di Spoleto del 1964. Falsa nella narrazione con eventi di valore strategico molto dubbi e stradiscussi tanto da indurre il cte alleato Gen, Alexander a lanciare un proclama nel dicembre 1944 ove si invitava le forze partigiane dal desistere dalle loro azioni di guerriglia in quanto assai spesso contrastanti con la strategia degli eserciti regolari, di poi un comando fortemente egemonizzato dal Partito Comunista e quindi operante per obiettivi politici di parte, anzi di partito, e infine, elemento che solo pochi (vedi Giampaolo Pansa) hanno cercato di mettere in luce, un intento strettamente vendicativo, assai spesso con motivazioni del tutto personali, che ha fatto decine di migliaia di vittime, del tutto da estrapolare a fattori bellici, di cui irrilevanti sono i dati di riscontro. Insomma una resistenza che di resistente ha molto poco, per non parlare di una alea di spirito guerriero che ha una indicizzazione di caduti e feriti irrilevanti, ascrivibili piu' ad azioni di polizia e ritorsione che ad azioni di combattimento effettive, Ci si provo', nel dopoguerra, specie negli anni sessanta quando le forze di sinistra si fecero piu' pretenziose a stabilire un ideale nesso tra Resistenza e Risorgimento, ma in verita' nell'immaginario collettivo della nazione tale connubio non e' mai passato. Questo in verita' non perche' vi e' come sembrerebbe di primo acchitto una troppa vistosa sproporzione di valori e ideali tra i due mementi storici, quanto perche’ quella stessa sinistra che aveva caldeggiato la cosa si cominciava a rendere conto negli anni ottanta e novanta con la critica storica fattasi piu’ profonda e articolata che anche il Risorgimento era un movimento che aveva magagne grosse come una casa, anzi come intere citta’ - vedi il film Bronte, le revisioni sulla Impresa dei Mille, ed ancora il ruolo dei Rotschild nel finanziare il massone e faccendiere degli inglesi Conte di Cavour, l’altra faccia del fenomeno del cosidetto Brigantaggio nel sud italia che impegno’ le forze armate del nuovo Regno assai piu’ di quelle impiegate in tutte le campagne contro l’Austria. La Resistenza non era una mammoletta, ma il Risorgimento con cui era stato tentato l'accostamento, era forse addirittura peggio: se sulla prima pesava l'influenza di un partito, quello comunista e una troppo spiccata partigianeria, sul secondo si stendeva l'ombra della massoneria e gli interessi di una potenza straniera l'Inghilterra, che aveva fatto dell'inganno e della mercificazione l'emblema del suo potere . La perfida albione, la nazione bottegaia come l'aveva definita Napoleone, si ripresentava sul panorama nazionale questa volta affiancata dalla sua degna erede, gli iper consumisti e capitalisti per eccellenza ovvero gli Stati Uniti d''America : quell'Isola piu' grande che il filosofo e geo-politico Carl Schmitt aveva indicato come naturale raccoglitrice dello spirito commerciale e quindi bottegaio inglese, ecco qui si che poteva allacciarsi una qualche associazione, dove a ben vedere il nostro Paese, l'Italia era sempre nella parte del complemento oggetto, la nazione da sfruttare da farci esperimenti, dal dominare tramite l'interesse economico : una terra di conquista per farne appunto una propaggine di bottega, una terra non di bottegai in quanto padroni di bottega, ma semplici garzoni . Ecco l'Italia che noi , gente che non si contenta delle narrazioni di comodo e di parte-partito, ottanta anni dopo, siamo chiamati a non festeggiare
il nome è ripreso da un vecchio locale di Praga Solidni Nejistota dei primi tempi dopo la liberazione dal comunismo
venerdì 25 aprile 2025
80 ANNI DI MENZOGNE
di Spoleto del 1964. Falsa nella narrazione con eventi di valore strategico molto dubbi e stradiscussi tanto da indurre il cte alleato Gen, Alexander a lanciare un proclama nel dicembre 1944 ove si invitava le forze partigiane dal desistere dalle loro azioni di guerriglia in quanto assai spesso contrastanti con la strategia degli eserciti regolari, di poi un comando fortemente egemonizzato dal Partito Comunista e quindi operante per obiettivi politici di parte, anzi di partito, e infine, elemento che solo pochi (vedi Giampaolo Pansa) hanno cercato di mettere in luce, un intento strettamente vendicativo, assai spesso con motivazioni del tutto personali, che ha fatto decine di migliaia di vittime, del tutto da estrapolare a fattori bellici, di cui irrilevanti sono i dati di riscontro. Insomma una resistenza che di resistente ha molto poco, per non parlare di una alea di spirito guerriero che ha una indicizzazione di caduti e feriti irrilevanti, ascrivibili piu' ad azioni di polizia e ritorsione che ad azioni di combattimento effettive, Ci si provo', nel dopoguerra, specie negli anni sessanta quando le forze di sinistra si fecero piu' pretenziose