mercoledì 26 luglio 2023

LA COLPA DI EPIMETEO

Con grande interesse vedo ripreso il Mito di Prometeo in relazione al fratello maggiore Epimeteo, che e' poi il modo giusto per intendere la profondita' del Mito, nel libro di Bernard Stiegler  "La colpa di Epimeteo " che e' il primo dei tre volumi dell'imponente suo studio "Il tempo e la tecnica" uscito in Francia trent'anni fa e che solo ora  grazie alla iniziativa della  Luiss University Press, e la ottima prefazione di Paolo Vignola che riporto in questo mio articolo su blog chiosandola leggermente, consente a noi lettori italiani  di avvicinarci ad una delle imprese filosofiche  di maggiore spessore e originalita' degli ultimi periodi. La quasi dialettica temporale  "Epimeteo - Prometeo" ci introduce difatti nel cuore di uno dei piu' famosi anche se non interamente riportato, Mito delle Origini, quello di Prometeo che ruba la scintilla del fuoco divino donandola agli uomini, ma solo in quanto preceduto da un tentativo fallito del fratello maggiore Epimeteo  che incaricato da Zeus di dare ordine a tutte le cose da lui create, dopo aver assolto alla perfezione  a tal compito  per tutte le specie viventi con l'assegnazione di determinati istinti per ognuno : il cibo, la tana, la procreazione, si dimentica degli uomini (l'etimologia del nome denota tale peculiarita' della dimenticanza in quanto Epi-Metheo e ' letteralmente "colui che pensa (verbo metheo = penso) dopo, in ritardo (particella epi')" e li lascia quindi nudi, privi di qualsiasi qualita' e talento, indispensabili per sopravvivere. Sta qui La colpa di Epimeteo  ed e' a questa originaria colpa che deve rimediare Prometeo (lett. colui che pensa prima, in anticipo "pro-. metheo"), sempre su incarico di Zeus, visto il fallimento del fratello. Opera niente affatto facile perche' l'uomo e' del tutto privo, come abbiamo detto,  di talenti e qualita' e non ha neppure alcune caratteristiche, tipo la forza, le ali per volare, le pinne per nuotare, grandi denti, zampe poderose, veloci gambe,  che invece avevano gli altri animali, cui era quindi bastato fornire di istinti innati. Quello quindi che non si  poteva trovare all'interno dell'animale uomo, doveva giocoforza trovarsi all'esterno  ed e' proprio all'esterno che si rivolgera' Prometeo, piu'  particolarmente la scintilla del fuoco custodita da Efesto che unita al sapere tecnico di Atena produrra' appunto la "techne" che e' giustappunto lo specifico umano, uno specifico che non riposa in nessun organo del corpo, a rigore neppure nel cervello, ma e' sempre frutto di un  impegno, di una applicazione e abbisogna di un "kairos" che gli antichi greci interpretavano come "tempo opportuno" per riuscire nell'impresa di volta in volta rinnovatesi di vivere nel mondo. E' palese che l’uomo l'essere senza qualita',  non è predestinato: deve inventare, realizzare, produrre qualità che, una volta prodotte, nulla indica che diventeranno sue, anziché di quella "Techne' ».«Gli uomini sarebbero, dunque, i dimenticati - ammonisce Stiegler -. Arriverebbero solo attraverso il loro oblio: apparirebbero solo scomparendo». E apparirebbero solo insieme alla tecnica, che, pertanto, non può intendersi alla stregua di un semplice strumento da usare, perché permetterebbe agli uomini di essere nel mondo. Lo sforzo intrapreso dal pensatore francese è imponente. Egli prova a porre al centro della sua attenzione quanto rimosso dalla tradizione del pensiero europeo fin dalle sue origini, vale a dire la tecnica. Questa rimozione non deriverebbe da una distrazione o da negligenza ma da una scelta . Se la tecnica è l’impensato della filosofia  è perché la filosofia, fin dal suo principio platonico e per combattere la strumentazione del logos da parte dei sofisti, ha separato la téchne dall’episteme e ha relegato la tecnica a mero mezzo in vista di fini prestabiliti». A fronte della tradizione filosofica, Stiegler tenta di porre rimedio a questa situazione intraprendendo un percorso che parte da una inedita storia dell’ominazione, elaborata a partire dalle riflessione di uno dei grandi paleoantropologi del Novecento, André Leroi-Gourhan, e alternativa sia ai determinismi biologici e tecnologici sia al culturalismo rampante. 
Leroy-Gouran e lo schema di catena operativa litica
Oggi più che mai l’esercizio di pensiero dovrebbe prendere le mosse dal lavoro di Stiegler.  Al tempo degli smartphone, dell’intelligenza artificiale, dell’estendersi della digitalizzazione a tutti i processi in atto non vale abbandonarsi a facili entusiasmi o ad altrettante facili paure. È il momento di compiere uno sforzo che si faccia carico, senza infingimenti romantici, del ruolo ricoperto dalla tecnica per l’uomo nel corso dei millenni, o  detto in maniera più marcata, il ruolo che essa ha recitato nel processo di ominazione. Senza affrontare questo nodo «la crisi del tempo - sottolinea Stiegler - diventerà tanto più paradossale quanto l’imminenza di un’impossibilità futura che non è mai parsa così grande». Portare la tecnica al centro del pensiero equivale a riconoscere che, nei confronti dell’uomo, essa può svolgere un ruolo “costituente” per farlo diventare tale, come è avvenuto ai tempi dell’ominazione, o “destituente” privandolo di se stesso, come minaccia di farlo al tempo della “società automatica”. Stiegler cerca di chiarire il modo in cui la storia dell’uomo sia legata alla storia delle sue protesi tecniche, interrogandosi sulla misura in cui questi organi esteriori, dal primo frammento di selce intagliata fino agli attuali sistemi di produzione iperindustriale, siano distinguibili da ciò che chiamiamo “umano”. Nel corso della sua riflessione giunge al punto di identificare un movimento biunivoco tra l’uomo e la protesi tecnica, che rende complicato distinguere se faccia la sua comparsa prima uno e poi l’altra. Quanto accade da questa stretta dipendenza dell’uomo e della tecnica, e quindi dalla organizzazione umana della materia inorganica, è un processo di esteriorizzazione di sé che proietta l’uomo in una nuova dimensione, e in particolare in una dimensione storica, con un suo passato e un suo futuro. Attraverso l’esteriorizzazione di sé tramite le protesi tecniche l’uomo non si estranea dalla natura ma da un lato vi si immerge ancora più profondamente e dall’altro, avvalendosi della “materia inorganica organizzata”, si dissocia dal programma genetico che condiziona l’evoluzione della nostra specie. Infatti la selce lavorata diventa un supporto di memoria, una registrazione dell’esperienza passata che può essere trasmessa di generazione in generazione, aprendo alla possibilità di “biforcare” rispetto ai determinismi genetici e a quelli tecnici oggi tanto pregnanti.

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domenica 16 luglio 2023

TUTTE MENZOGNE?


