Jaynes della mente bicamerale, detta anche “la mente degli dei” come precedente assai lungo e indistinto (probabilmente svariate decine di migliaia di anni),  della coscienza umana ascrivibile al linguaggio, e quindi identificata  tout court con la storia conosciuta (con una certa larghezza facciamo gli ultimi tremila anni ) Detta così sembra un’affermazione un  po’ pretestuosa, per cui mi rendo conto che prima dovrei fare un lungo inciso giustappunto sui punti salienti di tale teoria, ed è quanto conto di fare su questo sequel di articoli su tutti i miei  blog che si dipartono dal confronto e particolare ri-assunzione del saggio di Evola “Rivolta contro il mondo moderno”  e quello similare di Guenon "la crisi del mondo moderno" Tra gli oramai parecchi riconosciuti vantaggi secondari (che poi tanto secondari non sono) di questa attuale contingenza distopica, che tra virus e pandemia inventati, terrorismo mediatico, creduloneria e pecoronismo delle masse, disgustosi interessi particolaristici di lobbies farmaceutiche e ipertecnologiche, sembra aver sospeso del tutto il normale raziocinio umano e affossato l’intelligenza ed anche le altre più nobili peculiarità umane tipo la dignità, la cultura, la fratellanza, la ricerca della verità, ed infine la stessa la libertà,  vi sono tutta una serie  giustappunto di ri-assunzioni che riguardano aspetti di questa nuova modalità di esistenza, sui quali occorre far leva se si vuole controbattere a questa terribile offensiva del…. “male” - lo ammetto un tempo non avrei neppure per ischerzo usato un termine  simile, per non passare da invasato complottista, quasi un affiliato  del Dottor No della Spectre dei romanzi di Jan Fleming con  protagonista e irriducibile nemico  il mitico James Bond agente 007, ma oggi, oggi l’ho detto:  siamo tutti stati costretti ad una profonda revisione del nostro “sapere” ed anche del nostro operare, che ci ha anche costretti a prendere atto che il mondo così come l’abbiamo conosciuto e come oggi ci si è drammaticamente rivelato, non è affatto quel mondo tutto sommato “giusto e razionale” che uno dei peggiori filosofi della storia ci aveva lasciato intendere; lo si sarà capito , intendo quel falsissimo e risibile “ciò che reale è razionale e cio’ che è razionale è reale” di Hegel, che, per così dire, ha fatto da battistrada a tutte le menzogne di questi ultimi duecentocinquanta anni. Non è assolutamente vero che il merito, la giustizia, l’onore, la lealtà e anche l’intelligenza, il raziocinio sono stati protagonisti della storia del mondo, anzi è vero il netto contrario: incompetenza, cialtroneria, menzogne, falsi a ripetizione, corruttela e collusione sono stati loro gli assoluti protagonisti della storia e non è un caso che sempre quel sedicente filosofo, Hegel si compiaceva di aver ravvisato l’incarnazione dello spirito della storia in Napoleone Bonaparte uno dei più marchiani rappresentanti di tale cialtroneria, incompetenza

