Come ho detto in tutti i miei coevi e rispettivi articoli nei miei blog sull’impressione/emozionale “Trump”, debbono tutti tutto alla attuale farsa della pandemia : come per altri vantaggi secondari dovuti a quella che sostanzialmente è una tragedia si, ma anche una buffonata, un po’ come i baffetti alla Charlot di Hitler, un po’ come le smargiassate da baruffe chiozzotte di Mussolini, ovvero il dimagrimento, lo spirito critico, la potenzialità intellettiva, il distacco da fattori economici, il relativo della relatività, le diverse “doppie fenditure” l’opposto della famosa formula hegeliana di specchio “cio’ che è reale è relazionale, ciò che è razionale è reale” divenuto il più estremo degli irrazionali e soprattutto un enorme inusitato distacco dalla storia con capillare revisione degli eventi succedutosi, in particolare dalla Rivoluzione Industriale (metà XVIII° secolo), anche questo del cambiamento radicale dell’opinione su Trump e’ da addurre alla messa in crisi proprio del sistema mentale della sicurezza mentale su quello che per oltre settanta anni si era creduto. Quasi d’obbligo inserire questo articolo nel 4° blog a mia disposizione sul capotestata Le Nardullier, ovvero “unasolidainsicurezza.blogspot.com, laddove il significante sotteso nel titolo costituisce come un diaframma di questo giugno ’21: diaframma, o adottando parzialmente il frasario da perenne guerra contro qualcosa degli idioti che vorrebbero contrastare così verbalment morbi e anche i fantomatici virus partoriti dal loro cervello malato o colluso con il peggior mercimonio : “siamo guerrieri” combattiamo contro X o contro J “ e consimili banalità e idiozie. Però ecco anche a me viene da equiparare Trump ad una trincea, l’ultimo disperato baluardo per non soggiacere al dilagante citato mercimonio che correla gli interessi economici a quelli delle più avanzate espressioni della tecnologia digitale: Solo difatti con il realizzarsi dell’impossibile nel marzo del precedente anno ho cominciato a ravvedere che c’era sotto molto di più di un interesse economico-finanziario, che comunque c'è, e ne è strettamente collegato. Ho cominciato a scoprire personaggi come Schwab, Fauci, Soros che quasi non avevo mai sentito nominare o più celebri come Bill Gates, che però ignoravo che avesse abbandonato i computer per abbracciare la causa dei vaccini (indubbiamente molto più redditizia), e ho anche cominciato a ravvedere un fanatismo ideologico, che mi ricordava in maniera impressionante quello della Chiesa degli anni della Santa Inquisizione alla Torquemada,trasformatosi in una diversa visione dell'uomo e del mondo, proprio con l’avvento dell’era delle macchine: avevo letto parecchi testi che denunciavano tale fattore, ma erano ancora testi di prima della pandemia , ovvero quando un certo senso critico e storico si manteneva ancora e non si era sprofondati nella vigente dittatura con terrorismo sanitario indotto in cui le persone come me sono i peggiori nemici: le persone che usano ancora la testa, che ragionano, soprattutto che non si fanno irretire dalla paura, e che ben lungi dal soggiacere anche a meri interessi economici non sono per nulla abbagliati dagli effimeri progressi della tecnologia informatica e digitale. Nel panorama di repressione forzata emerso in questi ultimi 15 mesi difatti non sono emersi solo magnati multimiliardari e lobbies farmaceutiche, ma personaggi che sembrano usciti dal famoso saggio di Karl Popper “La società aperta e i suoi nemici” che proprio come l’allievo di tale sottospecie di filosofo, il famigerato imprenditore multimiliardario George Soros, stanno imponendo all'umanità la loro visione, con l’intento di costruire un nuovo mondo a loro immagine e somiglianza, dove cancellata ogni libertà, ogni critica, diversità e dubbio rappresentano un pericolo per tutti, perché tutti devono aderire a questo loro progetto.Erede della sostituzione dell’uomo con la macchina operata con la Rivoluzione Industriale e con tutto il seguito che ne è derivato, secondo tale progetto gli esseri umani sono equiparati appunto a macchine che debbono essere costruite, assemblate, cambiate e alla fine distrutte; niente più spazio per