Trascrivo su questo mio Blog  l'articolo  sul Gruppo la Medicina del Dottor Hamer, riguardante la notizia dei 123 medici che anno denunciato Matteo Bassetti e che sembrerebbero proprio servi dello stesso padrone, burattini azionati dalla stessa leva, marionette che si muovono a comando del Sistema al potere "Notiamo soltanto questo: i medici farabutti che hanno denunciato Matteo Basetti - come abbiamo detto spesso - nella falsa pandemia hanno svolto un ruolo simile, se non peggiore di quello di gente come Roberto Burioni e dello stesso Matteo Basetti. Entrambi hanno sostenuto l'esistenza di qualcosa di inesistente: il virus e la pandemia.Le uniche differenze (differenze
apparenti) fra gli uni e gli altri risiedono in questo: mentre gli uni hanno sostenuto l'esistenza del virus governativo (il presunto virus trasmesso al mondo dal ghiottone cinese di pipistrelli), gli altri - questi 123 medici apparentemente antisistema - hanno sostenuto l'esistenza di un virus enormemente più pericoloso e spaventoso del normale coronavirus: hanno sostenuto - spaventando la gente a morte - l'esistenza del virus costruito in laboratorio.
Mentre gli uni quindi spaventavano la gente da un versante (con un virus) gli altri la spaventavano da un altro versante (con il presunto virus costruito in laboratorio). Chi non ha creduto ad un virus è stato costretto a credere all'esistenza di un altro virus. Tutti quindi sono stati manipolati, tutti sono caduti nell'inganno, nella truffa, nella rete. Chi non è stato spaventato con un virus è stato spaventato con un altro virus. È vero, i primi appoggiavano i vaccini... ma gli altri appoggiavano qualcosa di simile ai vaccini: cure al plasma, cure monoclonali o cure giuste contro una malattia completamente inventata e contro un virus inesistente (senza contare il fatto che le malattie sono fasi di guarigione e che - come diceva il dottor Hamer - "NON SI PUÒ CURARE LA GUARIGIONE". Dicendo - questi truffatori compari e quindi falsi nemici di Basetti (da versanti opposti gli uni e gli altri spalleggiavano il governo, cercavano di non fare scappare le pecore dall'ovile) - dicendo, questi falsi oppositori del Sistema che il virus stava mietendo vittime a migliaia e che il popolo aveva bisogno di cure più potenti ed efficaci della Tachipirina e della vigile attesa... con ciò stesso questi truffatori stavano dicendo quello che all'inizio negavano e cioè che il virus mortale esistesse veramente, che la pandemia non fosse qualcosa di inventato, una truffa colossale... ma qualcosa di dannatamente vero. Infatti, se io sostengo la necessità di cure potenti contro un virus o una malattia con ciò stesso sto dicendo che il virus e la PANDEMIA esistono veramente, che i governi stavano agendo in buona fede, che non si erano inventati nessuna pandemia. La verita' e' che non esiste nessun virus, la pandemia e' un qualcosa di completamente inesistente, totalmente inventata per gli sporchi fini di quattro squallidi bottegai che manovrano governi, industrie, intere societa' . Noi hameriani sappiano che la paura può uccidere tanto quanto un farmaco o un vaccino. Ma quello che si deve capire è questo: il Governo vuole creare una schiera di cani pastori pronti a guidare la massa delle pecore dissidenti, vuole cioè mettere alla testa del popolo dissidente, del popolo che non crede o non si fida dei governi... vuole mettere i propri fidati agenti. Ma per far prendere ai propri fidati agenti la testa del movimento di protesta deve legittimare quest'ultimi, deve farli apparire agli occhi della gente come degli eroi in lotta contro il Sistema e i suoi rappresentanti. Deve cioè fare in modo che questi gatekeper carpiscano la fiducia della gente assumendo delle posizioni o compiendo delle azioni dimostrative di protesta e di rottura clamorosi nei confronti del governo e dei suoi più fidati rappresentanti (come per esempio denunciare alla magistratura il Basetti, uno dei suoi più rappresentativi agenti): deve cioè far capire al popolino scemo che essi stanno veramente lottando contro il governo e che se il popolino vuole avere qualche chance di successo deve seguire questi falsi oppositori del governo. Come abbiamo detto spesso, il Governo non tollera che alla testa dei movimenti di protesta ci sia gente da esso non controllata. Alla testa dei movimenti di protesta il Deep State piazza sempre i propri fidati agenti per condurre le masse dove esso vuole (alla fine in fondo ad un burrone o all'interno delle istituzioni dove belano tutte le altre pecore). Per fare in modo che i propri fidati agenti prendano la testa del movimento di protesta il Deep State deve prima accreditarli come contestatori, come oppositori delle politiche del governo agli occhi del popolino. Ora - per ritornare al nostro discorso (i 123 medici che attaccano Matteo Basetti) - se il Deep State ha creato questo schieramento vasto di medici che attacca in maniera aperta uno dei suoi più fidati rappresentanti (Matteo Basetti, simbolo del governo nella lotta al presunto virus)... ciò significa che il Deep State ha intenzione di lanciare - di inventarsi cioè - altre campagne pandemiche, altri virus e quindi altre azioni repressive nei confronti delle masse. Masse che nel frattempo sono diventate sempre più diffidenti nei confronti dei governi e delle loro politiche vaccinali. Il Deep State sa che molti - dopo l'esperienza fatta della falsa pandemia - non si fidano dei Governi, non sono disposti a credere ciecamente ed andare dietro a molti dei suoi rappresentanti. Ma se la gente non si fida più del governo e di molti suoi rappresentanti (e di molti gatekeeper nel frattempo rivelatisi come agenti del Deep State) ... il Deep State ha già pronti altri rappresentanti, altri gatekeeper, altri MANIPOLATORI, altri DOPPIOGIOGHISTI. L'attacco di questi 123 medici a Matteo Basetti rientra quindi nell'azione intrapresa dal Deep State per creare altri gatekeeper, altri MANIPOLATORI, altri cani pastori pronti a prendere la testa del movimento di protesta, a prendere la testa del gregge che non nutre più fiducia nei governi, nei suoi rappresentanti e in molti gatekeeper.Il popolo - il gregge - non è capace di fare molti ragionamenti: se vede qualcuno attaccare il governo o uno dei suoi rappresentanti più famosi... allora questo qualcuno deve essere un vero oppositore del Deep State, qualcuno di cui fidarsi e in cui credere, uno da seguire. A ulteriore suffragio di tale assunto trascrivo un vecchio articolo apparso su FB del luglio 2021, due anni fa, cioe' nel pieno dell'infame farsa pandemica, dove stilava un vero e proprio vademecum sul come individuare operazioni e gente consimili (un onnicomprensivo Manuale delle Giovani Marmotte " di Qui, Quo, Qua
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Come riconoscere manipolatori, gatekeeper e doppiogiochisti. Più di uno mi ha chiesto: "Cosa ne pensi di Scardovelli, di Fusaro, di Messora, di Sara Cunial, dell'avvocato Polacco, ecc....bisogna fidarsi di queste persone, condividi tu le loro idee e battaglie?"Secondo me esiste un metodo infallibile per gli inesperti, per coloro che non hanno nessun intuito politico e per tutti i dummies della politica, per individuare e smascherare gatekeeper, infiltrati, doppiogiochisti, influencer, troll, ecc. Il metodo ha la conseguenza logica di un sillogismo di Aristotele: "se A è così e B è così, allora anche C deve essere così". Per venire al nostro argomento, noi abbiamo detto che le elezioni sono truccate, che tutti i parlamentari (onorevoli, senatori) non sono eletti dal popolo ma sono scelti, selezionati dagli agenti del Deep State. Non esiste un politico di alto livello che non sia un uomo, un galoppino e un tirapiedi del Deep State. Noi inoltre sappiamo che tutti i mezzi di comunicazione di massa (stampa, televisione, radio, cinema, editoria) sono controllati dal Deep State. Sapendo ciò noi sappiamo di conseguenza che tutti i giornalisti, gli scrittori di successo, i conduttori televisivi, ecc. sono agenti, marionette, burattini azionati e controllati dal Deep State. Non esiste che tu possa andare in televisione o alla radio come opinionista, come influencer senza che tu sia un uomo al completo servizio del Deep State. E allo stesso modo, nessuno può scrivere nella stampa nazionale e regionale, essere un giornalista di rilievo senza essere allo stesso tempo un agente, un fantoccio agli ordini del Deep State. Stando così le cose noi possiamo rapidamente formulare la prima conclusione, la PRIMA REGOLA: mai fidarsi, prestare o dare credito a politici nazionali, regionali e a sindaci di capoluogo di provincia. Mai prendere sul serio, fidarsi di giornalisti o di gente che va regolarmente in televisione o alla radio. Questi senz'altro sono tutti uomini del Deep State, sono tutti MANIPOLATORI, gatekeeper, doppiogiochisti e influencer. A queste persone bisogna aggiungere gli alti burocrati di Stato, delle Istituzioni e delle grandi Banche. La seconda regola invece consegue necessariamente dalla prima. Molti gatekeeper e doppiogiochisti non sono o non sono stati politici o giornalisti di successo, non sono ospitati regolarmente alla televisione o alla radio e non scrivono sulle pagine dei grandi quotidiani nazionali. Tuttavia essi intrattengono relazioni, si incontrano regolarmente, intervistano nei loro canali YouTube politici e giornalisti di successo. A volte essi danno vita, formano con questi politici e giornalisti di successo dei movimenti politici, dei partiti, dei gruppi di protesta. Quando noi vediamo ciò dobbiamo subito drizzare le antenne, diventare immediatamente sospettosi. Anzi dobbiamo essere subito certi che queste unioni e commistioni fra politici e giornalisti di successo e youtuber e blogger dissidenti (o complottisti) non sono casuali, non nascono da movimenti spontanei, non sono dovuti alla convergenza di idee e programmi...ma sono unioni combinate, volute, studiate a tavolino dal Deep State. Non è mai successo e non succederà mai che politici, scrittori e giornalisti di successo si leghino a dei perfetti sconosciuti, a normali blogger e youtuber dissidenti se questi non sono anch'essi uomini controllati e diretti dagli agenti del Deep State. Politici, conduttori televisivi, giornalisti non rischiano di dare visibilità e popolarità a dei semplici youtuber e blogger se questi non appartengono al loro stesso schieramento, se non sono anch'essi uomini del Deep State. La popolarità infatti che deriverebbe da tali incontri e commistioni potrebbe essere sfruttata dai veri dissidenti per guadagnare grande seguito tra le masse. Ma il Deep State non vuole questo e per questo motivo esso non permette che i suoi agenti si incontrino, si mescolino o imbastiscano qualcosa con persone da esso non controllate. La seconda regola quindi può così essere formulata: tutti i manipolatori e i gatekeeper formano un circolo chiuso, un circolo dove non permettono che entrino persone non controllate dagli agenti del Deep State. I gatekeeper si incontrano pubblicamente fra di loro, si intervistano a vicenda, si ospitano nei loro canali escludendo dalla loro cerchia tutti i dissidenti e i complottisti che non sono controllati dal Deep State. Essi vogliono stare sempre - per conto del Deep State - alla testa della controinformazione e dei gruppi di protesta e per questo motivo tentano di escludere o di allontanare da sè tutti quei veri dissidenti e oppositori del Sistema non direttamente controllati dal Deep State.Esiste anche una terza regola che bisogna conoscere per individuare e subito smascherare gatekeeper e manipolatori vari. La regola è questa: tutti i siti di controinformazione di rilievo - canali YouTube, blog personali, pagine facebook - di regola sono stati creati e sono amministrati da gatekeeper, da troll, da influencer. Questi gatekeeper, su ordine dei loro controllori, di solito anticipano i cittadini normali nella creazione di siti o di pagine Facebook, di canali YouTube. I loro capi sanno che siti di contestazione e di protesta, soprattutto in periodi di forti crisi sociali, potrebbero essere creati da tutti noi, da cittadini normali. Ma ancora prima che noi pensiamo di creare un sito o di aprire un canale YouTube intorno a temi scottanti, intorno a temi di bruciante attualità...LORO ne hanno già creati decine, se non centinaia.In questo modo, essendo loro i gestori delle pagine Facebook o dei canali YouTube sono sempre loro che indirizzano e manipolano tutte le discussioni, portandole dove essi desiderano. Di solito i normali cittadini non hanno tempo - essendo impegnati con le loro attività lavorative - da dedicare a iniziative politiche o ad attività di controinformazione su vasta scala. Essi usano i siti e i canali di controinformazione soltanto per informarsi. Ma non hanno la cultura e il tempo necessari per crearne di propri. Tempo e cultura che invece hanno manipolatori e gatekeeper. Questi fanno questo lavoro - il lavoro di influencer e manipolatore - a tempo pieno. Sono pagati dal Deep State per fare questo lavoro. Hanno speso anni, se non decenni per formarsi e informarsi. Ed è per questo motivo che i loro siti o canali sono sempre ben curati, esteticamente gradevoli, pieni di ospiti colti e brillanti e ricchissimi di notizie e informazioni. Essi hanno a disposizione tutti i soldi e il tempo libero che vogliono. In una battaglia per il dominio della controinformazione noi comuni cittadini perderemmo sempre contro di loro, non abbiamo possibilità di spuntarla contro di loro. Questo è uno dei motivi per cui il Deep State non teme l'esistenza di siti informativi quali YouTube o Facebook: il De ep State sa che i suoi agenti sono alla testa di tutte le pagine e di tutti i canali di informazione e di discussione e sa pure che i normali cittadini non hanno la cultura e le conoscenze necessarie per sfuggire ai raggiri e alle manipolazioni dei suoi agenti. La terza ferrea regola dunque si può così formulare: è difficilissimo che un canale YouTube o una pagina Facebook dove si trattano problemi politici di grande e scottante attualità non siano gestiti e diretti da un agente del Deep State. 
 Sai che c'è ? che si potra' anche avere ragione in questo tipo di ragionamento, pero' così ci si toglie qualsiasi speranza che ci sia un barlume di possibilita' di trovare in questo mondo bottegaio e falso una qualsivoglia via d'uscita: ecco perche' forse alle volta cerchiamo di illuderci che qualche cosa, qualcuno,  sia vero, in buona fede, un effettivo nemico di questa congerie di putridume che e' questo mondo post moderno fondato sul denaro, sul mercato e su di un unico valore che e' il valore di scambio. Io lo ammetto ho cercato e forse cerco di illudermi che qualcuno ci sia, ho cercato di credere a dei campioni piu' o meno improvvisati che pero' hanno finito per lo piu' per deludermi : il primo era stato Vittorio Sgarbi (quando lo vidi portare via a braccia  dall'aula, lo paragonai a Leonida) poi Paragone che perlomeno diceva di andare via dalla UE e difatti alle elezioni votai per lui e il suo ITALEXIT, non per la Meloni che gia' aveva bello che iniziato il suo percorso di "aggiustamento", e in particolare per la ex poliziotta, tra l'altro alquanto avvenente. 