a stabilire un ideale nesso tra Resistenza e Risorgimento, ma in verita' nell'immaginario collettivo della nazione tale connubio non e' mai passato. Questo in verita' non perche' vi e' come sembrerebbe di primo acchitto una troppa vistosa sproporzione di valori e ideali tra i due mementi storici, quanto perche’ quella stessa sinistra che aveva caldeggiato la cosa si cominciava a rendere conto negli anni ottanta e novanta con la critica storica fattasi piu’ profonda e articolata che anche il Risorgimento era un movimento che aveva magagne grosse come una casa, anzi come intere citta’ - vedi il film Bronte, le revisioni sulla Impresa dei Mille, ed ancora il ruolo dei Rotschild nel finanziare il massone e faccendiere degli inglesi Conte di Cavour, l’altra faccia del fenomeno del cosidetto Brigantaggio nel sud italia che impegno’ le forze armate del nuovo Regno assai piu’ di quelle impiegate in tutte le campagne contro l’Austria. La Resistenza non era una mammoletta, ma il Risorgimento con cui era stato tentato l'accostamento, era forse addirittura peggio: se sulla prima pesava l'influenza di un partito, quello comunista e una troppo spiccata partigianeria, sul secondo si stendeva l'ombra della massoneria e gli interessi di una potenza straniera l'Inghilterra, che aveva fatto dell'inganno e della mercificazione l'emblema del suo potere . La perfida albione, la nazione bottegaia come l'aveva definita Napoleone, si ripresentava sul panorama nazionale questa volta affiancata dalla sua degna erede, gli iper consumisti e capitalisti per eccellenza ovvero gli Stati Uniti d''America : quell'Isola piu' grande che il filosofo e geo-politico Carl Schmitt aveva indicato come naturale raccoglitrice dello spirito commerciale e quindi bottegaio inglese, ecco qui si che poteva allacciarsi una qualche associazione, dove a ben vedere il nostro Paese, l'Italia era sempre nella parte del complemento oggetto, la nazione da sfruttare da farci esperimenti, dal dominare tramite l'interesse economico : una terra di conquista per farne appunto una propaggine di bottega, una terra non di bottegai in quanto padroni di bottega, ma semplici garzoni . Ecco l'Italia che noi , gente che non si contenta delle narrazioni di comodo e di parte-partito, ottanta anni dopo, siamo chiamati a non festeggiare
martedì 8 aprile 2025
IL CONTESTO DEL SOGNO
Il sogno ha un suo contesto, ecco questa e’ una cosa che nessuno neppure Freud aveva scoperto, intendendosi per contesto un qualcosa di sottostante al suo manifestarsi, tipo il muoversi in relazione a fatti, circostanze, ambienti, un qualcosa che fa da riferimento a quanto va verificandosi nella particolare narrazione del sogno che non e’ affatto uniforme ne’ tantomeno inseribile in uno spazio/tempo, perlomeno lo spazio/tempo organizzato secondo la nostra logica aristotelica, quella dei ferrei principi di identita’, non contraddizione e terzo escluso. Be’ scontato che sia così! fin qui nulla da obiettare, e’ ovvio che in un mondo governato dalla coscienza vigano le leggi di tale coscienza quelle fissate dai meccanismi di condensazione e spostamento sanciti dalla retorica del linguaggio ovvero la metafora e la metonimia e quindi i principi della logica, essendo il sogno un prodotto non della coscienza, ma di quello che abbiamo convenuto chiamare inconscio, e’ ovvio che ci siano delle altre regole di funzionamento. Altre regole, ma altrettanto presupponesti anche se nel meccanismo non logico dell’inconscio , questo appai spesso contraddittorio, strambo, del tutto, e’ il caso di dirlo : illogico. Ho detto anche in altri scritti, che ci sono una ridda di sogni, e in ognuno v’e ‘ sempre una contestualizzazione del sognatore rispetto ad un ambiente che però non riconosce, ma che sempre e’ dato per scontato e tale contestualizzazione puo’ a volte prendere gli elementi della sua rappresentazione dalla realta’ cosciente, oppure fare completamente a proprio arbitrio, stravolgendo panorami, indicazioni e quant’altro, quasi a volerci costringere ad un lavoro di affinamento che spesso e volentieri e’ del tutto arbitrario , come d’altronde la stragrande maggioranza delle cose che attengono al mondo dell’inconscio e quindi dei sogni. Una delle teorie che affianco piu’ volentieri al testo canonico di Freud L’interpretazione dei sogni e’ quella dell’inconscio come insiemi infiniti e della sua “bi-logica” dello psicoanalista cileno Ignacio Matte’ Blanco che funzionerebbe non per associazione e identita’, ma piuttosto per trasposizione di classi di appartenenza di significati e per simmetria, contraddicendo quindi vistosamente l’impalcatura tradizionale della coscienza. La assoluta simmetria del funzionamento dell’inconscio che e’ in grado di attraversare tutte le classi categoriali di appartenenza, per questo