venerdì 22 ottobre 2021

CUORE, AMIGDALA E UN TITININ DI RAGIONE

 

Come spesso sono solito fare , prendo spunto dall'articolo di qualche amico o comunque una persona che stimo, per farci qualche aggiuntina , nella fattispecie e' l'amica Simona Cella esperta delle 5 Leggi Biologiche di Hamer che parla della correlazione tra cuore ed agmidala nella composizione dellla piu' infame delle emozioni : La paura La paura è quell’emozione che si attiva di fronte ad un pericolo reale… è una emozione di stato  di  “all’erta” L’all’erta ci fa alzare il naso per annusare l’aria e sentire cosa si stia preparando: ci fa cogliere tantissimi dati sensoriali in frazioni di secondo per agire all’istante. Il livello che riguarda la sopravvivenza biologica viene gestita dall’Amigdala, centro del sistema limbico: è uno dei processori principali del nostro “sistema operativo”. Se l’Amigdala fosse libera di rispondere ad un pericolo in modo istintivo e spontaneo, svolgerebbe perfettamente bene la sua funzione biologica: salvare vite. Come mai allora la maggior parte delle volte reagiamo allo stimolo della paura in modo convulso e disordinato? Pensa a cosa ti accade quando hai paura: all’improvviso sei nel buio, cieco e svuotato da ogni forza, vorresti sparire, saltare in un’altra realtà, chiudere la porta sulla tua vita e buttar via la chiave.… Sei una preda tremante. Ogni risorsa cognitiva e capacità decisionale sembra definitivamente spenta. Cosa è successo che non rende più abile l’Amigdala a svolgere bene il suo lavoro? Cosa fa sì che diventi preda della paura mentre a tutti gli effetti, l’Amigdala dovrebbe permetterti di reagire proprio per non essere una preda? Solitudine, malattia, inadeguatezza, futuro, perdita, separazione, abbandono, isolamento… tutto oggi è permeato di paura. Per molti esplosa in questo momento così folle -ma coltivata negli anni- che sembra non finire più.Bruciata ogni certezza, ogni speranza, caduto ogni velo, emerge una realtà così agghiacciante che l’idea dell’esistenza di un virus diventa per molti un’ancora di salvezza. Ti stanno “chiedendo” di sacrificare tutto in nome di una “nuova normalità” che di normale non ha nulla. Per sentirti libero di rimanere schiavo, devi rinunciare a tutto ciò in cui credi, al lavoro, agli affetti, a progetti e sogni. La paura s’insinua spingendo molti a violare il loro stesso corpo pur sapendo quanto sia alto il prezzo da pagare… La paura accompagna costantemente anche i più centrati in “modalità aereo”: invisibile e costante, come una melma spalmata sull’asfalto, sta rallentando ogni possibile passo evolutivo. Non basta agire con coraggio, occorre agire con cor-aggio o l’amigdala non è più in grado di salvare vite…COSA FARE?  Ridare all’Amigdala dignità e posizione, de-ipnotizzarla in modo che possa ritrovare la sua statura.ora proprio ieri leggevo un libro sull’inconscio rimosso che giustappunto sarebbe sede dell’agmidala, e’ là proprio là che risiede una memoria mai cancellata dall’inconscio ma assolutamente impenetrabile alla coscienza che ci fa provare quelle emozioni primordiali senza averne la benché minima idea del perchè l’Amigdala e il Cuore sono i due processatori più importanti del nostro sistema.

L’Amigdala si occupa della nostra sopravvivenza biologica. La funzione del Cuore, è gestire scelte a favore della qualità della nostra vita. Il Cuore è il primo organo che si forma a livello fetale con già in essere 40.000 neuroni e una fittissima rete di neurotrasmettitori, cioè informazioni, che mette a nostro servizio. E’ elettromagnetico perciò quantico, così come lo è l’amigdala, che funge un po’ da “doppia fenditura” nel passaggio delle particelle  o flussi .Amigdala e Cuore sono strettamente connessi poiché anche se il Cuore è il processore primario, quando siamo in pericolo di vita o supponiamo di esserlo, cede il comando all’Amigdala: Circuiti neurologici che ci portano le informazioni dal Cuore si “ritirano” per non interferire. Immagina il cuore che fa un passo indietro e lascia pieno campo d’azione all’Amigdala: se stai cadendo dalle scale è sensato che il tuo corpo si attivi all’istante per salvarti la vita.