Quindi mi sono entusiasmato per Enrico Montesano, per il filosofo Agamben per il cantante Enrico Ruggeri, e non lo nego mi sono sbracciato per Trump e ora per Putin, magari imbellito dal pensiero di Dugin e i riferimenti a De Benoist e anche a Evola, Guenon , Junger, Mircea Eliade, Pound, Schmitt, si in particolare Schmitt e il suo saggio Terra Mare che metteva a fuoco la perniciosa e deleteria prassi del mondo anglosassone e ora statunitense . Insomma assume una necessaria esigenza individuare un vero "Cavalcare la tigre" di Evoliana memoria, crearci una tradizione senza tradizione, sopratutto senza campioni, senza eroi, ma qualche paladino bisognera' pur trovarlo, magari , ecco, non famoso, non celebrato, ritrovato dal piu' profondo di noi stessi, un po' quella "VIS VIVA" di Leibniz che la poneva alla base del calcolo infinitesimale e che magari possiamo ritrovare in un episodio particolare di rivolta contro il sistema, neppure troppo ragionato, ma così d'acchitto,  su un impulso di liberta', di desiderio di essere e anche divenire "altro". Gli e' che penso che tutti abbiano bisogno ogni tanto di qualche iniezione di rassicurazione, magari un semplice gesto, come quello epico di ribellione e fuga afronte delle brutali repressioni dello Stato come la corsa sulla spiaggia del giovane inseguito dallo sgherro del sistema                                           
Questo Blog si chiama "Una Solida insicurezza" ed era il nome, indubbiamente provocatorio un locale di Praga (Solidni Nejistota) venuto fuori nei primi anni di ritorno alla liberta'  di un Paese ex comunista  (sia pure in una accezione di accomandita con i falsi valori del consumismo e del buonismo sinistrorso): mi piace richiamare questa denominazione  che rimanda all'insicurezza come l'unica certezza solida di questo nuovo millennio - non a caso coi primi del 2000 al locale hanno cambiato nome ed e' divenuto Solidni Jistota (una solida sicurezza),. 