l'incontro Hegel Napoleone dopo Jena
e falsità nonché
  totalmente asservito ai dettami di un copione di parte, fatto di vergognosi compromessi e sempre, specie ai primordi dell’apparire sulla scena del mondo di tale individuo, costantemente monitorizzato e pilotato, previ controlli e indicazioni dell’apparato politico che lo proteggeva (Il Direttorio post Terrore   diretto da Barras - l ’uomo che aveva  appunto eliminato Robespierre) ed anche provvidenziali aiuti dei sottoposti, ma molto più esperti Generali che gli avevano in gergo “parato il culo” nei suoi disastrosi interventi militari a Cairo Montenotte, a Ceva,  sul Mincio, persino al Ponte di Lodi e ad Arcole (vedi in tal senso i miei numerosi articoli sul blog capotesta di questo set di articoli Lenardullier.blogspot.com.  sulla campagna d’Italia del 1796/97 titolati “Recitare una parte” ) La rilettura di tali testi  testi molto ostracizzati dalla cultura ufficiale e quel continuo integrare ulteriori conoscenze recuperati appunto con quell’integrale sui cammini di Feynman, ha sfrondato anche il riferimento temporale dei 250 anni a questa parte, identificandolo grosso modo con la Rivoluzione Industriale e quindi con l’avvento della “macchina” sostituibile, assemblabile, ripetibile,  quale nuova essenza dell’essere al mondo. Difatti con l’adottare un diverso e  inusitato punto di vista,  molte delle credenze sulla storia dell’umanità vanno valutate in tutt’altro modo: un esempio proprio classico e’ sulla nascita dell’ordine classico, ovvero Umanesimo e Rinascimento, che non sono stati affatto quello squarciare le tenebre dell’ignoranza e della superstizione con cui la storia ufficiale ha bollato il Medioevo, anzi semmai è vero il netto contrario. Sostituire la coralità delle esperienze quale appunto perseguiva la concezione medioevale con un codice arbitrariamente desunto da una serie di parziali ritrovamenti di un passato non verificato e adattarlo ad un fare costruttivo generalizzato, significa difatti operare una “reductio” laddove sono persi tutti i grandi riferimenti simbolici per adottarne di nuovi non poggianti su alcuna tradizione, ma solo su un giudizio individuale di ipervalutazione egoica e poggiante come unica verifica di uno strumento tecnico anticipatore come la prospettiva. Un qualcosa di simile ravvisiamo nel concetto platonico ovvero “quell’uno che sta per molti”  che inaugura il principio dualistico di giudizio sul valore, leit motive della cultura occidentale : non il simbolo proprio delle antiche comunità ove una cosa era quello , ma anche altro:  l’albero ad esempio era si’ la pianta, ma anche la forza, la resistenza, la temporalità, e così una roccia, un fiume od anche lo stesso individuo;  oggetti, cose che si fanno altro,  assumono a loro sostegno sempre il fare metaforico del simbolo per ri-mettere insieme una composita esperienza: dal greco antico appunto “sum-ballein = ri-unire, ri-mettere insieme”, ma il dividere tra una cosa che ha valore  da una che non ne ha , giustappunto quel mondo delle idee su cui riposa il concetto platonico sempre dal greco antico “dia-ballein= dividere, separare:  crolla il mondo “simbolico” della coralità delle percezioni e delle esperienze, si inaugura quello “diabolico” del giudizio e della differenza nei valori e che porteranno, molto prima della Rivoluzione Industriale, ma ecco a cavallo del trecento, con la piena entrata dell’età del ferro, l’età dei mercanti e la fine dei regurgiti dell’età degli eroi, al metallo che non è più tale, ma solo una mescolanza , una lega : il ferro,  dove nessuno dei valori di un tempo possono essere scambiati e dove rimane  un solo valore : quello di scambio, ovvero di merci e di danaro. I mercanti si vanno appropinquando all’ultima era,  quella dei Servi, come
giustamente rileva Evola e il mondo che sorge dall’avvento della macchina lo rappresenta in toto. Anche Guenon aveva scritto un’opera sulla crisi del mondo moderno di cui Evola ne aveva redatto l’introduzione: un’opera che a somiglianza di quella di Evola, che perseguiva il medesimo intento. ovvero dimostrare che l’Umanesimo
  non aveva rappresentato affatto quella uscita  dalla ignoranza e dalla barbarie del medioevo, ma semmai il netto contrario, ovvero una netta involuzione di cui la teoria delle quattro età del mondo ne era significazione. Più di Evola Guenon faceva riferimento alla cultura indiana e all’ultima delle grandi età, quella del Kali Yuga corrispondente alla Età del ferro o dei servi. Guenon e Evola, e un po’ tutta la cultura di destra, esoterica ed elitaria  vanno a braccetto nell’individuare nella storia dell’umanità una costante tendenza involutiva, fatta di continue perdite di centro e di riferimento, proprio il contrario della cosidetta cultura moderna  che invece ha posto Umanesimo e Rinascimento alla base  di ogni concezione di progresso e civiltà. Logico e naturale, pertanto che tali autori e tutta la cultura di destra elitaria, aristocratica nel senso pieno del termine ovvero  “potere dei migliori”, quindi non populista, non democratica, ma neppure falsamente individualista, peculiarità questa che l’Umanesimo porrà come costitutiva del suo affermarsi, sia stata sistematicamente ostracizzata: abbiamo guadagnato una individualità che però non è quella dell’antica Ellade che perseguiva il filosofo Eraclito alla continua ricerca del suo Logos, o anche Protagora nel suo indicare l’uomo come misura di tutte le cose, ma è una individualità fittizia fondata su di un io egoico, incentrata in tutta una serie di sintomi che vanno dal manifestare sempre una dipendenza da fattori esterni, merceologici, spesso e volentieri ripugnanti, quale l’affermazione sociale e soprattutto il denaro, creando e moltiplicando bisogni che hanno la caratteristica di non poter mai essere soddisfatti. Per Guenon è la “crisi”del mondo moderno, Evola sottende una “rivolta” che come dice Risè nel suo saggio introduttivo  alla sua grande opera “non finirà così!....l’uomo dopo l’esperienza disseccante della modernità…” e vi aggiungo io …“ durante  il trauma della distopia estrema, come trasposto di sana pianta  dalle maggiori (e anche minori) letture di fantascienza e fanta politica (Orwell, Huxley, Breadbury, Matheson, Dick, etc)  e vissuto sulla propria pelle dai primi mesi del 2020 “vuole tornare ad appartenersi, a darsi forma, a riconoscersi in una trascendenza….Si profila dopo questa ultima offensiva apparentemente trionfante  della modernità, della iper tecnologia, delmercantilismo oramai dilagante e quindi del consumismo
 e di un relativismo di societa’ ad apertura totale come teorizzato dal sedicente filosofo Karl Popper
  e pragmatizzato dal suo allievo più sponsorizzato dalle lobbies multifinanziarie, George Soros , più vari compagnucci (Bill Gates, Schwab, Fauci e varie magnati di famiglie che hanno fatto del lucro e del mercimonio il loro modus vivendi), questa famosa “RIVOLTA” contro il mondo moderno, questa re-azione alla massificazione nella modalità servile dell’età del ferro. Un qualcosa che la teoria delle età del mondo ancora non contempla, ma che sta a noi uomini davvero moderni nel ritorno all’antico, inverare,  con il rivolgersi alla tradizione delle proprie culture , la tensione a   risalire ai ceppi originari  delle diverse civiltà, e quindi abolire la plurisecolare esperienza  subumana della società dei consumi e dei bottega. E’ il “Nouvel Enchantement” di cui parla  Gilbert Durand che dovrà sostituirsi a quel disincanto descritto da Max Weber  che ha prodotto 