Ma il Cuore, pur facendo quel passo indietro, c’è sempre. E’ lui che ferma la tua fuga per trascinare in salvo il tuo compagno ferito o il bambino smarrito.

Gesti che ultimamente sono sempre più rari…Non so se hai anche tu la stessa percezione ma sembra che la gente non sia più in contatto con il suo cuore né sia più in grado di distinguere e di fare scelte che siano a favore della vita.
“Forse morirò o resterò ferito grave, ma se non mi pungo e perdo il lavoro, chi penserà ai miei figli?” … Nessun senso bio-logico in questo pensiero e nessuna connessione col cuore…

 COSA E’ SUCCESSO? E' UNA  CONNESSIONE RUBATA

Ci hanno tenuto per anni in costante allarme, in un clima di eterno terrore, ben studiato a tavolino, nella paura di tutto: malattia, povertà, clima, cibo, inquinamento, relazione, il diverso, terrorismo, crollo economico, problemi di sopravvivenza…Osserva quanti temi ti hanno e ti stanno attraversando trattenendoti dal vivere.

Siamo stati separati mettendoci in competizione l’un con l’altro, per farci sentire soli.
Ci hanno tolto autonomia: tutto è stato convertito in imprese multinazionali. L’abilità di costruire e di produrre cibo, la gestione della nostra salute e del sociale, la formazione delle generazioni future.

Ogni aspetto della nostra vita è stato delegato a qualcosa fuori da noi, impenetrabile, ricattatorio, che ci ha tolto ogni possibilità di scelta. Come ti fa sentire questa riflessione? PREDA!

Esattamente l’effetto voluto e ottenuto grazie ad un allarme reiterato giorno dopo giorno: il cuore costantemente un passo indietro, lascia le redini all’amigdala. Effetto? Il Cuore restando continuamente un passo indietro, ha perso molti dei circuiti di connessione con l’Amigdala che si sono spenti, bruciati.L’amigdala sovreccitata, non è più in grado di distinguere il pericolo vero dal falso, va in panico e congelamento anche quando non sarebbe necessario. Non riesce più a salvaguardare la vita.

CHE FARE?
La soluzione richiede lavoro e presenza ma non è complicata come sembrerebbe date le premesse. Occorre ridare ai due processori la loro posizione. Riconoscerli nelle loro piene funzioni.

Immagina la tua Amigdala, che si sente finalmente vista e riconosciuta da te, che può dire a voce alta: “non sono qui per farti scappare o aggredire, il mio compito è di salvaguardare la vita!”
Immagina quanto grande e forte e pura è nel ritrovare la sua posizione.

Immagina il Cuore che si rende conto dell’inganno e che si riconnette all’Amigdala aiutandola a distinguere il vero dal falso: può restare in co-presenza, pronto ad intervenire per scelte sensate che siano nel flusso della vita.

E infine immagina che anche la Mente si unisca a loro e che, incontrandoli nella loro corretta posizione, ritrovi anch’essa la sua statura: non più servitrice di due padroni incoerenti e assenti, ritrova lucidità.
Non deve più farsi carico di scelte che non le competono e che non ha la la forza di sostenere.

Entrambi i processori, Cuore e Amigdala, emettono ora flussi di informazioni tra loro coerenti
poichè direzionati entrambi verso lo stesso obiettivo: salvaguardare e rendere benefica la vita. Così finalmente la Mente può organizzare e coordinare mappe d’azione funzionali, tornando ad essere uno strumento utile.
Ritroviamo la via verso ciò che siamo e ciò che vogliamo che sia e questo mondo così folle ritroverà anch’esso la sua via verso la vita.