  

giovedì 6 luglio 2023

I FARMACI E IL CERVELLO

 

I farmaci simboleggiano il presunto progresso della medicina moderna o quello che viene ritenuto tale.  Un medico, che non prescrive farmaci, non è un vero medico. Più sono costosi i farmaci, migliori sembrano essere. Si tratta della piu' bieca delle menzogne ed ha una eziologia precisa :  il Protocollo Flexner del 1910  che sanci' inequivocabilmente la correlazione tra l'industria petrolifera rappresentata da Rockfeller e le cialtronerie di Pasteur su di una presunta teoria dei germi  che era davvero l'ideale per giustificare l'impiego della chimica nella fabbricazione dei medicinali. Alla menzogna si aggiunse l'ignoranza e l'imbecillita' : si pensava difatti anche a livello dei cervelloni del protocollo Flexner e della Classe Medica  indottrinata   dal profitto, che i farmaci avessero un effetto locale, sull'organo colpito e non sul cervello. Ma praticamente nessun farmaco agisce direttamente sull’organo, se non si tengono in considerazione reazioni locali dell’intestino nel caso di assunzione orale di tossine, tutti i farmaci hanno effetto sul cervello, ed il loro “effetto” è praticamente dato dall’intossicazione operata proprio sul cervello che si riflette poi a livello organico. Lasciando da parte gli stupefacenti, i narcotici ed i tranquillanti, restano due grandi gruppi di farmaci:

1.    I simpaticotonici – che aumentano lo stress,

2.    i vagotonici - che sostengono la fase di ripresa o di riposo.

Al 1° gruppo appartengono adrenalina e noradrenalina, cortisone,  idrocortisone e farmaci apparentemente molto differenti come caffeina, teina, penicillina, digitale e molti altri ancora. Fondamentalmente possono essere usati tutti per attenuare l’effetto vagotonico, per esempio quando si vuole ridurre un’edema cerebrale, che fondamentalmente è una cosa buona, ma il cui eccesso può comportare una complicazione.
Al 2° gruppo appartengono tutti i calmanti e gli spasmolitici che rinforzano la vagotonia o attutiscono la simpaticotonia. La loro differenza consiste nell’effetto differente che causano nel cervello.
La penicillina per esempio è un citostatico simpaticotonico. Il suo effetto sui batteri è insignificante ed è quasi un effetto collaterale a confronto del suo effetto primario sull’edema della sostanza bianca. Perciò può essere usato nella fase pcl per diminuire l’edema della sostanza bianca. Mentre questo suo effetto è inferiore a quello del cortisone per quanto riguarda le altre zone cerebrali.
Con questo non si vuole sminuire l’importanza della scoperta della penicillina e degli altri cosiddetti antibiotici, solo che questa scoperta è stata fatta con premesse ed immaginazioni sbagliate. Si era partiti dall’idea che i prodotti di decomposizione dei batteri agissero come tossine e causassero la febbre. Allora si doveva soltanto uccidere questi piccoli batteri cattivi per evitare le tossine cattive. Ma questo era un errore! Naturalmente con tali effetti anche i batteri, i nostri amici diligenti, sono compromessi, sono momentaneamente licenziati, in quanto il loro lavoro è stato rimandato a più tardi, quando il percorso sarà meno drammatico. Bisogna però porsi la domanda di quanto possa essere sensato di voler curare un processo di guarigione sensato della natura.
Il medico formatosi con le 5 Leggi Biologiche di Hamer perciò non è nemico dei farmaci, ma parte dall’idea che la maggioranza dei processi sono ottimizzati da madre natura e non necessitano quasi mai di una terapia di sostengo a base di farmaci. In caso di durata breve del conflitto, e con ciò di un massa conflittuale minima, di regola non bisogna aspettarsi particolari complicazioni nella fase di guarigione. Restano i casi particolari che in natura avrebbero esito letale, dei quali ci dobbiamo occupare in modo speciale per motivi di etica medica. Nonostante questo anche in futuro perderemo dei pazienti. Ma adesso abbiamo il vantaggio di sapere in partenza cosa aspettarci. Ad esempio non ci è servito a niente di aver ridotto il numero delle polmoniti, in quanto adesso la polmonite viene chiamata carcinoma bronchiale e di questo adesso i pazienti muoiono. Abbiamo semplicemente cambiato “etichetta” alla malattia. Adesso sappiamo che in caso di polmonite (fase di guarigione dopo un carcinoma bronchiale), quando il conflitto (conflitto di paura di territorio) è durato solo tre mesi, la lisi polmonare (crisi epilettoide) non avrà esito letale, anche quando non si interviene con i farmaci. Se il conflitto invece è durato nove mesi o di più, allora il medico sa, che nella crisi epilettoide della polmonite si tratta di vita o di morte, quando non si interviene in nessun modo. In questo caso, per esempio, si dovrebbero somministrare simpaticotonici anche in fase precoce, ma in aggiunta si dovrebbero dare cortisone in dose massiccia, cosa che prima non veniva fatto. Questo immediatamente nella crisi epilettoide per superare il punto critico, che si presenta sempre dopo la crisi epilettoide stessa. Di conseguenza e per logica in caso di DHS nuova o di un recidiva, con il paziente di nuovo in simpaticotonia, il cortisone è immediatamente controindicato. Ma non si può togliere il cortisone di colpo, bisogna ridurlo nell’arco di alcuni giorni o di alcune settimane. Se il paziente continua a prendere il cortisone, aumenta l’intensità del conflitto. Ma sarebbe anche sbagliato di somministrare adesso dei calmanti, in quanto essi darebbero un quadro offuscato con il pericolo di trasformare un conflitto attivo, acuto in un conflitto pendente, subacuto e il paziente potrebbe slittare in una costellazione schizofrenica col presentarsi di un altro conflitto.
Quando per esempio un paziente ha sintomi di angina pectoris, si dice: “Bisogna dargli beta bloccanti, calmanti, in modo che non presenti più il sintomi dell’angina pectoris.” In realtà la natura ha instaurato questi sintomi per risolvere il conflitto (conflitto di territorio; più si cerca di curare i sintomi meno motivo ha il paziente di risolvere il conflitto. A parte il fatto che non sviluppa più la sensazione istintiva di conflitto, sarebbe più indicato aiutare il paziente a trovare una soluzione per il suo conflitto. Appena risolto il conflitto, l’angina pectoris si risolve immediatamente, con o senza farmaci. Questo è il non senso quando si pensa di curare i sintomi e non le cause. Inoltre non sarebbe di nessun aiuto per il paziente, al contrario è molto pericoloso, se il paziente risolve il suo conflitto di territorio spontaneamente più tardi, ma il conflitto è rimasto attivo per più di 9 mesi. Allora il paziente muore in crisi epilettoide di infarto cardiaco. Bisogna per principio valutare molto bene se è consigliabile risolvere il conflitto o se è forse meglio, come fanno d’istinto gli animali (lupo secondario), di trasformare il conflitto di territorio diminuendolo d’intensità, ma non risolvendolo per tutta la vita.  È altrettanto evidente che in fasi che si differenziano fondamentalmente con parametri fisici opposti non può essere d’aiuto lo stesso identico farmaco. Bisogna chiedersi: “Questo farmaco aiuta in fase di conflitto attivo o nella fase di guarigione vagotonica?” Questo aspetto non è mai stato preso in considerazione in tutte le medicazioni. La faccenda si complica naturalmente quando sono in corso diversi conflitti biologici contemporaneamente e magari anche in fasi differenti. Per esempio nella gotta: carcinoma dei tubuli collettori renali attivo, cioè un conflitto esistenziale/del profugo e leucemia, cioè la fase di guarigione di un conflitto di crollo dell’autostima. O per esempio nella bulimia: una combinazione di due conflitti attivi, ipoglicemia e ulcera gastrica. Quale farmaco, globulo, goccetta o polverina dovrebbe funzionare come, dove e per che cosa? Forse si riesce a malapena far scomparire un sintomo o l’altro, ma sicuramente non si può parlare di effetto reale farmacologico e tanto meno di guarigione. Altrettanto vale per la pressione sanguigna alta, che si può sì abbassare artificialmente con dei farmaci, ma che ha il suo senso (biologico), in caso di conflitto dei liquidi per esempio, di compensare funzionalmente il “buco nei tessuti renali” durante la fase di conflitto attivo per garantire di espellere sufficientemente urina ed urea. Per tutta la durata del conflitto la pressione resta alta. Solo con la soluzione del conflitto e la formazione della ciste in fase di guarigione, la pressione si abbassa di nuovo da sola, perfino nei percorsi dei conflitti lunghi secondo i valori inerenti all’età, e questo senza farmaci.

