mercoledì 21 dicembre 2022

IL PARADOSSO DEL NONNO

 

Il grosso problema teorico dei viaggi nel tempo si chiama "paradosso del nonno", tema affrontato nel film Ritorno al futuro ed anche in altri racconti e film : se tornassimo indietro impedendo ai nostri genitori di incontrarci, automaticamente annulleremmo la nostra nascita e il viaggio nel tempo e di conseguenza anche l'impedimento dell'incontro. E così via. Un paradosso piuttosto complesso da risolvere. Anche per questo è stato detto che i viaggi nel tempo sarebbero plausibili nel futuro ma non nel passato. La dinamica classica dice che se conosci lo stato di un sistema in un particolare momento, questo può dirci l'intera storia del sistema tuttavia, la teoria della relatività generale di Einstein prevede l'esistenza di cicli temporali o viaggi nel tempo, dove un evento può essere sia nel passato che nel futuro di se stesso teoricamente capovolgendo lo studio della dinamica. In sostanza questa analisi dice che lo spazio-tempo può potenzialmente adattarsi per evitare paradossi: per quanto tu possa provare a creare un paradosso, gli eventi si adatteranno sempre da soli, per evitare qualsiasi incoerenza" insomma come un film di parecchi anni fa con ulteriori sequel dove la preveggenza di disastro aereo da parte del membro di una comitiva scolastica salva il gruppo dall'incidente, ma non dalla morte che in maniera piu' o meno fantasiosa si prende il dovuto, cioe' la vita di ognuno dei superstiti. Eppure la gamma di processi matematici che possiamo elaborare mostra che il viaggio nel tempo è logicamente possibile nel nostro Universo senza alcun paradosso. Ad esempio se tornassimo indietro nel tempo per fermare la diffusione di una malattia essa nel futuro non ci darebbe motivo di tornare indietro nel tempo per sconfiggerla. Pero' questo e' paradosso. Il controparadosso ci dice pero' che in questa nuova linea temporale la malattia si diffonderebbe comunque in qualche modo per "aggiustare" questa incongruenza e il viaggiatore non potrebbe farci nulla. L'unica possibilita' e' prospettare una serie di diversi cammini un po' facendo il verso al famoso "integrale sui cammini" di Richard Feynman e quindi postulare quel multiuniverso laddove ad ogni decisione corrisponderebbe una realizzazione di probabilita' che integrerebbe appunto una diversa realta' fatta anche di decisione immaginarie cioe' di proiezioni di negativi, siano essi numeri, situazioni e anche mancati o venuti a mancare. Insomma per intenderci sempre ricorrendo ai nostri esempi filmici un continuo infinitesimale "sliding doors" con la bella Gwynet Paltrow e anche piu' recentemente di una serie Netflix che proprio iersera dopo che avevo appuntato queste note, mi e' capitato quasi
sincronicamente di vedere (o magari ad inverazione dell'antico adagio che quando hai dei chiodi tutte le cose ti sembrano un martello) una serie televisiva Netflix Timeless, mi pare si chiamasse, dove i protagonisti che dispongono appunto di una macchina del tempo tornano a pochi minuti dall'incendio del dirigibile Hidenburg nel 1937 e riescono solo a dilazionare di poche ore il tempo della sua distruzione, così come nell'episodio successivo si recano il 14 aprile 1865 nel palco del teatro dove sta per essere ucciso Lincoln e..... e , ecco appunto "e...." non solo non riescono a impedirne l'assassinio, ma quei piccoli cambiamenti di dilazione temporale hanno sempre, come si accorgono quando tornano al presente, dei notevoli cambiamenti sulle vite di ciascuno di loro. Una sorta di "effetto farfalla" non spaziale, ma temporale.
Sempre tornando alla teoria anche l'ipotesi dei molti universi e' piuttosto accreditata in sede scientifica, tanto piu' stante l'avallo delle ultime ricerche di Stephen Hawking ineccepibili da un punto di vista dei calcoli matematici che appunto postula l'ipotesi dell'esistenza di diversi universi paralleli al nostro
. Come e' noto non c'è solo Hawking a ritenere piu' che possibile l'ipotesi dei multiuniversi, ne  esistono parecchie altre  con strutture differenti  tipo la struttura a bolla oppure quella piu' recente che chiama in causa la teoria delle stringhe e della supersimmetria, denominata M-theory.
Siamo insomma in una accezione più che variegata, in stretta correlazione con questa ipotesi dei multi universi che potrebbero addirittura essere infiniti, in correlazione con lo specifico di un altro campo di applicazione che tira in ballo l'inconscio e lo configura come insiemi infiniti  (Matte' Blanco : l'inconscio come insiemi infiniti) che funziona non a caso per simmetria superando le anguste regole della logica aristotelica (matte' Blanco parla appunto di "bi-logica"
 ). Se ne dedurrebbe che tutti gli altri universi come i nostri pensieri non siano altro che una ripetizione all’infinito del nostro, con le medesime regole, dove ogni universo segue uno scenario diverso, influenzato dalla gamma di possibilità che inevitabilmente abbiamo ogni qualvolta compiamo un’azione. 

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