il mondo moderno, col suo  richiamo grossolano al “sarò”, “avro’ “ della modalità temporale di un semplice futuro che non riposa su niente,  e adottare nel suo esplicarsi la modalità composta di una diversa coniugabilità verbale : il “sarò stato “ del futuro anteriore.

domenica 19 marzo 2023

LIBRI E DISVELAMENTO

 

Ecco un libro che si è rivelato una sorta di disvelamento continuo e di squarciamento delle tenebre di ignoranza, e a mo' del lacaniano "leggere e rileggere Freud".... E' stato scritto e me ne ha omaggiato una copia il mio carissimo amico Claudio Trupiano, grande esperto della teoria di Rick Geerd Hamer e che per primo mi ha introdotto allo studio delle famose 5 Leggi Biologiche; quindi il disvelatore di verita' per eccellenza sulle generali e in tante mille altre occasioni ; ad ogni rilettura difatti, e a questo punto posso dire che sono parecchie, senza dubbio non meno di una cinquantina, si fanno nuove scoperte, sensazionali e sconvolgenti. Già la prima volta che lo lessi 6 anni fa, ebbi da una semplice frase, il chiarimento del perché a 15 anni nel marzo 1963 ebbi quello sconvolgimento epocale che mi cambiò radicalmente la vita e che dal punto di vista della malattia come schermo di proiezione fu rappresentato dagli orecchioni. L'osservazione rriportata nel libro di Trupiano, pero' se debbo essere proprio sincero, mi pare del volume successivo "Grazie ancora dottor Hamer" che fu il mio "eureka" di Archimede, fu quella che "una febbre che supera i quaranta, può essere indotta solo dal foglietto embrionale dell'ectoderma" , e quindi problematiche in relazione all'essere in un gruppo, in una società e interagire con essa" - ebbene solo in quel marzo del '63 all'uscita dal cinema con il film di Corman tratto dai
racconti di Poe, interpretato da Vincent Price, io ho avuto una tale febbre che mi squasso' in quel sofferissimo tratto tra cinema e casa. Lo schermo del corpo in relazione alla riflessione del vissuto andava a prendere le orecchie, indipendentemente dal fattore nosologico, ma semplicemente per il suo carattere metaforico di avere orecchie più grandi, giustappunto "orecchioni" ... per farne cosa? Elementare watson! Per sentire meglio, anzi per sentire tutto, del racconto della persona scomparsa, ma che mi faceva tornare all'inconscio più blindato,
quello che non si può abreagire perché è tutto prima della coscienza, prima del linguaggio articolato, quindi tutto biologico ma anche tutto emozionale. Così iersera molto dopo mezzanotte, ho ripreso in mano il libro di Claudio e l'ho aperto a caso, come viene raccomandato ai baciapile di fare con la Bibbia. Io è notorio baciapile non sono e se apro la Bibbia ci trovo solo un cumulo di minchiate, però nel processo ci credo e se leggo uno scritto di qualcuno che vale, chesso' Freud, Nietzsche, Schopenhauer, Melville, Oscar Wilde, Thomas Man, Jung, Pauli, Evola, Calvino, Faulkner, Hamer, Matte' Blanco, Dugin, non si può mai sapere cosa potrà capitare. Eh sì proprio come Trupiano.
Quindi ieri notte questo pezzo che tratta del marcamento del territorio con l'urina : "segnare con l'urina non vuol dire conquistare un territorio, ma delimitarlo con un odore, eh sì come fanno gli animali, ma che anche nell'uomo ha una arcaica memoria inconscia. Il conflitto conseguente ed anche qui siamo nella socialità dell'ectoderma, sarà dunque quello di non riuscire a controllare i propri confini territoriali. Tipico di chi, come una persona di mia conoscenza, è un bel po' di tempo, specie negli ultimi tre anni, è stato costretto a cambiare spesso territorio, dove una farsa pandemica di proporzioni universali ha reso molto insicuri quelli abituali, imponendo assurde restrizioni, controlli, infami lasciapassare e imponendo l'obbligo di sottoporsi ad inutile anzi iatrogena vaccinazione, ovvero quella immonda pratica simbolo stesso di connivenza nel mercimonio tra cialtronesca pratica medica (Pasteur) e spudorato interesse economico (Rockefeller/Flexner). Questa persona intelligente, colta, molto aperta ad accogliere sollecitazione culturali appropriate (certo non provenienti dal mondo del liberalismo o della ipocrita sinistra) si andava arrovellando sull'unico sapere medico degno di credito ovvero la teoria di Rick Geerd Hamer, per spiegare la sua compulsione a urinare molto correlata appunto a tali cambiamenti di territorio, ed in particolare sul famoso "conflitto del profugo" rilevandovi però una differenza sostanziale, ovvero il meno urina tipico di tale conflitto, rispetto al "di più" dei continui cambiamenti. Il raccordo con persone più addette ai lavori nello specifico hameriano, oltre allo stesso Trupiano, anche
Davide Cerutti , Mauro Sartorio , Mark U. Pfister, Simona Cella non portava a esplicazioni convincenti (per mia propria ignoranza è bene precisarlo) ma iersera 28 marzo 2023 ecco ad un certo punto le poche frasi che hanno risvegliato da questo mini sonno dogmatico alla Hume "durante la prima fase del programma ectodermica, per una DHS un po' continuata di mancanza di delimitazione di confini, si verifica una riduzione dell' epitelio pavimentoso che riveste gli organi dell'apparato urinario e questo provoca la necessità biologica di fare defluire più urina necessaria appunto a marcare il territorio e quindi a controllare meglio i nuovi confini che si presentano. Fantastico quindi accostarsi al vero sapere, quello che ti può cambiare all'improvviso, così come il super famoso sbattito di ciglia. Trupiano e' stato per me molto meglio dello stesso Hamer i cui testi troppo da addetti ai lavori ed in uno specifico che non ho mai digerito e recentemente in occasione della farsa pandemica che ha ancora i suoi strascichi ( qualche ipercovidiota che indossa ancora la servile museruola ancora lo si vede in giro ). ha addirittura detestato, risultano troppo ostici. Comunque in merito al presente articolo e di cui ho fatto un video su tik tok al nome Lenardullier, c'è da dire che l'eccezionale scoperta di dopo mezzanotte ha avuto un sequel, anzi un vero e proprio bis, però non riguardante me. E' anzitutto importantissimo sottolineare come un similare problema col vissuto non produce il medesimo sintomo. Ecco che all'entusiastico riscontro di iernotte si aggiunge quello della persona più vicina e più coinvolta in questo continuo cavalcare la tigre del cambiamento di territori. Niente marcamento di territorio in questo riscontro, d'altronde ci troviamo in presenza di un vissuto non piu' al maschile, ma al femminile e quindi come osserva Hamer molto differente, che presenta anche lei un sintomo rispetto ad un qualsivoglia disagio esistenziale, sintomo si, ma più effimero, meno fastidioso, ma antipatico a vedersi, insomma un qualcosa che investe soprattutto il sentito di una persona femminile : le borse sotto agli occhi, specie al risveglio.
Ebbene ho detto un milione di
volte che il corpo altro non è che uno schermo dove si riflettono tutte le vicissitudini dell'esistenza, ma il riflesso è sempre parecchio distorto o meglio più che distorto reinterpretato metaforicamente, così come fa l'inconscio utilizzando una sorta di simmetria tra immagine che non è detto che sia sempre reale, anzi il più delle volte è immaginaria, come i numeri negativi messi sotto proiezione. Le borse sotto gli occhi sono dunque l'effetto rappresentato sul geometrale corporeo delle borse che la persona vorrebbe prendere e andare, quando la situazione recalcitra a divenire abituale

venerdì 17 marzo 2023

CALABI-YAU (CODICE STRINGATO)

 