Importante anche distinguere in tutte le fasi pcl se i sintomi scompaiono a causa di una guarigione completa o a causa di una nuova recidiva, che può sembrare un’apparente miglioramento. La somministrazione di pseudo terapia con tossine cellulari (chemio) in queste fasi pcl sembrava mostrare “successi” sintomatici ingiustificati, bloccando i sintomi sensati della guarigione e accettando in cambio intossicazioni gravissime dell’intero organismo. Ma anche tutti i cosiddetti metodi alternativi hanno qualcosa in comune con la medicina sintomatica, indipendentemente se sono dosati in modo omeopatico o allopatico, cioè danno poca o tanta sostanza, muesli, vischio o ossigeno, macrobiotica o fiori di Bach o chi sa cos’altro, e tutti questi rimedi dovevano agire sintomaticamente, a quanto si dice. In realtà l’unica cosa che comanda è il cervello, ed esso non viene preso in considerazione. Una volta chiesero ad Hamer “Signor Hamer, Lei non riesce a misurare l’anima, e cosa può avere contro i fiori di Bach, che agiscono attraverso l’anima?”. La risposta fu esemplare “Posso dire solo: certo che posso misurare l’anima. Io vedo, che una persona con un determinato conflitto, che è un processo dell’anima, ha un focolaio corrispondente ad una determinata zona nel cervello ed un’alterazione corrispondente nell’organo. Con ciò ho dato determinati parametri all’anima. Non la posso misurare in modo quantitativo, ma la posso dimostrare in modo scientifico.
Naturalmente esiste anche il cosiddetto effetto placebo. Se si “vende bene” un farmaco ad un paziente, fa già effetto all’80 %. Questo non significa che la sostanza funzioni in qualche modo, ma semplicemente che il paziente ci crede. Anche se si fa di buon cuore del bene ad un paziente, questo funziona, indipendentemente da come chiamiamo questo processo.
Il nostro errore era di pensare di dover fare qualcosa, per esempio con i farmaci, poco importa se in dose massiccia o con solo una molecola. Vediamo comunque che negli animali ammalati avviene una guarigione spontanea nell’80 - 90 % dei casi, senza nessun farmaco. Su questo permettete una volta la domanda: com’è possibile risolvere un conflitto con qualche rimedio, visto che adesso sappiamo che questo è il criterio più importante per guarire? Come potremmo provocare con qualsiasi cosa un programma speciale biologico sensato della natura? Se potessimo farlo, allora usiamo pure queste cose. Ma non lo possiamo fare, non esistono queste cose. Perciò certe sostanze possono eventualmente aver solo un effetto di sostegno (lenitivo) nella fase di guarigione, per esempio lo sciroppo per la tosse, ma mai un effetto di guarigione secondo la nostra comprensione, in quanto la fase di guarigione è già iniziata con la soluzione del conflitto.
Le Leggi Biologiche di Hamer non sono  una disciplina parziale che per esempio può essere limitata alla soluzione del conflitto per delegare le complicazioni ad altre discipline parziali, piuttosto è una medicina complessiva, che deve tener d’occhio tutti i passi del percorso della malattia a livello psichico, cerebrale ed organico. Il medico che contempla nella sua prassi il ricorso alle Leggia Biologiche  deve essere un medico a tutto tondo che prrnde in considerazione sia il corpo che la mente il suo compito non deve essere limitato a somministrare farmaci, ma nel condurre il paziente a comprendere le cause del suo conflitto biologico e della sua cosiddetta malattia, e indurlo a  trovare  insieme il modo migliore per uscire dal suo conflitto ed evitare di cascarci di nuovo. Naturalmente un tale medico può usare per il suo paziente tutti i mezzi utili, anche di tipo farmacologico o chirurgico, ma solo se necessari, per esempio per evitare eventuali complicazioni nel decorso naturale della guarigione, e se lo farebbe anche su se stesso.
Quella che e’ stata definita su anche indicazione di Hamer “La Nuova Medicina Germanica” (di cui il sottoscritto è molto critico sulla dicitura)si basa unicamente sulle 5 leggi biologiche scoperte appunto da Hamer nella sua travagliata vicenda professionale e umana , senza una singola ipotesi, ed è stata verificata l’8/9 settembre 1998 all’università di Trnava (Slovakia) ed è stata confermata ufficialmente l’11 settembre 1998. Se vogliamo prendere in consegna una qualsiasi cosa, questa dovrebbe essere in sintonia con le 5 leggi della natura della Nuova Medicina Germanica. Fino a quando ci saranno ancora persone che credono di poter rinforzare il sistema immunitario con dei farmaci, significa che hanno compreso poco o nulla delle eccezionali scoperte di Hamer. (anche per il fatto che non esiste alcun sistema immunitario). Riguardo poi al successo o meno di una terapia, di una cura, di un  trattamento, lo sbaglio di fondo  e’ partire  dall’idea che il risultato  sia direttamente proporzionale all’impiego dei farmaci, quando Hamer ha sempre insistito su tale punto:  il merito non va ne’ al medico, ne’ ai farmaci, ma sempre e comunque del paziente stesso che ha capito il conflitto alla base del suo problema e ha operato quei cambiamenti che consentono al cervello di capire il messaggio insito nel sintomo corporeo del disagio che e’ stato chiamato malattia

mercoledì 5 luglio 2023

SUPERSIMMETRIA NOMINALISTICA

 Affronto questa apparentemente facezia di non volersi piu’ chiamare Mario, ma Marcello