un'interiorità, per il pensiero, per la ragione, per le emozioni. Nel 2020 è stato messo a segno l’ultimo colpo di un piano che ha una origine perlomeno trentennale, e per questo ci si è inventati , da parte di pochissimi, una inesistente pandemia, puntando sul pecoronismo delle masse e suscettibili di essere soggiogate con la paura di un terrorismo sanitario e la mobilitazione di tutti i mass media asserviti con il denaro. Senza la pandemia, e senza la ipocrita mentalità sinistrorsa che di buon grado si è assunta il compito di fare da carnefice, una volenterosissima carnefice, come si diceva, a suo tempo, a proposito di coloro che permisero il fenomeno Hitler, le lobbies farmaceutiche e sanitarie correlate a quelle delle più avanzate tecnologie digitali non ci sarebbero mai riuscite, Non avrebbero potuto dire: la scuola, così come la conosciamo, va distrutta né dirvi, che molti perderanno il lavoro, sostituiti dalle macchine,né convincervi a farvi installare dispositivi sul vostro corpo. Questo è solo l'inizio. Loro sanno dove vogliono arrivare. E questo potere che noi gli abbiamo dato, con quel torpore ed anche sonno delle ragione che come diceva Goya “genera mostri” hanno messo in atto, con l’inizio del secondo decennio di questo orrido terzo millennio il loro terrificante piano di totale soppressione della libertà umana e stiamo pur certi che saranno pronti a difenderlo, oggi, con qualsiasi mezzo, come i recenti avvenimenti hanno dimostrato ampiamente: libertà di parola, dittatura su tutto, censura, coprifuoco, chiusura scuole, luoghi di riunioni, locali, caffè , vita sociale, imposizione di museruole e misure di distanziamento, reclusione a casa , tutto per scongiurare una banale influenzetta e ora l’ultimo escamotage di asservimento : i vaccini. Perché quello che accomuna i pochi padroni ai loro kapò della sinistra e’, per i primi il risentimento verso chi non gli aveva permesso finora di fare tutto il loro comodo, per i secondi l’invidia di non aver fatto parte di coloro che si sono divisi la torta del potere e della ricchezza. Una delle asserzioni più disgustose dell’ideologia marxista era quell’espressione di “odio di classe” ebbene dato che si è finalmente palesato (vedi i miei precedenti articoli sugli altri blog) che comunismo e consumismo sono in verità due facce di una stessa medaglia, l’odio non è più di classe, ma è rivolto contro quelli che loro chiamano, i loro 'nemici': i nemici di ogni tentativo che cerchi di togliere la libertà, ieri la religione, oggi la scienza, ovvero quel poco di umanità che non si è lasciata irretire né dalla paura, ne’ dal denaro. Prima dell’estremo atto di questa infame macchinazione, ovvero l’inizio di tutta la farsa del virus, del contagio e della pandemia con tanto di apparato scenico di riferimento : cattività, museruole, media a falsare dati, a spacciare false immagini, a inventare di sana pianta riprese filmate con attori pagati, manipolazione di date(esempio le bare di un incidente di mare di Lampedusa spacciate per quelle di Bergamo, camion militari spacciati come colmi di bare delle vittime del virus, in realtà vuoti e in giro per la città notturna solo per fomentare paura, prima di questa enorme recita, mai più mi sarei sognato di ritenere che il Presidente degli USA Donald Trump un personaggio di cui io ero stato il primo a stupirmi della vittoria che sembrava uscito da un giornaletto di Capitan America, potesse essere con tutta probabilità il bersaglio di tutta quell’amba aradam. Il sospetto cominciò a insinuarsi nella mia mente con la primavera , quando tra gli effetti collaterali della cattività, forse quello più rilevante andava profilandosi l’approfondimento forse addirittura compulsivo della situazione, che invece di appuntarsi su di una cronaca di cui oramai era palese la malafede e l’intenzione altamente manipolatoria dei mezzi di comunicazione, Quindi niente giornali, niente televisione, ma solo ed esclusivamente libri e di vari specifici : storia, psicologia, microbiologia, medicina, matematica, fisica quantistica, setacciando scritti sempre più seri ed anche alternativi , andando a riallacciare argomenti e tematiche rimaste un po’ ad un interesse