La versione originaria e originale della teoria delle stringhe e' stata sviluppata nel 1968  da Gabriele Veneziano un fisico italiano e all'epoca  giovanissimo (CL.1942) che si era laureato a Firenze nel 1965  e dopo aver collaborato a vari studi quantistici  nello Stato di Israele,  era stato chiamato alla Università di Ginevra  dove aveva pubblicato le sue ricerche che hanno dato avvio alla teoria delle stringhe.  L’associazione basilare  che aveva dato  inizio alla teoria  è quella  della musica  e gli strumenti a corda, difatti quando si tende una corda di un pianoforte fra due piroli e la si fa vibrare, si raggiunge una certa frequenza La frequenza è il numero di vibrazioni al secondo. Una corda di pianoforte ha pure armonici di vibrazione : tonalita' piu' alte che si mescolano con 
la sua frequenza fondamentale, sì da produrre il particolare suono che associamo allo strumento…
Possiamo mettere a confronto in maniera diretta una corda di pianoforte con le stringhe della teoria sopracitata. Per distinguere fra tipi differenti di stringhe chiameremo quelle di cui ci parla la teoria fisica stringhe relativistiche...Si conviene che le stringhe relativistiche terminino su oggetti chiamati D-brane. Se sopprimiamo gli effetti delle interazioni fra stringhe, le D-brane sono infinitamente "pesanti"...La più semplice delle D-brane è chiamata D0-brana: è una particella puntiforme...Tendiamo una stringa relativistica fra 2 piroli. Le D0-brane non sono attaccate a nulla, ma non si muovono perché sono infinitamente pesanti. Il livello di energia più basso della stringa tesa non ha vibrazioni - bé, non ne ha quasi. C'è sempre una debole vibrazione quantomeccanica.Il modo corretto per comprendere lo stato