Un tempo ero orgogliosissimo di questo nome per il fatto che apparteneva alla persona che ho stimato e amato piu’ di tutti : Mario Nardulli nato il 25 novembre 1888 e che in quanto nipote fu dato anche a me (9 giugno 1948), ma poi avverse, anzi diciamo proprio sgradite e sgraditissime situazioni legate a personaggi che avevano questo nome hanno finito per disamorarmi delle accezioni prettamente nominalistiche  del termine, e ho quindi deciso di fare il contrario di quello che si fa di solito : dare il nome del nonno al nuovo nato, ebbene io faccio il netto contrario : da nonno prendo il nome del nipote. La prima disillusione era stata quando mi sono reso conto che il mio nome non era affatto quel prototipo di originalita’ che avevo creduto nell’infanzia – caso curioso nella via dove abitavo appunto nell’infanzia, via nicolo’ V, a ridosso delle Mura Vaticane e dominate dalla mole “der Cuppolone” non c’era nessuno, ma proprio nessuno che si chiamava Mario; una marea di Giuseppe, Paolo e Franco a profusione, persino piu’ di un Filippo e poi Luigi, Sergio, ma di Mario neppure l’ombra, sicche’ ricordo che nel  periodo piu’ “animistico” dell’infanzia, quando si tende a considerare tutte le manifestazioni della natura e anche del sociale, strettamente correlate a te stesso,  (il sole sta in cielo per farti giocare, il mondo e’ sotto il balcone a portata della tua mano che basta allungare per prenderlo tutto, quell’albero sta proprio la’ per farti ombra quando sei sudato  e hai bisogno un po’ di

frescura, etc.), mio padre per premiarmi che sapevo sbrogliarmi assai bene nella lettura, mi aveva fatto l’abbonamento a Topolino a partire dall’agosto del 1952  e la cosa da allora era continuata negli anni “ecco visto che Mario oramai e’ un provetto della lettura  gli faremo questo dono “ aveva detto e la cosa era andata avanti mese dopo mese , anno dopo anno, per cui mi ero andato convincendo che la parola “som-mario” che stava sempre nella prima pagina del giornaletto,  stesse li’ in mio onore, dato che mi arrivava sempre ogni 10 e 25 del mese, appunto i giorni in cui all’epoca usciva  il Topolino da 80 lire. L’infanzia si sa, un bel giorno decide di andarsene e improvvisamente il tempo ha una accellerata vertiginosa, quel giorno che sembrava durare un’eternita’ complice quel sole che in cielo non ne voleva proprio di sapere di tramontare, di colpo se ne andava oltre la siepe, ed eccoti al buio, e  mannaggia… quella mano che un tempo sembrava proprio che riuscisse ad afferrare tutto, ora la ritraevi tutta vuota, senza niente, che magari per caso, le rimanesse appiccicato.  Proliferano i Mario appena si esce da quel piccolo paradiso terrestre che e‘ l’infanzia ( un detto da Freud, non da me)  ed io mi sento sempre piu’ pressato da questo tempo frettoloso e tiranno, e sempre in debito di quella originalita’ che era stata una mia peculiarita’ dei primi dieci, undici anni di vita. C’è Mario Monicelli il regista, e va bene,  
 Mario Girotti che era Terence Hill quando faceva Cerasella e non era ancora Trinita’, mentre Bud Spencer si chiamava Carlo Petersoli ed era intimo amico di mio padre che lo chiamava Carletto dato che erano stati insieme nella squadra nazionale di pallanuoto;  si insomma parecchi Mario anche vieppiu’ a scuola e persino tra gli amici, ma nessuno a demeritare, 
 per cui ci poteva stare solo quella  perdita di originalita’;  certo avrei voluto chiamarmi Galvano o Lodovico, ma tutto non si puo’ avere, e quindi avevo cominciato a farci il callo a tutte queste persone che  si chiamavano come me.  Non piu’ anni, ma decenni si erano andati accavallando, senza che avessi a ritornare su tale questione; certo magari qualche insofferenza per persone che non mi piacevano granche’,  tipo un personaggio della radio che si era deformato il nome in Marione che parlava ossessivamente solo di calcio  (sia la radio sia il calcio sono cose che ho sempre aborrito) , un comico che giocava un po’ sul piano dell’assurdo  che non mi era congeniale, ma che qualcuno aveva alluso che mi somigliasse non solo per il nome e perche’ fosse un architetto come me “ma tu sei scemo “ rispondevo piccato  quello sara’ alto uno e settanta, io sono un metro e ottantasei” . insomma, ci sta messo che non tutti quelli che si chiamano come te, una volta che ne hai constatato una notevolissima diffusione, non potessero essere tutti di tuo gradimento. Si era quindi arrivati alla vecchiezza , magari non proprio estrema come quella di oggi, ma insomma bella che pronunciata:  sessantaquattro anni  2012 e chi ti nominano capo del governo ? un iper
neoliberista, euoropeista
  convinto quindi filo UE, professore alla Bocconi, legato a tutti i gruppi speculativi di alta finanza del mondo, cioe’ stante la mia ciultura, il mio punto di vista :  il peggio del peggio, sulla scia degli ultimi personaggi proposti dalla nostra politica i Prodi, i Ciampi, i Napolitano, che pero’ non si chiamavano Mario.  Ecco con quel  primo Mario a capo del governo e’ allora che il mio nome  comincia a starmi  proprio stretto.  Passano quasi dieci anni, febbraio 2021 nel pieno della piu’ grande farsa mai perpetrata in tutta la storia del genere umano ed ecco viene nominato  a capo del Governo, il rappresentante piu’ convinto di tutto quel mondo di bottegai,  di inganni, di farse ed anche di veri e propri carnefici di liberta’ …..e questo figuro si chiama ….Mario.
Ecco capite perche’ a questa seconda onta non ce l’ho fatta a resistere , tanto piu’ che oramai la mia vecchiezza si era fatta davvero estrema ( quasi 73 anni e fino a passare i 74, nel luminosissimo giorno del 21 luglio 2022 delle dimissioni 
 del soggetto in questione ) e ho maturato la decisione di non chiamarmi piu’ Mario, ma cambiarlo in Marcello.  Un nome che ho sempre adorato, per via della appartenenza all’unico attore che mi sia
sempre piaciuto e abbia anche ammirato Marcello Mastroianni, per qualche altro bel soggetto frequentato nella vita, ma soprattutto per essere il nome di mio nipote Marcello Gruia Nardulli nato il 23 febbraio 2019. Mi ha divertito l’idea di fare il contrario di quello che si fa di solito : dare il nome del nonno al nuovo nato, ebbene io faccio il netto contrario : da nonno prendo il nome del nipote: se non e’ simmetria questa , anzi direi proprio una super simmetria come quella che governa le stringhe in fisica quantistica secondo la M-Theory di Witten (1995) e che asseconda anche il famoso inconscio come insiemi infiniti dello psicoanalista cileno Ignacio Matte’ Blanco

 

sabato 1 luglio 2023

LA BALLA DEL SISTEMA IMMUNITARIO

 