giovanile, tipo Les matin des Magiciennes di Pauwles e Bergier, il Mito dell’Eterno Ritorno di Mircea Eliade, testi di Guenon , di Crowley, di Stirner, più ovviamente tutta la serie di romanzi a carattere distopico divenuti improvvisamente profetici come il famoso 1984 di Orwell, Mondo Nuovo e ritorno di Aldous Huxley, Farheneit 451 di Breadbury, vari racconti di Phil Dick, financo il I am legend di Matheson e i saggi di futuribile di Roberto Vacca Il medioevo prossimo venturo e Morte di Megalopoli. Il sospetto che l’esagerato, sempre sopra le righe Donald Trum potesse essere se non proprio l’unico bersaglio, ma perlomeno una concausa, come ho detto di tutto l’amba aradam di falsificazione e baggianate che i media cercavano di propinarci, mi venne dopo aver riletto quell’immondo libro di Karl Popper “la società aperta e i suoi nemici “ e subito dopo delle interviste e anche dei passi di un saggio denominato “the great Reset” che il caricaturale professor Klaus Schwab (uno che mi ricorda in maniera impressionante il "Schultz"di Lubitsch, ovvero quell’esilarante gerarca nazista che nel film To be or not to be, dopo tutta una serie di strafalcioni finisce con un ennesimo esempio del famoso “tocco” ovvero un colpo di rivoltella occultato da una spessa porta ). Schwab dunque, ideatore del Eureopan Management Forum nel 1971 , divenuto nel 1987 il tristemente noto Word Economic Forum con i suoi patetici convegni annuali di Davos aperti a rampanti industriali e imprenditori, banchieri o economisti ultra liberisti, in genere tutti globalisti alla Popper ed anche a giornalisti in cerca di squallidi avalli alla Mephisto, per la loro untuosa professione di asservimento ai poteri forti, ma che pensatori seri come un Noam Chomsky, Federico Caffè , Paul Davidson, Franco Modigliani hanno sempre snobbato. Dopo aver letto le farneticanti tesi di tale personaggio, mi capitò di vedere un filmato sulla giornata del giuramento di Trump dopo l’eclatante vittoria del 1976 sulla squallidissima Hilary Clinton e la sua cricca di sostenitori del Partito Democratico; ebbene di colpo mi è arrivata la rivelazione: connettendo le tesi di Schwab, che da sempre aveva posto come obiettivo supremo della sua associazione di correlare ogni strategia neoliberista e globalista alla prassi manageriale tecnologica statunitense e la sua asserzione che nessun “great reset” era possibile se non contemplante la partecipazione preferenziata degli USA, con le sequenze filmate della frustrazione degli sconfitti al trionfo di Trump con tanto di disperazione e persino di lacrime, mi sono reso conto che con tutta probabilità la farsa in atto del virus, della cattività mondiale avesse come scopo principale quello di non consentire che il maggior avversario della loro macchinazione, si proprio lui quel Trump sempre sopra le righe, che parlava chiaro, che diceva la verità e nel contempo risultava estremamente efficace nelle sue scelte politiche economiche e sociali, l’unico Presidente degli USA che negli ultimi cent’anni non avesse fatto una guerra, potesse bissare il suo successo nelle elezioni di novembre: abbiamo ancora sotto gli occhi quello che è accaduto: provocazioni con attori pagati per screditare l’avversario, inammissibili sollevazioni di social su suoi interventi, oscuramenti di trasmissioni in diretta, disperati tentativi di impeachement e, ciliegina sulla torta: manipolazione di schede elettorali attraverso il sordido strumento della votazione per posta (l’unico in grado, proprio con la truffa di ovviare alla sconfitta democratica) perpetrato nell’ordine delle decine di milioni di voti. Solo con la truffa e l’inganno le forze globaliste e falsamente democratiche sono riuscite a impedire a Trump di continuare la sua “Missione” di salvatore dell’umanita’ e della nostra libertà e civilta’ e quindi di riprendere tranquillamente la loro nefanda azione distopica, poco importa se con un vegliardo stolido e imbarazzante alla guida della Nazione che dovrebbe essere la più importante del mondo
il nome è ripreso da un vecchio locale di Praga Solidni Nejistota dei primi tempi dopo la liberazione dal comunismo
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