fondamentale della stringa è pensare che essa possieda tanta poca energia vibrazionale quanta ne ammette la meccanica quantistica. La stringa relativistica ha stati eccitati in cui vibra - alla sua frequenza fondamentale oppure su uno dei suoi armonici. Proprio come la corda di un pianoforte, può vibrare simultaneamente su moltissime frequenze differenti. Tuttavia, così come in un atomo d'idrogeno l'elettrone non può muoversi in maniera arbitraria, anche una stringa relativistica non può vibrare a suo piacimento...La stringa deve "scegliere" entro una sequenza di stati vibrazionali.Questi possiedono energie differenti, ma siccome energia e massa sono legate dall'equazione E = mc², i differenti stati vibrazionali di una stringa hanno masse diverse. La massa totale di una stringa è frutto di molteplici contributi. Anzitutto c'è la sua massa a riposo la massa che essa possiede per il fatto di essere tesa 
 da una D0-brana all'altra. Inoltre, c'è l'energia vibrazionale in ciascun armonico: questa contribuisce alla massa, giacché, stando all'equazione E = mc², l'energia è massa! Infine, c'è un contributo che viene dalla quantità minima di vibrazione consentita dalla meccanica quantistica. Tale contributo causato dalle fluttuazioni quantistiche è chiamato energia di punto zero. Siffatta espressione dovrebbe ricordarci che questo contributo quantistico è ineludibile. Il contributo dell'energia di punto zero alla massa è negativo. Il che è strano, molto strano! Se ci limitiamo a considerare un unico modo vibrazionale della stringa, l'energia di punto zero è negativa. Armonici più alti accrescono i contributi positivi all'energia di punto zero. Ma quando li si somma tutti quanti in maniera opportuna, si ottiene un numero negativo. Se ciò non bastasse, c'è di peggio: tutti questi effetti - massa a riposo, energie vibrazionali ed energia di punto zero - si sommano al quadrato della massa totale. Quindi se l'energia di punto zero è dominante, il quadrato della massa è negativo. Ciò significa che la massa è immaginaria, come √-1...
Per riassumere la cosa in poche parole, una stringa relativistica nel suo stato energetico quantico più basso ha massa negativa al quadrato. Una stringa in tale stato è detta 
tachione...Nello scenario  descritto, ove una stringa è tesa fra 2 D0-brane, possiamo liberarci [dei tachioni] soltanto separando le D0-brane in misura sufficiente affinché il contributo della massa ottenuto dalla tensione della stringa sia maggiore delle fluttuazioni quantistiche. Ma anche in assenza di D0-brane, ci sono comunque stringhe. Anziché finire su qualcosa, esse si richiudono su se stesse. Non sono affatto tese. Possono ancora vibrare, ma non devono farlo obbligatoriamente. L'unica cosa di cui non possono fare a meno è fluttuare secondo quanto previsto dalla meccanica quantistica. E come prima, tali fluttuazioni quantistiche di punto zero tendono a renderle tachioniche...
 I tachioni sono sintomo d'instabilità - un'instabilità simile a quella di una matita in equilibrio sulla punta. Se qualcuno è particolarmente insistente e abile, magari riesce davvero a far sì che la matita si regga in quel modo. Ma il minimo soffio di vento la farà cadere. La teoria delle stringhe con i tachioni è quasi come una teoria del moto di un milione di matite distribuite su tutto lo spazio e tutte quante in equilibrio sulla punta...[Ma] c'è qualcosa di buono nei tachioni. Accettiamo che lo stato fondamentale di una stringa è un tachione, con massa negativa al quadrato:  < 0. L'energia vibrazionale rende m² "meno" negativa. Di fatto, se giochiamo bene le nostre carte, il più piccolo incremento di energia vibrazionale consentito dalla meccanica quantistica rende m esattamente pari a 0. Ottima cosa, dato che sappiamo che esistono in natura particelle senza massa: fotoni e gravitoni. Così, se le stringhe devono descrivere il mondo, bisogna che ci siano stringhe prive di massa - più precisamente, esisteranno stati quantici vibrazionali delle stringhe privi di massa. "Giocare bene le nostre carte" significa che abbiamo bisogno di 26 dimensioni dello spazio-tempo...Quando qualcosa vibra - poniamo, la corda di un pianoforte-, vibra in una direzione definita. La corda di un piano vibra nella direzione in cui è stata percossa. In un pianoforte orizzontale ciò significa che la corda vibra "su e giù" anziché da una parte all'altra. Le vibrazioni prendono