Per fortuna che ho amici incredibili, molto, ma molto piu' forti di me, così posso sempre guardare il mondo mettendomi su spalle di giganti: così Claudio Trupiano, Davide Cerrutti, Mark Pfister, Mauro Sartorio che mi forniscono  continue occasioni di apprendere e  che riporto anche in questa accezione in cui si parla del sistema immunitario al quale si badi bene, non ho mai creduto, neppure quando ancora non conoscevo Hamer e le sue Leggi Biologiche.   "L'invenzione di un Sistema Immunitario era diventata necessaria dopo aver scoperto che il terzo postulato di Kock (le malattie sono causate dai microbi) non è dimostrabile. Ad oggi non si vuole ammettere che la teoria dell'infezione è sbagliata. Ricordi quando da bambino succhiavi e mangiavi avidamente il ghiaccio dai cui blocchi i pezzi spaccati dall'accetta del ghiacciaiolo finivano in terra tra terra, polvere, formiche???? Ti ha mai preso qualche infezione? Mai e poi mai, anzi era proprio quel mettere mani, bocca tra lo sporco che ti preservava da qualsivoglia infezione, ti eri rifornito di microbi, necessari, indispensabili per mantenere un corpo in salute. La cricca Pasteur - Kock (, poi Rockfeller, AMA, Big Pharma) furono costretti ad inventarsi di sana pianta l'esistenza di un sistema immunitario (mai prima d'allora visto da nessuno e da nessuno considerato) davanti alle obiezioni di valenti scienziati i quali - davanti all'affermazione di Pasteur e di Kock che sono i microbi a causare la malattia - ribatterono che ciò non poteva essere vero perchè anche le persone sane sono piene di microbi, di batteri. Davanti a questa giusta obiezione la cricca di Pasteur si difese inventandosi l'esistenza del sistema immunitario. In sostanza Pasteur ribatté che se le persone sane non si ammalavano è perchè avevano un sistema immunitario forte, un sistema immunitario che fungeva da barriera insormontabile contro l'assalto dei microbi, mentre al contrario le persone che si ammalavano si ammalavano perchè non avevano un sistema immunitario abbastanza forte da proteggerle dall'assalto dei microbi. Diciamo che il Sistema Immunitario è una balla ed anche una truffa, così com'è una balla e una truffa la Teoria dei Germi, ovvero la panzana che che siano i microbi a farci ammalare. Non esiste sistema immunitario che ti protegge dalle malattie, per il semplice fatto che le malattie non sono un male, esse originariamente erano utili all'animale - trasformando il suo corpo, i suoi organi e tessuti - per far fronte a pericoli o a situazioni eccezionali che l'individuo non sapeva come fronteggiare o risolvere. La malattia cioè potenziando, migliorando, rendendo più efficienti organi e tessuti del tuo corpo ti permetteva di superare determinate situazioni eccezionali o di grave pericolo. In natura l'individuo ha solo il suo corpo per rispondere alle sfide dell'ambiente. La malattia - che nella prima fase, come ha ampiamente dimostrato Hamer, è sempre indolore per permetterti di affrontare al meglio la situazione eccezionale o di pericolo (mentre lotti non noti che qualcuno ti ha accoltellato) - trasformando il tuo corpo (dilatando i bronchi per avere più ossigeno, ulcerando le arterie coronarie per pompare più sangue nei muscoli, trasformando il pancreas per immettere più zuccheri nel tuo organismo, oppure nel caso del tumore allo stomaco secernendo più acido cloridrico per demolire il boccone indigesto, ecc) - la malattia ti permetteva di superare una situazione che altrimenti tu, con le forze che attingi dallo stato di normale salute, non avresti saputo come superare. Come dice il dottor Hamer " in situazioni di eccezionale emergenza o di pericolo il corpo funziona in maniera accelerata", e cioè squilibrata, anormale. Questa è la malattia. Una risorsa che la natura mette a tua disposizione per superare lo stato di pericolo. Quando tu poi hai superato la situazione di eccezionale pericolo si entra nella secondo fase della malattia, che è sempre una fase di guarigione e di riparazione. È in questa fase che hai la febbre e che senti dolore. Febbre e dolore che ti stanno portando alla guarigione. In sintesi: secondo il dottor Hamer l'individuo reagisce ai pericoli e agli attacchi del mondo esterno non immunizzandosi o non ammalandosi (attraverso la difesa approntata da un presunto sistema immunitario, come vorrebbe la medicina ufficiale) ma AMMALANDOSI e cioè trasformando, alterando, potenziando funzioni e cambiando dimensioni di organi e tessuti del proprio corpo . Provate a leggere qualsiasi trattato di medicina sul SISTEMA IMMUNITARIO, suggerisce il mio amico Claudio Trupiano nel suo eccezionale saggio "Grazie Dottor Hamer " ribadito dalla sua continuazione "Grazie ancora Dottor Hamer" : con un certo piacere apprendiamo dell'esistenza di un ottimo e programmato sistema, pronto a difenderci, con vere e proprie armate di soldati, dagli intrusi che attaccano il nostro corpo. Così si legge che dal midollo partono efficienti strutture di difesa: leucociti, linfociti T, B, granulociti vari, ecc. Ma il compiacimento e la soddisfazione di essere difesi lasciano presto il posto a uno stato di rassegnato sconforto, quando si cerca di definire un fenomeno inspiegabile per la Medicina Ufficiale: questo esercito di difesa, all'improvviso, senza una ragione plausibile, decide di diventare nemico del nostro corpo e quegli stessi soldati, preposti alla difesa, si rivoltano contro di noi. La patologia quindi viene qualificata con l'aggettivo, valido per tutte quelle similari, di MALATTIA AUTOIMMUNE. E' come se il Ministro dell'Interno(il medico) dicesse: "Non capisco perchè, senza motivo, carabinieri e poliziotti (virus e batteri) impazziscono e cominciano a sparare sui cittadini (il nostro corpo)" Infatti, a parte i generici richiami a fattori ambientali, allo stress, alla cattiva alimentazione e all'onnipresente fumo di sigarette, non si comprende il motivo di questa destabilizzazione funzionale dell'organismo.Tanto meno ha una risposta la domanda perchè succede ad alcuni e ad altri no. Risultato finale: come pazienti ci sentiamo impotenti e restiamo con lo sguardo triste, pronti ad ascoltare quanti soldati dobbiamo acquistare per aumentare le nostre difese in previsione della prossima battaglia. Nel frattempo abbiamo solo l'imbarazzo della scelta delle molteplici proposte del circo mediatico farmaceutico, che fanno a gara per farci assumere l'ultimo ritrovato che fa alzare il sistema immunitario. Se uno ha capito il senso del discorso fatto da Claudio Trupiano che ho riportato nel commento di sopra, questo qualcuno dovrebbe aver capito che senza il concetto del sistema immunitario, senza il concetto delle malattie autoimmuni inventato dalla medicina ufficiale tutto il mercato basato sui farmaci e sui vaccini di Big Pharma non avrebbe ragione di esistere, cadrebbe rovinosamente. È con la bufala del sistema immunitario debole o compromesso, del sistema immunitario che non fa più il suo dovere o che si rivolta contro di noi che Big Pharma ha potuto costruire tutto il suo mercato dei vaccini e le sue vergognose campagne vaccinali di cui abbiamo avuto i tristi esempi degli ultimi anni a proposito della colossale balla del coronavirus: infatti dopo aver elogiato l'efficienza di un presunto sistema immunitario che ci proteggerebbe dalle malattie non si manca mai di sottolineare che per le condizioni ambientali velenose in cui viviamo, per i cibi tossici che mangiamo, per la vita stressante che conduciamo e per il fatto che la maggior parte della popolazione è composta da anziani con un sistema immunitario ormai debole e compromesso e da bambini con un sistema immunitario in formazione, ci vengono a dire che tutti abbiamo un sistema immunitario ormai non funzionante, non all'altezza e che tutti avremmo bisogno di aiuti esterni per sconfiggere o proteggerci dalle malattie. tutti avremmo cioè bisogno di comprare degli anticorpi, dei soldati da schierare a difesa del nostro territorio, del nostro corpo. E con ciò il sistema del farmaco mentre sembrava che con il concetto di sistema immunitario ci volessero allontanare dalla medicina ufficiale e dalle sue pratiche in realtà ci avvicina, ci getta nelle braccia della medicina ufficiale. Infatti non bisogna mai dimenticare che la medicina ufficiale si basa, è fondata sul concetto di sistema immunitario. Cadendo questo cadrebbe tutta la sua teoria e la sua pratica, la