E sta già accadendo nelle piazze, nel porto di Trieste, nelle modalità scelte, nelle parole dette:
L’aria che si respira è una resistenza dove Amigdala e Cuore e Mente si stanno tenendo per mano e, nonostante tutte le allucinanti aggressioni, nessuna delle tre retrocede di un passo.  Cuore ed agmidala lo accennava Simona,  sono due sistemi che impongono dei salti, salti quantici che  il ricorso programmato alla paura e alla menzogna hanno depotenziato. Innanzi tutto dobbiamo riprendere l’abitudine a  riaffermare i processi di interferenza con il nostro ambiente, rimetterci alle prese con fenditure e doppie fenditure e cercare di passare , passare stabilendo sempre nuovi cammini, proprio come suggerisce Richard Feynman nel suo famoso “integrale”, ricordando che se c’è il cammino che si rifà inconsciamente a quell’inconscio rimosso che è sempre gestito dall’agmidala, il cuore   che è un sistema più complesso e variegato e’ pur sempre in grado di… se non riconoscerlo, perlomeno ipotizzarlo  “far finta che….” Ecco dovremmo cominciare a ipotizzare di non aver piu’ paura, di non lasciarci soggiogare dalla paura che è un’altra di quelle emozioni che l’agmidala gestisce (purtroppo come tutto ciò che governa l’inconscio sia rimosso che non rimosso, porta indifferentemente al bene che al male: lo vedi allora l’importanza di un integrale come quello sui cammini di Feynman :
se uno dei cammini  non esce dalla stanza di casa mia, un altro può percorrere

all’istante tutta la galassia di Andromeda. Cosa serve per assecondare in tal modo un simile integrale? Serve che il sintomo (sun-thomos accadere insieme di fenomeno e organo corporeo) si trasformi in Simbolo (sum-ballo = rimettere insieme dell’evento con il flusso della vita) accettandone tutte le implicazioni , anche quelle che si rifanno alla ragione, alla cultura, alla tradizione, al discernimento  ed è solo in tal senso che la coscienza quel tanto problematico “io penso” possa trasformarsi in un Sé  onnicomprensivo di io e d es, cioè di conscio e inconscio e riesca nel discernimento a ricacciare la paura e a rifarsi al coraggio. Eh si, proprio come recentemente, proprio qui da noi in Italia, a Trieste è stato detto e fatto e come solo pochissimi in tutta la storia della nostra  storia hanno perseguito e possono essere presi a modello  di cammino : ricacciare tutte le menzogne che risalgono al dualismo del “concetto”platonico  quell’esiziale “uno che sta per molti” propendere per l’enantiadromia di Eraclito e su per gli insegnamenti di Krisna al guerriero Arjuna nel Bagwadad Gita, riappropriarci di quell’Età dell’Oro di cui fa cenno Esiodo, magari attivando connessioni con diversoe modalità di funzionamento degli emisferi cerebrali ( Julian Jaynes : il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza) quindi riappropriarci della coralità medioevale delle Cattedrali ( Da Fulcanelli e Il mistero delle cattedrali a il Le Corbusier di
 Quand les Cathedrales etaient blanches) :  ripensare la “reductio “ umanista e rinascimentale  su di un codice indefinito da applicare come pellicola all’ambiente diversificato, che tende inevitabilmente al neo classicismo, così come indicato da una prassi mercantile e bottegaia (età del bronzo e del ferro – Kali Yuga), rigettare con forza gli  schematismi della dialettica Hegeliana  e del suo ulteriore svilimento nelle due facce della stessa medaglia : liberismo e comunismo. Schopenauer , Nietzsche, Freud  che dà finalmente il giusto valore all’inconscio, debbono diventare il costante riferimento uniti a quei pochissimi che hanno dato valore a tali principi : Guenon, Evola, Mircea Eliade, Kuhn, quasi tutti i protagonisti della rivoluzione relativista e quantistica della fisica (Einstein, Bohr, Heisenberg, De Broglie, Dirac, Schrodinger, Feynman, etc.)
Detto in altri termini bisogna con urgenza riprendere a dire la verità, solo la verità, e  rigettare tutti i giochi
delle parti che specie dalla rivoluzione industriale di metà settecento, i mercanti bottegai uniti in squallide corporazioni, hanno continuato a propinare al grosso dell’umanità, ammettendo che finora ci sono riusciti in maniera esemplare - dal cio’ che è reale è razionale, ad un vile opportunista e mediocre stratega come Napoleone fatto passare per genio militare, a idee abominevoli come il marxismo,  spacciate  per una ideologia di bene comune, ad un progresso tecnologico che ha incatenato l’uomo alle catene della tecnica (età del ferro, proprio il ferro di cui sono fatte le catene,  rinnovando il mito di Prometeo avvinto alla roccia del Caucaso).     

 

ENTUSIASMO PER GLI DEI DELL'ETA' DELL'ORO

  La Techne' fu una  pratica di rappresentazione sempre piu’ raffinata - termine che nella accezione antica aveva pero’ un significato m...