una direzione, e ignorano tutte le altre. Per contrasto, le fluttuazioni quantistiche di punto zero vanno in ogni direzione possibile. Ogni nuova dimensione che viene introdotta dà alle fluttuazioni quantistiche un'ulteriore direzione da esplorare. Più direzioni significano più fluttuazioni di punto zero, cioè un maggiore contributo negativo a m². Non resta che chiedersi come si mantenga l'equilibrio fra le vibrazioni e le irriducibili fluttuazioni quantistiche di punto zero. A quanto risulta, la quantità minima di vibrazione si neutralizza a vicenda con il valore delle 26 dimensioni della fluttuazione quantistica, portando - come si voleva - a stati di stringa privi di massa.≫≪Abbiamo buone notizie, cattive notizie e pessime notizie. Le stringhe hanno modi vibrazionali e possono comportarsi come fotoni o come gravitoni - e questa è la buona notizia. Possono farlo soltanto in 26 dimensioni: ecco la cattiva notizia. C'è pure un modo vibrazionale di una stringa che ha massa immaginaria, il tachione. Ciò indica un'instabilità nell'intera teoria.
Negli anni '70, tuttavia, c'è l'avvento della nozione di supersimmetria e la nascita della cosiddetta Teoria delle Superstringhe  Per cercare di comprendere almeno l'essenza del concetto di supersimmetria, dobbiamo un attimo ritornare sulle particelle che costituiscono la materia. La meccanica quantistica ci permette di classificare le particelle in 2 categorie fondamentali: bosoni e fermioniLa differenza sostanziale sta nel fatto che i bosoni non sono soggetti al principio di esclusione di Pauli, mentre i fermioni lo sono! Il principio afferma infatti che 2 fermioni identici (come ad esempio gli elettroni) non possono occupare simultaneamente lo stesso stato quantico (in parole povere, la rappresentazione matematica di un sistema fisico).Un'ulteriore differenza tra bosoni e fermioni è data dal tipo di momento angolare di spin che essi possiedono. Lo spin è una particolare grandezza (o se vogliamo essere precisi, un numero quantico) che va appunto (assieme ad altre grandezze) a definire uno stato quantico. Ed è in particolare una forma di momento angolareSussiste il cosiddetto teorema spin-statistica, il quale afferma che i bosoni presentano spin intero, mentre i fermioni hanno spin seminteroPer esempio i fotoni, che sono  bosoni di gauge ovvero  sono bosoni elementari mediatori delle forze fondamentali della natura, sono descritte da  teorie di gauge in cui le forze si esercitano mediante lo scambio di particelle che potrebbero anche essere stringhe  che sono bosoni che presentano spin pari a 1, mentre gli elettroni (che sono fermioni) hanno spin uguale ad 1/2. Detto ciò, la supersimmetria (abbreviata SUSY) è quella teoria che individua una certa simmetria per cui ad ogni fermione e ad ogni bosone vanno a corrispondere rispettivamente un bosone e un fermione di egual massa, comporta che all'elettrone (fermione di spin 1/2), corrisponde il selettrone  (bosone di spin 0), al quark (fermione di spin 1/2) corrisponde lo squark (bosone di spin 0) e così via. La teoria delle superstringhe rappresenta una cura per il problema dei tachioni e abbassa il numero delle dimensioni da 26 a 10. Produce anche nuovi modi vibrazionali che fanno sì che le stringhe si comportino come elettroni.
La superstringa fluttua non solo nello spazio e nel tempo ma anche in altre modalità più astratte. Questi nuovi tipi di fluttuazioni sono in parte - ma non del tutto - diretti alla soluzione della questione dei tachioni. Rimane ancora un modo vibrazionale con massa negativa quadrata. La chiave di tutto è che se si comincia con modi vibrazionali che rappresentano
 fotoni, elettroni o altre particelle a nostra scelta, a prescindere da quali collisioni si provochino fra loro, non si potrà mai ottenere un tachione. È un po' come se l'intera teoria fosse in equilibrio sulla lama di un coltello. C'è, però, una particolare simmetria che aiuta a mantenere l'equilibrio: ed ecco che facciamo ritorno alla  supersimmetria., laddove intorno alla fine degli anni ottanta ai fisici divenne chiaro che la teoria delle stringhe, per quanto arrivi molto vicino a una descrizione unificante dell'Universo, non riesce però a raggiungere tale obiettivo in pieno.Tra l'altro, si era scoperto che esistevano ben 5 tipologie differenti di teoria delle superstringhe:
1) tipo I;
2) tipo IIA;
3) tipo IIB;
4) eterotica-O;
5) eterotica-E.