sua medicina fasulla. Come dice il dottor Hamer, in situazioni di eccezionale pericolo o di emergenza il corpo funziona in maniera ACCELLERATA, squilibrata. Tu non vinceresti le tue sfide se il tuo corpo in fase di lotta, di combattimento funzionasse come in una normale fase di riposo: nella lotta hai bisogno di più sangue, di più ossigeno, di più zuccheri per far fronte alla situazione, per vincere o superare il pericolo. Hai bisogno che i tuoi bronchi e i tuoi polmoni si dilatino, che il cuore batta più forte e pompi più sangue, che ossa e muscoli siano più forti, più efficienti, ecc. Tutte le alterazioni e trasformazioni del tuo corpo quindi vengono in tuo soccorso per aiutarti a superare la fase di pericolo e di emergenza. Se questa fase di emergenza durasse il tempo di un normale combattimento - come avviene agli animali in natura - gli squilibri e le alterazioni del tuo corpo non avrebbero nessuna conseguenza per il tuo stato di salute. Tu non ti accorgeresti neppure delle alterazioni e delle trasformazioni del tuo corpo. La fase di ristabilimento e di ricostruzione, di ritorno alla situazione normale per ossa, muscoli, cuore, polmoni avverrebbe in un non nulla, nello spazio di un attimo e senza nessuna conseguenze per il tuo stato di salute. Durante la notte o durante lo stato di riposo avverrebbe il ritorno allo stato normale degli organi del tuo corpo impegnati nella lotta o nel conflitto recuperando le energie sprecate nella fase di lotta. Il problema sorge soltanto quando il tuo stato di lotta e di conflitto dura a lungo, in maniera permanente: in questo caso il ritorno alla normalità di organi e tessuti del tuo corpo potrebbe essere più doloroso. E questo perchè tante sono le energie che sono state sprecate nella lotta, perchè grandi sono state le trasformazioni dei tuoi organi e tessuti per far fronte alla nuova situazione createsi. Secondo quanto insegnatoci dal dottor Hamer la malattia ha due fasi. Nella prima fase si ha - per permetterci di far fronte con successo alla situazione di pericolo o di eccezionale emergenza creatisi - l'alterazione o la trasformazione dei nostri organi e tessuti (crescita cellulare, perdita cellulare, paralisi, ecc). Questa fase è sempre indolore. Essa serve a migliorare, a potenziare o a trasformare - per permetterci di affrontare con successo la nuova situazione anormale o di pericolo nel frattempo creatisi - la struttura dei nostri organi e tessuti. La seconda fase - che avviene quando abbiamo superato il nostro conflitto esistenziale - è la fase di riparazione, di ricostruzione e di reintegro dei nostri organi e tessuti. È la fase del ritorno alla normalità. Risolto il conflitto il nostro corpo non ha più bisogno di funzionare in maniera accellerata o alterata. Gli organi e tessuti che nella prima fase si erano alterati per permetterci di risolvere il conflitto vengono riportati al loro stato di normalità. Questa seconda fase è la fase che la fasulla Medicina Ufficiale chiama malattia. Malattia che in realtà è una fase di guarigione e di reintegro, di ritorno alla normalità. Questa fase è accompagnata da dolori, da febbre, da debolezza, da infezioni, ecc. Tutti sintomi di guarigione. Ed è in questa fase che operano i microbi, non per farci ammalare ma per aiutarci a guarire (per smantellare i tumori o per aiutare a ricostruire i tessuti danneggiati o ulcerati. Quello che si deve capire - lo ripetiamo - è che il nostro organismo fa quello che gli diciamo di fare: se la realtà esterna per noi è insopportabile (non la vogliamo vedere) la retina dei nostri occhi ci rimanderà un'immagine sfocata e annebbiata della realtà (miopia). Se una persona o un fatto di vita ci sono rimasti sullo stomaco e non riusciamo a digerirli, a mandarli giu il nostro cervello ordinerà la proliferazione di un tumore nello stomaco (tumore che ha una capacità digestiva anche dieci volte superiore alle cellule normali) per farci digerire o mandare giù ciò che ci è rimasto sullo stomaco (il nostro cervello non distingue fra l'indigeriblitá di un pezzo di cibo, di una situazione di vita o di una persona). Se vogliamo sfidare o ci vogliamo opporre con successo ad una persona il nostro organismo produrrà più zuccheri (diabete) per contrastare con successo tale persona. La maggior quantità di zuccheri ci darà più forza per resistere o per opporci con successo a chi ci tormenta o ci sfida, ecc. Quindi nella malattia non c'è nessun processo degenerativo, nessun impazzimento delle nostre cellule, nessun indebolimento del nostro presunto sistema immunitario: il nostro organismo "ammalandosi" sta facendo né più e né meno ciò che gli abbiamo chiesto di fare. Secondo la truffaldina medicina ufficiale le malattie autoimmuni sarebbero patologie caratterizzate da una reazione scorretta ed abnorme del nostro presunto sistema immunitario che - non si sa per quale motivo - attaccherebbe e distruggerebbe i tessuti (ossa, muscoli, ecc) sani del nostro organismo riconoscendoli come estranei per errore. In realtà noi sappiamo - da tutta la storia dell'evoluzione - che gli animali trasformano di continuo il loro corpo per adattarlo all'ambiente in cui si trovano a vivere. Gli animali potenziano, AUMENTANO alcune parti del loro corpo oppure fanno in modo che alcune parti del loro corpo si atrofizzino, RIDUCANO le loro dimensioni fino a farle scomparire. Gli animali in natura di continuo affinano il loro corpo per rispondere con successo alle sfide dell'ambiente. Ma questa trasformazione del corpo degli animali avviene mediante quei meccanismi biologici che la fasulla medicina ufficiale chiama abnormi, AUTOIMMUNI: e cioè facendo perdita cellulare (atrofia, ulcera, necrosi) o aumento, crescita cellulare (tumori). Per adattare il corpo dell'animale all'ambiente, alle sfide per l'esistenza la natura "attacca", distrugge alcuni organi o tessuti, li atrofizza. Oppure li potenzia aumentando le loro dimensioni: quando alcuni organi o tessuti non sono più necessari per la lotta per l'esistenza la natura li atrofizza, li fa scomparire. Quando invece c'è bisogno di un organo o di un tessuto la natura li fa comparire dal nulla ovvero li potenzia, li affina (denti, artigli, corna, ecc.). Senza quelli che la truffaldina medicina chiama attacchi "AUTOIMMUNI" non ci sarebbe stata evoluzione sulla terra, non ci sarebbe stata differenziazione fra gli animali, tutto sarebbe stato eternamente identico, lo stesso. Quello che si è verificato nel corso di tutta la storia dell'evoluzione continua a ripetersi immutato quotidianamente nel corpo degli animali: essi giornalmente, di continuo hanno bisogno che il loro corpo si trasformi per rispondere al meglio alle sfide dell'ambiente. E così quando sono insoddisfatti del loro corpo, quando si SVALUTANO il loro corpo fa perdita cellulare, si atrofizza si ulcera - attacca se stesso, secondo la medicina ufficiale (presunte malattie autoimmuni) - per essere ricostruito più forte, più grande e più resistente di prima. Distruggendo o rimaneggiando alcune parti del loro corpo gli animali creano una nuova base su cui la natura crea, costruisce organi e tessuti più grandi e più forti (così come succede a qualsiasi atleta il quale con l'allenamento rompe, lesiona i suoi muscoli per vederseli ricostruire più grandi e più forti di prima nei momenti di riposo). Sono processi del tutto logici e sensati: quando l'individuo si mostra insoddisfatto del suo corpo (come un atleta durante l'allenamento) la natura lo smonta - attraverso una perdita cellulare - per ricostruirlo più grande e più forte di prima. Il nostro corpo non impazzisce, non attacca o distrugge se stesso: il nostro corpo si trasforma di continuo per adattarsi all'ambiente circostante, per rispondere al meglio alle sfide dell'ambiente. Non c'è nessun attacco autoimmune, nessun impazzimento delle nostre cellule: se un organo o un tessuto (ossa, muscoli) del nostro corpo va trasformato esso si riduce o aumenta le sue dimensioni, fa perdita cellulare o aumento cellulare, a seconda delle esigenze dell'individuo. Il nostro corpo è uno strumento vivo che risponde continuamente all'ambiente, che assume questa o quella conformazione a seconda delle convenienze dell'individuo.

ENTUSIASMO PER GLI DEI DELL'ETA' DELL'ORO

  La Techne' fu una  pratica di rappresentazione sempre piu’ raffinata - termine che nella accezione antica aveva pero’ un significato m...