autore difatti fa da correttivo alla supposta linearità della coscienza, una linerialita’ solo per analogia che infatti e’ del tutto assente nell’inconscio proprio come la negazione come aveva giustamente rilevato Freud : i famosi sillogismi aristotelici“Socrate e’ un uomo , socrate e’ mortale, tutti gli uomini sono mortali” le asserzioni più accreditate del pensiero “Lucio e’ padre di Mario, Mario e’ il figlio di Lucio” diventano in presenza della bilogica e della simmetria proprie dell’inconscio che come Lucio e’ padre di Mario così Mario lo sara’ di Lucio e questo vale anche per il contesto, noi con la coscienza non conosciamo o perlomeno non distinguiamo il contesto del sogno dalla narrazione , magari sono a Roma, lo dico espressamente e sto invece passeggiando per Ponte Carlo a Praga , l’ufficio in cui mi trovo a lavorare somiglia a quello di quando ero impiegato in Banca, ma e’ invece la sede di una impresa di costruzioni . La perfetta simmetria del funzionamento dell’inconscio gioca di questi scherzetti, che quindi al risveglio ti fanno solo scrollare le spalle, ma non ti dicono un’acca del loro presunto significato e o significante (ho proprio l’impressione che l’inconscio se ne fotta della bella, sia di Saussure, sia di Lacan) Questa teoria di un inconscio come insiemi infiniti di Matte’ Blanco con la sua bi-logica e la perfetta simmetria delle rappresentazioni giocano una parte di tutto rilievo nella simbolizzazione dei sogno che non e’ vero che e’ assurda e de-contestualizzata, e’ invece perfettamente coerente, e palesa continuamente l'appartenenza con un contesto di fondo, ma lo fa con e in un altro sistema che non e’ quello cui siamo avvezzi a interpretare con la nostra coscienza che e’ poi a ben vedere un chiaro derivato del linguaggio come sostiene Julian Jaynes nel suo “il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza”. Un altro punto di vista, che si aggiunge a queste osservazioni sul funzionamento dell'inconscio e’ quello che vanno ripetendo da decenni i fisici quantistici a cominciare da Einstein ovvero valutare più punti di vista un po' alla maniera del "principio di indeterminatezza" di Heisenberg, e di certo considerare la posizione dell'osservatore e neppure una sola, ma molte altre, molteplici, forse infinite come gli insiemi di Matte’ Blanco o i multi universi di Everett/De Witt , dove il termine “multiverso” ha riferimento con il principio che una misurazione di una proprietà di uno stato quantistico abbia come conseguenza la divisione della storia dell'universo in molti mondi distinti, ciascuno dei quali caratterizzato da diversi risultati della misura. Alla stessa considerazione era gia’ arrivato anni prima, nel 1948 il geniale Richard Feynman, che in tale anno appunto ideo’ il suo “integrale sui cammini” che puo’ essere anche esso invocato per dare credito ad una scelta di possibilita’ in merito a percorsi temporali che soggiacciono ad un impiego di numeri immaginari (proiezioni di negativi) e al solito simbolismo dell’inconscio che potrebbe dare quella modalita’ di coniugazione al futuro anteriore (ovvero quel “sara’ stato” che da forza ad un “ad-venire” in virtù delle considerazioni di una tradizione da ripercorrere ed impiegare come distinguo in quel composito processo che hanno chiamato storia) . Integrale sui cammini significa dunque possibilita’ piu’ che altro inconsce secondo la formulazione originale di Feynman di avere piu’ mondi ognuno per un cammino, e questo ha molta moltissima corrispondenza con la contestualizzazione dei sogni che quindi esulerebbe dal calcolo dell’integrale secondo il meccanismo logico della coscienza, ma non da quello simbolico e quindi oltre il conscio, del simmetrico per ognuno dei possibili percorsi dove nella proiezione convengono tutte le possibilita’, quella di un percorso di arrivare alla galassia di Andromeda e ritorno, ma anche quella di girare attorno al comodino della mia camera da letto e ripresentarsi. Il fatto che la nostra coscienza abbia scelto un solo percorso quello della logica linguistica tra metafora e metonimia, ovvero condensazione e spostamento dei concetti, non significa affatto che questo sia l’unico percorso, anzi...
Iscriviti a:
Post (Atom)
GLI DEI DENTRO DI NOI
Siamo abituati a marcare la storia con personaggi e eventi , ma sarebbe il caso di concentrarsi forse di piu' su modalita' di r...
.jpeg)
-
Nel blog capotesta ho manifestato l'intenzione di trattare malattia per malattia secondo l'accezione simbolica che al processo app...
-
Non c'e' dubbio che la parola “virus” (ed anche diciamo i ridicoli disegnetti elaborazioni computerizzate che hanno fatto dire ad ...
-
Il ritorno ad una Eta' dell'Oro di questo nuovo capitolo della storia umana, che il ritorno di Donald Trump sembra stia apparecchi...