Tutte hanno in comune numerose caratteristiche fondamentali, ad esempio: necessitano di 10 dimensioni spaziali, di cui 6 compattificate in uno spazio di Calabi-Yau (spazio a 6 dimensioni che prende la denominazione dai matematici Eugenio Calabi e Shing-Tung Yau) ; i modi di vibrazione determinano le masse e le "cariche di gauge".

Ma le differenze tra le suddette teorie esistono e crearono un certo imbarazzo negli studiosi di teoria delle stringhe.
D'altronde un conto è avere un'unica teoria che potrebbe spiegare il meccanismo dell'intero Universo, un altro è averne 5 diverse, un eccesso che finisce per indebolirle tutte quante!
Più recentemente si arrivò a una svolta, come ci illustra Brian Greene nel celebre saggio L'universo elegante, di cui mi è gia' capitato di parlare in miei precedenti articoli e che costituisce sul comodino del mio letto una sorta di rilettura  quotidiana  prima di addormentarmi....(un pò a mò del famoso "leggere e rileggere Freud di Lacan) 
 "
Al congresso del 1995, Witten argomentò che, partendo con una stringa di tipo IIA e aumentando la sua costante di accoppiamento da un valore molto minore di 1 fino a un valore molto maggiore di 1, la fisica che è ancora possibile analizzare ha un'approssimazione a basse energie che è la supergravità in 11 dimensioni. Quando Witten annunciò questa scoperta, i presenti restarono stupefatti. Si trattava di uno sviluppo per quasi tutti completamente inaspettato  Sostanzialmente Edward Witten riuscì a riunire le 5 teorie di superstringa differenti in un'unica teoria madre, chiamata  M - Teoria la quale invece di supporre l'esistenza di 10 dimensioni, ne prevede11! Qual è il significato della M? Witten non specificò inizialmente cosa intendesse con quella lettera, lasciando il lettore libero di immaginare che si riferisse a "magia", "mistero", oppure (teoria) "madre" o ancora "matrice". 

mercoledì 1 marzo 2023

TUTTO IL MALE DEL MONDO

 

Il male, tutto il male del mondo, e’ del tutto coevo alla coscienza, cioe’ alla consapevolezza dell’uomo di essere in situazione  con il proprio ambiente, ovvero il contesto che lo impegna:   una analogia tra uomo e ambiente , giustappunto un analogo,  solo che invece di fare riferimento tra due significati, uno piu’ conosciuto, uno meno, come avviene normalmente nel procedimento linguistico per ampliare ed arricchire una lingua, fa riferimento a se stesso in analogia al contesto, quindi un “analogo io”  il che sostanzialmente puo’ essere detto in altri termini, come un qualcosa di origine metaforica quindi di derivazione strettamente  linguistica. Se ne deduce che senza linguaggio articolato e senza metafora di condensazione uomo-ambiente, non vi e’ malvagita’ intenzionale, ma solo meccanismi istintuali del tutto simili a quelli del mondo animale. Altro elemento di fondamentale importanza nella eziologia del male nel mondo e’ la possibilita’ di tale consapevolezza di interazione fra uomo e ambiente  che puo’ non solo essere raccontata a voce, ma puo’ essere tramandata in quanto fissata con la parola scritta: eh si! anche  la scrittura , puo’ essere ascritta come  co-archetipa del male nel mondo. Possiamo anche dire che la nascita della storia, possibile solo attraverso il meccanismo dell’analogo.io, cioe’ la coscienza, corrisponde in tutto e per tutto all’Esser-ci Heideggeriano (Desein) sul teatro del mondo  e di avere il potere di cambiare le regole del gioco  - diciamo  che i tentativi di tali cambiamenti  buoni o cattivi che siano , vengono registrati, dapprima in un linguaggio orale, che ha ancora larghi margini di variabilita’ in virtu’ del carattere volatile della parola, per poi essere fissato con la parola scritta in un qualcosa di molto piu’ definitivo (il famoso verba volant, scripta manent,  suscettibile di farsi secondo l’ancora piu’ famosa Ode di Orazio un vero e proprio monumento  “piu’ duraturo del bronzo” ovvero lo “Èxegì monumèntum àere perènnius ”. Comprensibile l’orgoglio del grande poeta che ha come la sensazione di aver raggiunta l’immortalita’ “Nòn omnìs moriàr,  mùltaque pàrs mei vìtabìt Libitìnam  ùsque ego pòstera crèscam làude recèns”, peccato pero ‘ che a parte le lodevoli ma poche manifestazioni di grandezza ascritte all’arte, in parte alla tecnica, molto a buoni sentimenti umani tipo l’amore, la lealta’, la giustizia, la liberta’  e parecchio anche a faccende di solito non contemplate dalla tradizionale narrazione storica tipo l’alimentazione, il buon cibo, il vino, la birra, il formaggio, la cioccolata,
 un piatto di bucatini alla amatriciana o una bouillabaisse, il racconto della coscienza e quindi di un po’ tutta la storia umana,  sia essenzialmente un racconto  di guerre, eccidi, massacri, violenze, brutalita’ sopraffazione tra popoli e intolleranza. Quasi tutti gli antichi storici hanno descritto questa prima manifestazione della coscienza come l’eta’ dell’argento  per porre netto il distinguo con la precedente eta’ dell’oro, di cui però non era dato di sapere alcunche’ e che difatti non era solo una eta’, ma una totalmente differente organizzazione, addirittura biologica con un differente funzionamento del cervello umano, quello che lo psichiatra Julian Jaynes ha denominato “mente bicamerale” e che non contemplando ne’ la coscienza umana ne’ tanto meno la scrittura, non aveva modo di essere raccontato, ne’ tantomeno storicizzato : gli dei erano indicati come i rappresentanti dell’eta’ dell’oro, ma questo solo a posteriori, non sapendo niente di tali dei  e solo in virtu’ di quella messa in situazione tra io e ambiente che la coscienza aveva potuto effettuare, ma solo con la scomparsa della precedente organizzazione neuronale, quindi facendo ricorso all’immaginazione e incedendo alla fantasia. Così era venuto naturale, cercando di riportare quell’ordine e quella definizione che non era possibile trovare nel precedente periodo,   scegliere un metallo,  meno nobile dell’oro, meno splendente, soggetto ad invecchiamento e annerimento come l’argento e che trovava corrispondenza in una specifica classe sociale, quella dei “guerrieri” ovvero  coloro che  si trovavano ad esercitare con l’impiego di armi e strumenti appositi proprio quella specificita’ che meglio si adattava a esercitare il dominio della nuova organizzazione mentale, la coscienza. Per millenni si sono succedute societa’ e singole persone distintisi nell’esercitare le precipue specificita’ della coscienza e cioè la violenza, la sopraffazione, la distruzione;  per millenni abbiamo avuto continue guerre, popoli in lotta tra di loro e spesso e volentieri in  lotta dentro di loro, guerre di conquista, di annessione, guerra civili, e tutto questo ben lungi dal darne un giudizio di riprovazione, ma anzi….si e’ conferito il titolo di “grande” a personaggi distintisi un tale abominio, i re Orientali della Persia, degli assiri , quindi anche per uno venuto dalla culla della ragione  e del sapere: il
re di Macedonia Alessandro che ebbe come precettore il filosofo Aristotele e che nessuno ancora oggi nomina se non con quell’epiteto di “Magno” valutando cioe’ questa supposta grandezza solo in termini di battaglie e conquiste militari, e non prendendo in minima considerazione il fatto di trovarsi al cospetto di una persona fortemente disturbata, malato, irascibile, psicopatico, dedito a droghe, morto giovanissimo per i suoi eccessi. Procedendo nella storia della coscienza  si perviene a periodi sempre piu' oscuri e vili, dove l'argento cede ad un metallo ancora meno prezioso, il bronzo e i guerrieri cedono la supremazia  ai mercanti, laddove non diminuiscono le violenze e le sopraffazioni, ma si fanno solo meno evidenti, piu' mascherate, piu' ipocrite
e l'elemento che era gia emerso nella eta' precedente, ovvero il denaro si fa prioritario.  Il "vir" del periodo di massima dell'eta' dei guerrieri cede il posto all'homo oeconomicus dell'eta' dei mercanti o come dico io, dei "bottegai", di una societa' equiparata ad un mero esercizio commerciale di compravendita su di un unico valore di scambio,  con pochi padroni ed una pletora di garzoni come 
 vili  servitori. Uno schema addirittura piu' odioso di quello dei guerrieri, aggravato dallo sviluppo della tecnologia che abilmente perseguita e promossa dai padroni delle ferriere e diffusa dai loro garzoni, sopratutto con l'avvento della Rivoluzione industriale di meta' secolo XVIII, sostituisce progressivamente la specificita' umana con quella della macchina.  

ENTUSIASMO PER GLI DEI DELL'ETA' DELL'ORO

  La Techne' fu una  pratica di rappresentazione sempre piu’ raffinata - termine che nella accezione antica aveva pero’ un significato m...